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25/02/2016
E' da un po di tempo che rifletto sul magnifico oggetto
che vedete raffigurato nelle foto. Le domande a cui sto
cercando di dare risposta non riguardano l'originalità
dell'arco, ma a quale dei tre moschettieri appartengano le
mani che lo hanno costruito!
Arco da
violoncello Dominique Peccatte "col de cygne"
1840/45
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15/12/2015
Richard Grunke
scrive nel suo libro (German Bow Makers -
Grunke/Schmidt/Zunterer), che fu quest'uomo, grazie alle
sue frequentazioni parigine, ad influenzare tutta
l'archetteria Tedesca, e in effetti osservando il Suo
lavoro i richiami ad una certa scuola sono palesi.
Arco
da violino Hermann Richard Pfretzschner; "l'Opera 35"
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01/12/2015
Il magnifico oggetto che vedete qui sotto, oltre ad
essere completamente "puro"
contribuisce ad avvalorare una volta di più la
convinzione, che gli "incontri" fatti
durante la nostra vita non sono affatto casuali.
Arco
da violino Pierre Simon 1855-60
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04/11/2015
Sul testo più importante dedicato all'archetteria
Francese, "L'Archet"
- Millant/Raffin, ce ne sono fotografati
solamente cinque (incluso questo); quel che vedete
qui sotto non è un arco, ma bensì una testimonianza
importantissima dello sviluppo di un architettura,
oltre che del genio umano.
Arco
da violoncello Nicolas Leonard Tourte 1790 c.ca
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15/10/2015
Vi ricordate di questo signore qui sotto? No eh!
Entrate che vi rinfresco la memoria.
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24/06/2015
Archi di grande livello ne passano molti tra le
mie mani, e ormai da anni, ma che un signore del
genere ti venga a fare visita è veramente raro.
Ho passato con Lui una serata intera e adesso vi
dico che cosa mi ha raccontato!
Arco
da cello Francois Xavier Tourte 1820/25
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14/05/2015
E' indubbio che questo sia il suo momento. Il
popolo dei violinisti ha finalente scoperto
che Emile Auguste Ouchard "Fils"
non era secondo a vari colleghi più osannati
di Lui e la dimostrazione è l'oggetto che
vedete qui raffigurato.
Arco
da violino Emile Auguste Ouchard "Fils"
- Parigi 1937 - 40
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17/04/2015
Eh si, antipatico e aggressivo quanto vuoi,
ma quest'uomo aveva due manine! Sinceramente
non ho mai nutrito un grande trasporto umano
per Emile
Auguste Ouchard, ma da onesto critico
non posso che riconoscere il talento.
Arco
da violoncello Emile Auguste Ouchard "Fils"
- Parigi 1940
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26/03/2015
L'artigiano di questa settimana,
nonostante essere solo sette anni più
giovane di
Louis Joseph Morizot e
quindi fondamentalmente dello stesso
periodo storico, nacque "apparentemente"
sotto una stella migliore, ma la vita non
gli sorrise poi così tanto comunque.
Arco
da violoncello André Vigneron "Fils"
- timbrato
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20/03/2015
Un uomo nato in un periodo difficile
per l'archetteria Francese e troppo
spesso erroneamente posizionato un
gradino sotto ad artigiani a Lui
contemporanei. Una persona umile ma dal
carattere forte e deciso che seppe
tenere testa perfino a Eugene
Sartory.
Arco
da violoncello timbrato Collin-Mezin e
costruito da Louis Joseph Morizot Père
1920 c.ca
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03/03/2015
La tecnica che vi illustrerò questa
settimana non è tra quelle che il mio
collega, il M° Navea Vera
ama di più, e non per un problema di
difficoltà; come vedrete tra poco, con
le mani sa fare praticamente qualsiasi
cosa, ma perché snatura e toglie molto
valore all'arco. Avendo però di fronte
un paziente così mal concio, "a
mali estremi, estremi rimedi".
