BERNARD OUCHARD; L'UMILE EDUCATORE

Un immagine spesso conta più di mille parole! Basta confrontare questa con la foto di apertura del post precedente, per capire quanto fossero radicalmente diversi Emile-Auguste Ouchard e suo figlio Bernard; tanto sfrontato e aggressivo l'uno, quanto umile e riservato l'altro.

Bernard Ouchard 1925-1979

Nato il 15 Febbraio 1925 a Mirecourt da Emile-Auguste e Andrée Marie-Charlotte Petot, Bernard Ouchard, fratello maggiore di Jean-Claude, anche lui archettaio ma di livello molto inferiore agli altri componenti della famiglia, inizia l'apprendistato nel 1938 con il padre.

Nel 1941 si sposta a Parigi, ma essendo l'Europa in piena Seconda Guerra Mondiale, viene chiamato alla leva e non ci rimane per molto.

Quando nel 1945 la grande follia finisce rientra a Parigi e è costretto a scegliere se andare a New York con il padre o rimanere. Non parte, almeno non per andare così lontano, ma nel 1949 si sposta a Ginevra per lavorare presso la Maison Vidoudez.

Rimane da Vidoudez per 22 anni, fino al 1971, quando gli viene offerta la cattedra di insegnante presso la scuola d'archi di Mirecourt.

Da questo momento in avanti, completamente assorbito dall'insegnamento, la sua produzione diminuisce, anche se continua a costruire nel tempo libero.

Muore di malattia il 2 Giugno 1979 a Vittel; aveva solo 54 anni.

 

Jean -Claude Ouchard

Prima di parlare più approfonditamente del lavoro di Bernard, due parole sul fratello.

Nasce a Mirecourt il 6 Maggio del 1935 e nel 1949 inizia l'apprendistato con Louis Bazin, e successivamente con lo zio Francois Lotte.

Nel '54 va a trovare il padre a New York, presso il laboratorio di Jaques Francais, e nel '58 fa ritorno a Mirecourt e va a lavorare da Marcel Lapierre.

Nel '59 si sposta ad Amsterdam da Moller, per il quale restaura e costruisce, e li rimane fino al 1968, anno in coi fa ritorno a Mirecourt, dove si occupa di insegnare archetteria a ragazzi portatori di Handicap.

Dal 1978 al '88 lavora per proprio conto a Mirecourt, dopo di che nel 1989 venne assunto dallo stabilimento Cablé dove rimase fino al pensionamento nel 1993.

 

L'eredità di Bernard: Ricerca e insegnamento

Arco da violoncello Bernard Ouchard

Espletati gli obblighi anagrafici è doveroso rendere omaggio al lavoro di uno degli archettai meno noti ai musicisti e più amati dai colleghi.

Personaggio caratterialmete opposto al padre, Bernard se ne separa in età molto giovane. Emile-Auguste partirà per gli Stati Uniti nel 1946 e lui, probabilmente anche per profonde incompatibilità caratteriali rimarrà a Parigi.

Poco dopo accade la più grande fortuna che sia mai capitata alla scuola d'archi Francese; viene assunto da Vidoudez.

Quest'ultimo, ottimo commerciante di Ginevra da a Bernard la cosa che più agognava; il tempo. Vedete, chi ha una propria attività deve gioco forza far quadrare il bilancio a fine mese, e non può permettersi di dedicare molto tempo alla ricerca, ma deve produrre. Lavorare nel laboratorio di un grande commerciante a permesso a Bernard di dedicare gran parte del suo tempo alla ricerca e alla riscoperta della grande tradizione dei Tourte e dei Peccatte.

Dopo anni e anni di produzione forsennata è il primo che si ferma ed inizia ad osservare quello che era stato fatto prima. Si accorge che il concetto di curva che arriva dalla scuola antica è nettamente superiore a quello moderno, e che le stilistiche ne risentono in modo sostanziale.

Il risultato a cui arriva è sorprendente; proviamo a confrontare un arco suo con uno del nonno Emile Francois.

Arco da violino Bernard Ouchard

Lasciamo per un attimo da parte il nasetto perché meno importante ai fini meccanici e concentriamoci sulla bacchetta. Come vedete i due archi hanno una curva molto diversa; nel secondo è molto più accentuata del primo nella parte superiore, ciò sta' a significare che il buon Bernard era arrivato alle stesse conclusioni della scuola Peccatte (ndr. PECCATTE VS SARTORY, MORBIDEZZA E RIGIDITA').

Naturalmente spostare la curva significa anche modificare la geometria delle teste, ed infatti osservando i due archi si nota che il profilo del secondo è triangolare, mentre dell'altro è più rettangolare ( ndr.: PECCATTE, SARTORY, E LE GEOMETRIE).

Arco da violino Emile Francois Ouchard

Dopo che Bernard Ouchard finisce il suo lavoro, la scuola Francese di archi ha completamente recuperato il patrimonio tecnico/meccanico dei suoi grandi padri che senza di Lui sarebbe probabilmente andato perduto.

A questo punto si considera a metà dell'opera, e dopo aver compreso e riportato la vecchia scuola a nuova vita, viene invitato a completare il lavoro; insegnarla.

Con Lui riparte la scuola d'archi di Mirecourt, dove per i pochi anni che lo separeranno dalla morte rimarrà ad insegnare mettendo a riposo il seme che produrrà l'archetteria contemporanea.

Un artigiano di livello altissimo, e un uomo dall'umiltà enorme, che non si arricchì con l'archetteria, ma bensì la rese ricca.

Ogni archettaio contemporaneo che sappia costruire buoni archi, gli deve più di un grazie; noi compresi.

GRAZIE MAESTRO!

A presto

Paolo