LE QUERCE NON FANNO I LIMONI

Questo è il mese degli archi da violoncello, il Maestro Navea Vera ne ha terminati tre veramente magnifici. Prima di presentarveli però, voglio esprimere solidarietà a tutti quei lavoratori dello spettacolo che a causa di questo nuovo ignobile decreto legge, vedranno diventare sempre più precarie le proprie condizioni di vita sociale. E visto che ci sono, voglio anche compiere l'errore più stupido che un commerciante possa fare. Esprimere un opinione!

Prima di tutto, se non lo aveste fatto vi esorto ad andare a firmare la petizione contro quest'ultimo aborto chiamato decreto Bondi, prima che si trasformi in legge.

Per firmare clicca qui:

http://www.firmiamo.it/decreto-legge--riforma-enti-lirici-d--italia-del-ministro-sandr

Poi vorrei spiegare il perché ho utilizzato questo titolo per il post.

E' assolutamente indubbio che questo decreto contribuirà ad affossare ulteriormente le già deboli condizioni in cui versa il mondo dell'arte in Italia, ed è quindi non solo da cancellare; ma da condannare come un vero e proprio abominio. Ma perché siamo arrivati a questo punto?

La frase di apertura del post è stata pronunciata durante una discussione tra me e una prima parte di un importante ente lirico. Gli stavo dicendo che quello per cui si indignava in realtà non è altro che la naturale evoluzione di una linea ben precisa, e che mi faceva piacere vedere che la lotta stava rinascendo anche in un tempio così importante. Ma perché solo ora, e non ad esempio quando sono state rase al suolo o costrette ad inaridire un numero imprecisato di orchestre minori, che davano lavoro a molti musicisti, e anche se ad un livello ovviamente più basso contribuivano anche loro alla ricchezza artistica di questo paese.

Ci crediate o no il commento alla frase "le querce non fanno i limoni", è stato il più disarmante che avessi potuto immaginare. La risposta è stata: - In che senso scusa? -

Non voglio offendervi spiegandovi che cosa volevo intendere con quel commento, e non credo neanche sia necessario spiegarlo a chi non lo capisce; non sarà certo questo tipo di persone su cui potremo contare per cambiare le cose. Mi interesserebbe però sapere una cosa:

"Dove eravamo noi inteligentoni, che questa frase capiamo, mentre pezzo per pezzo veniva smembrato il tessuto sociale di questo paese?"

Io una risposta credo di averla trovata; ad esempio in un fraterno amico, che quando ti parla a quattrocchi, maledice e si indigna per i comportamenti criminali e le azioni insulse dei poteri forti di questo paese. Poi però quando ti scontri con chi la pensa diversamente da te, anche in modo duro, ridacchia imbarazzato facendo quasi finta di non conoscerti, e quando gli ne chiedi spiegazione ti risponde con un "A no; io non parlo di politica".

La verità su questo popolo, questo paese, e i suoi governanti, o almeno la versione che più convince me, la lascio esprimere ad uno dei più grandi Maestri del cinema di tutti i tempi; Mario Monicelli intervistato da Stefano Bianchi per Annozero.

Clicca le immagini per vedere i video

E quando lo storico Franco Cardini, con un fiorentino aristocratico prova a minimizzare, paragonando Caporetto alla guerra civile spagnola. Allora si che si inalbera il buon vecchio Mario...

La domanda è solo una, anzi due:

Ma in Italia, per dire certe cose senza timore è necessario un anziano signore ormai novantacinquenne come Mario Monicelli?

E ancora:

Cosa succederà quando anche questi ultimi mostri sacri (dotati di testicoli) scompariranno?

Adesso qualcosa di bello: gli archi di Daniel

La Tigre Siberiana

Arco da violoncello in pernambuco molto denso, di color rosso scuro, con marezzatura finissima dal tallone fino alla punta, montato in oro, avorio, tartaruga, e fanone bianco.

La bacchetta di questo arco presentava una caratteristica molto rara; era tagliata in curva, seguendo il disegno della fibra. Questo è un particolare importante perché in pratica la bacchetta è stata esposta molto meno delle altre allo snervamento che l'archettaio inevitabilmente compie con il calore in fase di sgrossatura.

Bottone pieno e madreperla a "cuore"

La fasciatura è una prima assoluta, e una mia invenzione. Fanone bianco e tartaruga, che usati in questo modo si accordano con il bianco dell'avorio e riprendono il disegno della marezzatura dell'impugnatura.

Il peso è di 83,5 gr, anche se in mano è una piuma.

Arco da violoncello ebano, argento, e fanone

Magnifica bacchetta di colore marrone chiaro, molto densa e marezzata anch'essa, con nasetto in ebano, argento,e madreperla a "cuore"; bottone pieno e fasciatura in piattina d'argento e fanone di balena nero. Peso 81,5 gr

Arco da violoncello ebano e argento

Bacchetta di colore scuro, sia visivo che sonoro, montata in ebano filo d'argento e madreperla. Peso 81 gr

A presto

Paolo.