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19/02/2015
Normalmente non mi occupo di questo
tipo di oggetti e il motivo è ovvio:
sono alle volte piccoli capolavori,
ma appunto la loro stessa taglia gli
impedisce di diventare ricercati se
non da musicisti in erba. La
bellezza di questo "principino"
mi ha fatto non solo venire la
voglia di fotografarlo e
descriverlo, ma ha anche fatto
riaffiorare alcune riflessioni su
uno dei problemi centrali
dell'archetteria e non solo.
Anonimo
Mirecourt
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11/02/2015
Quello di cui parliamo oggi non è
certo un problema di tutti gli
strumentisti ad arco; purtroppo.
Di solito capita con archi nuovi
verniciati da poco e soprattutto
con appoggi del nasetto ben fatti,
e più che un difetto è la
dimostrazione di bravura di chi
lavora. Non conoscendone gli
effetti alle volte può spaventare
e indurre a compiere operazioni
errate e spesso dannose, cercando
di risolvere un problema che in
realtà non esiste.
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29/01/2015
Venivano da
Hohendorf, nel
Voigtland, dove
la Sassonia
porta ancora quel nome ma si è
quasi costretti a cambiar
lingua. I Leicht
provenivano da quel piccolo
fazzoletto di Germania
incuneato nella Repubblica
Ceca e da li
tentarono l'ascesa alla liuteria
Tedesca!
Arco
da violino Leicht
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15/01/2015
Non preoccupatevi, non vi
parlerò della storia di Roma,
non ne sarei in grado, ma
questa affermazione in uso
nell'urbe capitolina è la
prima cosa che mi è venuta
alla mente quando ho visto
questo scempio!
Arco
da violoncello Arthur
Vigneron "père"
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16/12/2014
E' vero; Max
non era un archettaio, ma non si
può trascurare uno dei maggiori
laboratori d'Europa che lo
scorso anno ha festeggiato i 20
lustri; anche se non più in mano
alla famiglia Moller,
ma ad un collega ed amico.
Arco
da violino timbrato M. MOLLER
AMSTERDAM
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04/12/2014
Tenere tra le mani oggetti di
questo genere anche se per pochi
giorni è, per uno che fa il mio
mestiere, come entrare nel paese
delle meraviglie. Gli albori
dell'archetteria e la bellezza
della creatività non ancora
incanalata in schemi formali
preconcetti, e l'enorme talento di
uno dei più gradi artigiani che la
nostra professione abbia espresso.
Tourte l'Aìné!
Arco
da violino Nicolas Leonard
Tourte - Parigi 1790
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26/11/2014
Sono molti gli autori di cui mi
sono occupato qui sul blog ma
parlarvi di
Rudi mi ha fatto
tornare alla mente ricordi cari e
ormai lontani, perché c'è una
sottile linea rossa che lega Cremona
e la scuola d'archi Italiana
a questo simpatico gigante buono.
Il
Maestro Rudolf Neudorfer
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04/11/2014
E' la cosa che più mi diverte del mio
lavoro; passare intere giornate con la
testa immersa nei libri alla ricerca
di un indizio illuminante funzionale a
raccontare una storia. Questa volta
anche se l'oggetto non è di enorme
valore l'identificazione era, per vari
motivi non semplice, ma fortunatamente
la lampadina si è accesa!
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30/10/2014
Giuro che non l'ho fatto meditatamente.
Ricordavo che l'anno di morte di questo
artigiano dal grande talento, solo
parzialmente espresso proprio a causa
della prematura scomparsa fosse il 1855,
ma che proprio oggi ne ricorresse
l'anniversario debbo confessare di no.
Il caso a scelto e noi lo assecondiamo
dedicando questo piccolo pezzo al M°
Francois Peccatte (10/03/1821
- 30/10/1855).
Arco
da violino laboratorio Francois
Peccatte in amourette e alpacca 1845
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22/10/2014
Pur essendo un oggetto carino e ben
funzionante a distanza di quasi un secolo,
la particolarità dell'archetto che vedete
qui fotografato è quella di essere un
piccolo rebus. Un rimarchiato; pericoloso
ma anche estremamente affascinante per un
appassionato di storie come me.
