JEAN-JACQUES MILLANT; L'ARTISTA

Amo la mia famiglia di origine, di un amore che non so descrivere; ma sinceramente mi viene spesso da pensare a come sarebbe potuto evolvere il mio amore per gli archi, e quali livelli di conoscenza avrei potuto raggiungere se fossi stato il figlio di uno come il M° Raffin ad esempio. Ma se nasci figlio di uno del genere, hai talento, ma non un amore così totale?

Arco da violino Jean-Jacques Millant - tartaruga, oro, e fanone di balena

Jean-Jacques nasce a Parigi l'11 Ottobre 1928, figlio di Roger Millant e Madeleine Levas, e naturalmente visto la discendenza non ha molte scelte di fronte a se per il futuro.

Il padre è liutaio, come lo zio Max, ed in futuro il cugino Bernard, Jean.Jaques è praticamente nato nel laboratorio paterno in rue de Rome 51 a Parigi, già con la pialla in mano. Quando nasci in una famigli di questo tipo e soprattutto in quel periodo le uniche vie che ti si parano davanti sono: archi o strumenti?

La scelta di Jean-Jacques è verso gli archi e spiega anche un aspetto del suo carattere.

Arco da violino Jean-Jaques Millant oro e tartaruga, nasetto modello personale

Come riporta il M° Bernard Millant, suo cugino aveva una manualità eccezionale, come si può vedere dai suoi lavori, che riusciva ad esprimere anche fuori dall'archetteria. Jean-Jacques era particolarmente portato per le arti figurative, tra le quali prediligeva la pittura.

Probabilmente se avesse avuto veramente una scelta, avrebbe seguito la sua vena artistica, ma non potendo rivolse la sua attenzione verso gli archi, che gli permettevano un pizzico di creatività in più.

Un liutaio lavora solamente il legno, ma un archettaio ha a disposizione molti materiali diversi, e Lui li deve averli visti un po come una via di fuga. Fatto è, che rimane l'ultimo vero creativo dopo Francois Nicolas Voirin.

Arco da violino Jean-Jacques Millant in ebano e argento

Nel 1946, finita la guerra, si trasferisce con il cugino Bernard a Mirecourt, per compiere l'apprendistato presso il laboratorio dei Morizot frères, dove rimarrà fino al 1948.

Mentre il cugino nel 1949 parte per New York, Jean-Jaques torna a Parigi ed inizia a lavorare con il padre, fino al 1951, per poi aprire la sua attività al n° 3 di Rue de Costantinople. Si sposta subito dopo un Rue Mount-Dore e poi definitivamente al 19 di Rue de Bucarest.

Nel 1970 si aggiudica il titolo di "Un des Meilleurs Ouvriers de France", competizione di cui lui stesso diverrà membro della giuria.

Muore il 6 Febbraio 1998 a seguito di una grave malattia lasciando dietro di se archi molto apprezzati dai musicisti e collezionisti, e da quelli come me che gli riconoscono oltre all'eccellente manualità, anche un livello di creatività tra i più rari nel nostro campo.

Gli archi

Arco da violino Jean-Jaques Millant oro e tartaruga, nasetto modello personale

Già dall'inizio della sua carriera, anche se perfettamente eseguite, si interessa più ai nasetti che alle testine. Le stilistiche di quest'ultime sono chiaramente ispirate alla scuola Peccatte, con una predilezione, o per Lui, o per uno dei suoi migliori collaboratori; Joseph Henry.

I nasetti sono la vera passione di Jean-Jacques. Nei primi tempi, reduce dalla scuola dei Morizot, utilizza un appoggio ottagonale di tipo "Hill", e le gole sono profonde e strette.

Nel secondo periodo da pieno sfogo alla creatività, e quello che ne ricava lo potete vedere nella foto qui sopra.

L'ultima vera innovazione stilistica; a dispetto di quello che dicono i puristi, a me personalmente questo nasetto piace moltissimo. Riconosco che questo innesto è molto difficile da fare e porta probabilmente alcuni problemi di stabilità, in oltre anche cambiare i crini diventa più complicato; ma la geometria è veramente accattivante.

Probabilmente lo avrei fatto leggermente diverso, ma riconosco che aver tolto la parte posteriore da una gradevole sensazione di leggerezza. Ed in un certo senso l'incrocio di linee che ne definisce la geometria; l'estremità superiore della gola che si proietta verso l'angolo basso, e l'angolo in alto che aiutato dall'occhio triangolare porta verso l'anello, lo rendono più simile allo sviluppo di una testa che a quello di un nasetto.

Nell'ultima parte della carriera, visto la scarsa richiesta che aveva per questo modello, tornò a delle forme più classiche.

Insieme a Bernard Ouchard è da considerare uno dei padri dell'archetteria Francese moderna.

Prima di salutarvi vi rinnovo l'invito a venirci a trovare a Mondomusica e naturalmente a sentire il concerto che abbiamo organizzato per sabato 29.

Tutte le informazioni in pdf, e contattatemi, sono ancora disponibili ingressi omaggio.

 

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Approfondimenti:

JEAN-FRANCOIS RAFFIN; L'ELETTO

BERNARD GEORGES LOUIS MILLANT; IL CUSTODE DEL TEMPO

FRANCOIS NICOLAS VOIRIN; L'EQUILIBRIO PERFETTO

MORIZOT FRERE E I SUPEREROI

ARCO DA VIOLINO COLLABORATION PECCATTE - HENRY 1840 - 45

JOSEPH HENRY; L'ENFANT PRODIGE

BERNARD OUCHARD; L'UMILE EDUCATORE

A presto

Paolo