APPUNTI DI TECNOLOGIA DEL LEGNO

Già mentre scrivevo l'ultimo articolo, avevo avuto l'impressione di dare un po troppo per scontato alcune conoscenze tecniche, e così ho deciso di scriverne uno per cercare di dare qualche elemento in più per capire a chi tecnico non è. A questo punto ho chiamato il grafico con il quale lavoro e gli ho chiesto di realizzare dei disegni che mi aiutassero ad esporre l'argomento, e mentre cercavo di spiegarle che cosa doveva disegnare ho avuto la conferma che questo articolo è assolutamente indispensabile!

Violino Carubelli, M° Stefano Conia "Il Giovane"

Prima di entrare nel vivo del tema, è doveroso ringraziare Petra Zari, grafica per bisogno e pittrice per vocazione genetica, per le illustrazioni di questo post e per la pazienza.

E ora a noi.

Il pernambuco, come l'abete e l'acero, hanno due tipi di fibre: longitudinale, cioè che si sviluppa dal basso verso l'alto, e trasversale, che va dal centro verso l'esterno del tronco. E proprio queste ultime sono molto importanti per il legno sonoro.

La fibra longitudinale

I cerchi concentrici che si possono vedere osservando la sezione trasversale di un tronco d'albero sono il vero story board della pianta. Gli anelli di crescita sono infatti un vero e proprio libro per chi possiede gli strumenti per leggerlo. Si può stabilire non solo l'età della pianta, ma anche il clima della zona dove è cresciuta. Ogni mutamento climatico si ripercuote sulla crescita, se in un punto gli anelli sono molto ravvicinati, vuol dire che in quegli anni il clima era molto rigido e secco e la pianta è cresciuta più lentamente. Al contrario se sono larghi stà a significare che il clima era mite e ricco di acqua. Non molti sanno ad esempio, che oltre alla grande sensibilità e talento, Stradivari ebbe anche l'enorme fortuna di poter lavorare con del materiale meraviglioso. Circa centocinquanta anni prima della sua nascita, molte parti del pianeta, tra cui l'Europa centrale, furono interessaste da quella che è chiamata la piccola era glaciale, questo clima estremamente rigido rallentò la crescita degli abeti della Val di Fiemme, facendogli sviluppare una fibra regolare, strettissima e molto tesa. Questo legno era talmente eccezionale, che nel '800 spesso i liutai smontavano i piani armonici di strumenti di artigiani non molto conosciuti e ve ne costruivano intorno uno nuovo.

Violino Carubelli, piano armonico

Ovviamente, quando il tronco è tagliato a quarti gli anelli annuali appaiono come tante linee parallele; come i piani armonici dei violini per capirci. Sia il pernambuco che l'abete, vengono usati perchè le fibre di questi legni sono molto tese e regolari, e consentono di trasmettere in modo ottimale le vibrazioni, anche se sono molto diversi tra di loro. 

La fibra trasversale o raggi midollari

Le fibre trasversali o raggi midollari, sono il midollo spinale della pianta. Si sviluppano in senso radiale dal centro verso l'esterno del tronco, e intrecciandosi con le fibre longitudinali formano un vero e proprio tessuto. Queste fibre compattano la struttura del materiale e ne aumentano notevolmente le qualità meccaniche e sonore. Negli archi i raggi midollari sono utili in particolar modo ai fini della resistenza strutturale del legno, perchè visto lo spessore molto piccolo l'incremento sonoro è quasi impercettibile. Negli strumenti invece la fibra trasversale, proprio per via della forma del piano armonico, ha un importanza sonora uguale, se non maggiore di quella longitudinale.

Violino Carubelli, fondo con fitti raggi midollari a vista

L'abete rosso e il pernambuco, vengono usati per strumenti e archi per l'omogeneità, la compattezza, e la tensione elevatissima delle fibre, ma il miracolo che ha compiuto la natura per crearli può essere rovinato da chi taglia queste piante.

Vi aspetto la prossima settimana per parlare del taglio del legno.

A presto

Paolo.

Collegamenti esterni:

http://www.petrazari.com/

http://www.stefanoconiailgiovane.com/

http://www.wikipedia.org/