Arco
da violoncello Victor Fetique timbrato
Paul Jombar
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16/10/2014
Una delle poche certezze che l'uomo
possedeva era quella di non poter procreare
con un proprio simile. A metà Novecento i
Francesi infransero anche quest'ultimo
baluardo di conoscenza; dall'unione tra due
uomini (anzi no, almeno sei), nacque un
piccolo archettaio di nome Pillot.
Arco
da violino timbrato Pillot
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09/10/2014
Quando alcune settimane fa vi descrissi
questo oggetto lo definii perfetto, ma anche
se stilisticamente e formalmente lo era già,
gli mancava ancora una cosa per chiudere il
cerchio; uno strumentista che se lo meritasse.
E' arrivato anche Lui e la storia non avrebbe
potuto avere fine più lieto!
Arco
da viola in oro il "Cieco" D.T. Navea Vera
2014
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02/10/2014
Amo l'archetteria e gli archi da sempre, nel
profondo del cuore però un po invidiavo coloro
che facevano violini a Cremona; la città dove
"tutto accadde", ma devo dire che dopo aver
vissuto alcuni anni tra i liutai tale sentire
non si è dissolto, ma bensì trasformato in
gioia.
Arco
da violino D.T. Navea Vera
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30/07/2014
"Mi dia ascolto; questo oggetto è un
assegno circolare. Non se lo lasci scappare!"
Alzi la mano chi tra di voi non si è mai sentito
dire una cosa del genere trattando l'acquisto di
un violino o un arco. Proviamo ad approfondire per
capire se è vero, e soprattutto per chi.
Arco
da violino Pierre Simon 1848 - 51
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22/07/2014
In questi anni il mio collega, il M° Navea
Vera, mi ha abituato ad un livello
qualitativo medio impressionante. Gli ho visto far
uscire archi eccellenti da bacchette che il 99%
degli archettai avrebbero dato per perdute. Quando
però Daniel incontra un miracolo
della natura come questo pezzo di pernambuco, tale è
l'amore ed il rispetto che gli porta, da non poter
fare a meno di trasformarlo in uno di quegli oggetti
che io chiamo i "Numeri Zero".
Arco da Viola
D.T. Navea Vera "Il Cieco", in ebano, oro, e
tartaruga
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15/07/2014
Questa è una storia di fogli di carta, di confini mal
definiti e di danari volati. Una storia che ha origini
Franco-Germaniche di esperti impropri e commercianti
troppo scaltri. Questa è la storia degli investitori
investiti!
Arco
da violino D.T. Navea Vera 2014
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01/07/2014
"who made better bows, the father or the son?"
La domanda, inerente al lavoro dei Vigneron,
mi era stata fatta sul blog un paio di settimane fa, ma
visto il tono, mi ero divertito a copiare ed incollare
la prima strofa della famosa canzone di Cat
Stevens. Il caro lettore avendo capito che forse
un pochino di buona creanza non guasta mai, ha
riformulato la domanda e dal momento che la risposta non
è proprio così veloce e banale ve ne rendo partecipi.
Arco
da violoncello André Vigneron "Fils" 1905 -
10
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25/06/2014
Quando si dice il caso! Proprio nell'ultimo post ci siamo
occupati di Weidhaas, e questa settimana
mi cade tra le mani un bellissimo Fetique
costruito proprio negli anni in cui Paul
era in laboratorio da Victor Francois.
Quando si dice il caso appunto.
Arco
da violino Victor Francois Fetique 1925 - 30
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18/06/2014
Anche se non girò proprio tutto il mondo, il simpatico
signore ritratto nella foto navigò l'Europa in lungo e in
largo, per accrescere la sua conoscenza e le relazioni
commerciali. Da buon patriota però, quando arrivò il
momento di scegliere rimase fedele alla sua terra.
Paul
Weidhaas ( 1894 - 1962)
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11/06/2014
Occupandomi oramai da alcuni mesi della scuola Tedesca,
mi è capitato di fotografare oggetti veramente molto
carini, ma si sa, anche se il livello medio era superiore
a quello Francese, è altrettanto vero che i colleghi
Tedeschi non hanno mai prodotto bellezze comparabili a
quelle dei grandi Francesi. A dire la verità avevo la
voglia di analizzare per voi un grande arco, ma fino a
qualche giorno fa non ne avevo alcuno tra le mai; poi il
mio collega ha finito gli archi da violoncello!
Arco
da violoncello D.T. Navea Vera - "l'Erudito"
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05/06/2014
Qualche giorno fa ho ricevuto la visita di un collega
liutaio che aveva bisogno di avere un parere su due archi
da recentemente acquistati. "Il primo -
mi dice- è sicuramente di provenienza Tedesca, ma
sul secondo nutro qualche piccola speranza". Le
speranze son state vane, almeno in parte, ma io ho avuto
la possibilità di fotografare un eccellente esempio della
scuola d'archetteria Tedesca di metà Novecento.
Arco copia
Hippolite Camille Lamy, scuola Lothar Seifert
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29/05/2014
Figlio di una grande scuola, di cui abbiamo iniziato a
parlare la settimana scorsa, August Rau
è di diritto uno dei migliori archettai Tedeschi. Oltre a
costruire archi eccellenti e formare ottimi atigiani, è
riuscito anche in qualcosa di veramente
eccezionale; vendere archi anche dopo morto!
Arrco
da violino August Rau 1920 c.ca
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23/05/2014
Quando vedi un arco ben costruito ed equilibrato da tutti
i punti di vista, la prima cosa che pensi è : "Che
bella mano". immediatamente dopo però la
domanda che sale è : "Da
chi avrà imparato". iniziamo a ripercorrere la
storia di una scuola a ritroso partendo dalle "Aquile
di Markneukirchen".
Arco
da violino in tartaruga e oro Johannes Otto Paulus
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29/04/2014
Quello che vedete fotografato oltre ad essere un arco
veramente molto carino, è anche la testimonianza dell'alto
livello produttivo di alcuni artigiani Tedeschi, e di come
la vicinanza alla Boemia
abbia fatto un gran bene all'archetteria; e non solo a
quella Tedesca.
Arco da vilino
Edwin Prager 1910 c.ca
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22/04/2014
Capita spesso parlando di archi, ma anche di strumenti,
di chiamare gli oggetti per cognome; Peccatte,
Tourte, ecc.. Se nella scuola Francese
questo può far almeno intuire che cosa stiamo tenedo tra
le mani, per quella Tedesca non si può
certo dire altrettanto. Prendete gli Hoyer;
solo Otto è conosciuto eppure sono un
esercito!
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Meore...
18/04/2014
L'inizio, e in un certo qual senso la fine. La famiglia Pfretzschner
racchiude dentro di se due anime opposte; quella
dell'innovatore e francesista Hermann Richard,
e quella della statalizzazione post bellica che oltre ad
offuscare il buon nome della famiglia, rase quasi
completamente al suolo la scuola Tedesca.
Arco da
violino H.R. Pfretzschner 1930 - 40
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09/04/2014
In passato, Hermann Richard
Pfretzschner, veniva accreditato in vari testi
dedicati alla liuteria e all'archetteria, come il
fondatore della scuola di costruzione Tedesca;
questo si legge ad esempio nel Dictionnaire
Universel des Luthiers di René Vannes.
Oggi sappiamo che la storia non è questa, anche se è
innegabile che il ruolo di quest'artigiano sia stato un
elemento di centrale sviluppo per questa scuola.
Arco
da violoncello Hermann Richard Pfretzschner
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03/04/2014
Somiglianze, strane reminiscenze; l'archatteria di
Boubereuth è così. Poche certezze su chi abbia fatto cosa
esattamente, ma il sentore di una provenienza comune e la
dimostrazione lampante di quanto questo popolo sia
determinato e capace. Questo primo arco ad esempio, vi
ricorda niente?
Arco
da violino Gotthard Schuster intartaruga e oro inciso
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27/03/2014
Parlando dell'archetteria Tedesca del Novecento, come di
qualsiasi aspetto della vita di questo Paese, non è
possibile esimersi dal prendere in considerazione quelli
che furono gli effetti prima devastanti e poi energizzanti
della Seconda Guerra Mondiale. Come ad esempio un esodo di
massa e la creazione di un nuovo centro di produzione
liutaia e archettaia di sana pianta.
Arco
da violino Richard Grunke 1980 c.ca
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20/03/2014
Non concordo pienamente con la visione espressa da Tacito
nel De origine et situ Germanorum, in
cui sostiene che la Germania è una terra
fredda e inospitale dove nessuno vorrebbe abitare, e che i
Tedeschi sono un popolo dedito solamente
al lavoro volto al rafforzamento economico e militare.
Vedendo come riuscivano, e riescono ancora a creare
sistemi produttivi perfetti, sono propenso a credere che
un fondo di verità ci sia nella parole del Senatore.
Arco
da violino Roderich Paesold
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11/03/2014
Mi ricordo che durante i miei primi anni di studio, gli
'80, giravano tra noi studenti nomi che, trasportati
dall'enfasi dei nostri insegnanti ci apparivano quasi come
figure mitologiche. Chi lo avrebbe mai detto che tanti di
quegli archettai così famigerati, di archi non ne avevano
probabilmente mai costruiti!
Arco
da violino in oro R. Weichold - Dresda
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08/03/2014
Dal punto di vista strettamente professionale, il Maestro
Navea Vera ed io potremmo ritenerci
soddisfatti. Gli archi che produciamo sono apprezzati ed
utilizzati da eccellenti strumentisti, ma come ho detto
proprio alcuni giorni fa ad un nostro cliente felice, non
riusciremo mai a realizzare l'ambizione più grande!
Arco
da viola W.E. Hill & Sons di Laslie Bailey 1930 c.ca
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27/02/2014
L'ascesa e la discesa. Gli ultimi due capitoli di una
delle famiglie centrali dell'archettaria Tedesca, fatta
crescere e proliferare da un padre, quasi completamente
rasa al suolo da un figlio e, come nella migliore
tradizione germanica, fatta rigermogliare dalla tenacia di
un nipote!
Arco
da violino Philipp Paul Nurnberger
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18/02/2014
La foresta dei Nurnberger
si infittisce. Basta spostarsi di un ventina di
chilometri, da Schonlind a Markneukirchen,
per incontrare la seconda famiglia che porta questo
cognome. Anche loro numerosissimi e, come quasi tutti gli
artigiani in opera nella città, generati da un un unico
laboratorio.
Arco
da violino Franz Albert Nurnberger sen.
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12/02/2014
Più ci si addentra dentro alla scuola Tedesca di
archetteria, in particolar modo quella di
Markneukirchen, e più si ha l'impressione
che riuscire ad averne un idea precisa sia un impresa
impossibile più che titanica. Se i Knopf
vi erano sembrati numerosi, i Nurnberger
lo erano anche di più e divisi in due famiglie per giunta!
Arco
da violino Johann Christoph Nurnberger
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04/02/2014
Questo articolo è dedicato al lavoro di un uomo dalle
capacità non comuni e dalle enorme umiltà, che proprio per
queste due doti divenne il gregario perfetto, per non dire
l'alter ego, di parenti e colleghi più smaliziati.
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31/01/2014
Quando espressi a Malena il desiderio di lavorare sulle
due collezioni che vi sto per presentare, avvertii da
parte sua, non dico una ritrosia, ma un piccolo timore si.
Ovviamente il motivo ha origine nel fatto che sia la terza
età, come la morte sono argomenti che tendiamo, in questi
ultimi anni in particolar modo ad esorcizzare. A parte la
bellezza delle immagini, lo stimolo a mostrarvi questi
lavori, arriva proprio dalla chiave di lettura, a metà tra
poesia e ironia, con cui affronta questi temi,
vivificandone le interazioni socio-culturali.
Catalogo"Grey
Wolves" - Malena Mazza
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28/01/2014
La grande scuola d'archetteria Francese ci ha
indubitabilmente regalato alcuni capolavori assoluti; vere
e proprie accademie della costruzione, che chi fa questo
mestiere non può esimersi dal conoscere. Ma come più volte
ricordato non tutti i Francesi lavoravano come Tourte
o Persoit, ce ne erano anche di molto
mediocri, e il commercio che se ne fa, soprattutto in
Italia, sta oltrepassando i confini della decenza.
Arco da
violoncello Morizot frère
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24/01/2014
Passare la vita ad osservare forme scomponendole in linee
e strutture comporta lo sviluppare un sistema
d'osservazione particolare. Una chiave di lettura
universale che attraverso l'analisi di geometrie cerca di
carpire l'essenza dell'armonia e il carattere della
testina di un arco, come di un violino, oppure perché no,
di uno scatto.
Sono stato molto combattuto sull'opportunità o meno di
pubblicare questo lavoro su un blog dedicato interamente
all'archetteria, ma alla fine mi è sembrato un ottima
occasione per mostrarvi come una metodologia di lavoro
possa essere utilizzata per esplorare altri campi, oltre a
farvi conoscere il lavoro di un eccellente Artista
naturalmente. Mi accingo quindi per una volta ad
introdurvi all'analisi di “qualcosa di completamente
diverso” : Gli Occhi di Malena.
Catalogo"La
MIgliore Offerta" - Malena Mazza 2013
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18/01/2014
Anche solo riuscire a districarsi nell'intrigata foresta
dell'albero genealogico dei
Knopf non è cosa semplicissima. Ancor più
difficile è attribuire gli archi ai reali costruttori, ma
la conoscenza e lo studio di questa famiglia consente di
fare un quadro non solo del diverso modo di affrontare la
professione rispetto ai cugini Francesi, ma anche
dell'importanza che aveva la zona Boema
nella costruzione di strumenti e archi già dalla fine del
Settecento.
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19/12/2013
Qualche giorno fa ho ricevuto l'email di un ottimo
strumentista Italiano, che mi chiedeva un parere su di un
annosa questione che ciclicamente mi viene riproposta: dal
punto di vista sonoro è più efficace il pernambuco o il
legno serpente? Dal momento che è una domanda ricorrente
ho deciso di rispondere pubblicamente, cercando di
chiarire una volta per tutte quale sono le differenze tra
questi due materiali.
Tronchetto
di legno serpente
Bacchetta
in pernambuco
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11/12/2013
Mi ricordo di una discussione avuta molti anni or sono
con il mio primo maestro, Giovanni Lucchi.
In particolare gli domandavo quale fosse il motivo di una
così scarsa sinergia tra colleghi. La risposta fu : "Ma
sai, siamo tutti solisti ed è impossibile farci suonare
insieme". Ovviamente parlavamo di colleghi
Italiani, perché i Tedeschi invece sono dei magnifici
oerchestrali.
Arco
laboratorio Bausch - timbrato L.BAUSCH LEIPZIG
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04/12/2013
Qualche tempo fa parlavo con il collega e amico Pierre
Guillaume, che oltre a farmi i complimenti per
il blog, mi mosse anche una piccola critica. Quella di
essere troppo filo Francese e di trascurare completamente
gli artigiani della grande Germania. Sto cercando di
riparare anche se non è affatto semplice diradare le
nebbie mitteleuropee.
Arco
da violino Ludwig Bausch 1840 c.ca
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27/11/2013
Quando si dice che il caso! Da alcune settimane stiamo
cercando di venire a capo del mistero "Kittel",
e un mio lettore Statunitanze, mi commissiona un post che
sembra essere un perfetto bridge di collegamento tra mondi
diversi, ma geneticamente vicini.
Marchio
a fuoco Dominique Peccatte
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20/11/2013
I personaggi e i fatti avvolti dal mistero in questa
storia sono davvero molti. Dove Kittel
reperiva il pernambuco per costruire archi? come e con chi
imparò a costruirne di così belli? Difficile dare risposte
certe con a disposizione così poca documentazione
specifica, possiamo però provare formulare una teoria
speculativa alternativa a quella fornita dal libro, che ci
consenta di ipotizzare quale sia l'identità del "Fantomas"
che mise in contatto Kittel con Knopf.
Arco da
violino Carl Heinrich Knopf - timbrato "Fantomas"
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13/11/2013
Non so in che misura la frase riportata alla fine dello
scorso post affermi il vero, è certo però che sicuramente
almeno in parte non sia falsa. A confermarlo c'è il testo
più importante dedicato a Nikolai Kittel;
oltre naturalmente al cognome del signore che la proferì.
Arco
da violino laboratorio Nikolai Kittel 1850 c.ca
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06/11/2013
Una massima Russa recita : "La cosa più preziosa
che esista è l'informazione", e credo che
rispecchi perfettamente l'immagine di un popolo geniale e
completamente folle, che sembra però voler tenere nascosto
molto di se. D'altronde nel corso della loro storia
all'enigmatico Rasputin hanno tolto il "Ras",
ma il mistero è rimasto!
Arco
da violino Nicolai Kittel
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16/10/2013
"Oggi mio caro avrai la fortuna di provare una sensazione
veramente rara. Non solo l'ultimo arco da violino in oro
del mio collega è veramente molto bello, ma, essendo stato
finito un ora fa, sarai anche il primo a suonarlo, e lo
sentirai cambiare attimo per attimo". Risposta : "Ma dai
smettila di fare il venditore, non ci credo. Io non ho mai
sentito maturare il suono degli archi".
Arco
da violoncello D.T. Navea Vera - Ottobre 2013
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01/10/2013
Essendo per me, sia la scrittura, che la filosofia,
quello che Primo
Levi chiamava L'altrui mestire,
la scorsa settimana dopo aver scritto l'ultimo post, l'ho
stampato e fatto leggere a Franca, amica
lettrice instancabile e libraia d'altri tempi, per essere
sicuro che i concetti espressi fossero chiari e
comprensibili.
"Si, si, è tutto molto chiaro e piacevole da
leggere, ma che mi dici della componente del suono che
materia non è?"
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25/09/2013
Qualche settimana fa stavo prendendo il caffè con un
collega liutaio, in vero molto bravo, quando ad un certo
punto la discussione cadde naturalmente sugli strumenti,
sugli archi, ma soprattutto sul suono. Chiedo al mio
collega, credendo di porre una domanda quantomai retorica,
che cosa fosse il suono; la sua risposta ha fatto
scaturire una riflessione che dura ormai da 3500!
Socrate
e Aristotele
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19/09/2013
Dopo tutto il tempo speso a parlar di archi e scuole di
costruzione Francesi, mi sono reso conto di non aver mai
dedicato neanche due parole a quello che è l'utensile
principale della tradizione Italiana e non solo. Utensile
che ci consente di ottenere lavorazioni ineguagliabili con
qualsiasi altro, anche se al costo di molto duro lavoro;
la Rasiera.
Set
di pialle
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10/09/2013
Come archettaio, e come persona, Emile Auguste
Ouchard come sapete non è tra i miei preferiti.
Parlando di archi, rappresenta l'estremizzazione della
scuola del secondo Ottocento, che ha rovinato decine di
ottimi artigiani. Personalmente invece, almeno stando a
quel che scrivono e raccontano di Lui, non era esattamente
quel che si suol dire uno zuccherino. Con in mano gli
utensili però...
Arco
da violino collaboration Ouchard Père/Fils
1925 - 30
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30/07/2013
Ci hanno provato in molti, ma è riuscito a pochi, se non
pochissimi. La liuteria e l'archetteria sono due padroni
molto esigenti ed è difficile servirli bene entrambi. Tra
quei pochi, oltre al nostro caposcuola, Jean-Francois
Raffin, diplomato a Mirecourt
come liutaio, anche se ha dedicato e dedica la sua vita
agli archi, e il mio collega, il M° Daniel Tobias
Navea Vera, diplomato sia in liuteria, che
archetteria, vale la pena di ricordare uno dei migliori "infiltrati"
che il nostro lavoro ha avuto; André Paul Dugad.
Arco
da viola André Paul Dugad
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24/07/2013
Altri due illustri sconosciuti a spasso per i laboratori
di Mirecourt. Mentre però per
Brouillier questo misconoscimento è
imputabile al brutto carattere e alla manualità non
eccelsa, altrettanto non si può dire per Moinel,
colpito in gioventù da una sfortuna Mondiale.
Arco
da violino Louis Bazin
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16/07/2013
Certamente non tra i più noti, anzi, questi due signori
fanno perte di quei famosi "Uno, Nessuno e
Centomila" che popolarono la Mirecourt
costruendo centinaia di archi di cui, credeteci o no, non
è facile reperire traccie.
Arco
da violino Cuniot-Hury
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10/07/2013
Stavo sfogliando stancamente il libro "l'Archet"
alla ricerca di ispirazione per il nuovo articolo, quando
la mia attenzione viene richiamata da alcuni archi dalle
strane stilistiche per il periodo di azione dell'artigiano
in questione. Una breve ricerca ha confermato le mie
congetture e mi ha fatto scoprire l'Ultima Flebile
Fiammella di una delle due più grandi scuole di
Francia; Paul Emile Miquel.
Arco
da violino Paul Emile Miquel 1880 c.ca
Reda
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02/07/2013
La storia di questa settimana parla di coincidenze
mancate e di occasioni sfuggite, di giovani archettai
talentuosi in cerca del Gral
e di Maestri troppo occupati a lavorare, per vivere.
Questa è la storia di Marie Louis Piernot
il "fuoriuscito".
Arco
da violino Marie Louis Piernot 1905 - 10
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15/06/2013
Qualche giorno fa ero in laboratorio e noto che
nell'armadio degli archi ce ne era uno che non conoscevo.
Distrattamente lo prendo tra le mani e domando al mio
collega chi lo ha costruito.
"E' un arco mio di molti anni fa", mi
risponde. La prima frase che mi è venuta in mente
guardandolo da il titolo al post!
Arco da
violino "D.T. Navea Vera" - 1986
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13/06/2013
Come più volte detto, sono molti gli archettai di Francia
che non conobbero gli onori della ribalta, e i motivi sono
molteplici. Mentre però per i più è intuibile il perché
del mancato successo, per Jean-Paul
Lauxerrois non è così: capacità manuali
eccellenti, buon gusto, e soprattutto una delle parentele
più invidiate degli ultimi 150 anni!
Arco
da violino Jean-Paul Lauxerrois
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06/06/2013
Stavo rimuginando su quale fosse il modo più veloce ed
esaustivo di rispondere alle domande di un mio lettore
Californiano, senza correre il rischio di esser frainteso.
Non avendolo trovato, perché per fortuna non esiste, e
ritenendo di interesse generale le domande che mi ha posto
il sig. Marin
ho deciso di dedicargli un post e rispondergli
pubblicamente.
Arco da
viola D.T. Navea Vera in oro, tartaruga, e madreperla
"cuore" - "Il Giuranna"
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30/05/2013
Le coincidenze sono strane, anche se alle volte non molto
piacevoli. Il giorno in cui apprendo che il mio maestro Luigi
Milani, ci aveva lasciato, ricevo la telefonata
di un amico che non sentivo da tempo e, triste coincidenza
appunto, mi dice che anche il suo di maestri era scomparso
recentemente.
E' stata una lunga chiacchierata ricordando pezzi di vita
unici e felici a contatto con rare umanità alla fine della
quale io ho deciso di dedicare un piccolo pensiero al mio
insegnante e ho proposto a lui di scrivere qualcosa sul
suo.
Grazie Jakob, è un bellissimo regalo.
Paolo
Dedica
al violoncellista Janos Starker (Budapest, 5 luglio 1924
- Bloomington/Indiana 28 Aprile 2013)
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22/05/2013
Molti erano gli artigiani che popolavano il già citato
sottobosco della cittadina di Mirecourt.
Se da un lato questo modo di concepire il lavoro provocò
un graduale decadimento della qualità degli archi,
dall'altro le grandi fabbriche furono fucine preparatorie
dalle quali sbocciarono ottimi archettai, anche se di
alcuni, come Celestin Emile Clasquin si
sono perse quasi completamente le tracce.
Arco
da violino Celestin Emile Clasquin 1920 - timbrato J.J.
Holder
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15/05/2013
Mi sono sempre sentito molto fortunato, e non per il
lavoro che faccio o per le esperienze che ho avuto nella
vita, o almeno non solo per questo, ma per il fatto che
molte delle anime che ho incontrato nella mia esistenza
sono ancora con me. Sono arrivato ormai alla soglia dei
quarantadue senza aver conosciuto la scomparsa delle
persone più care e a cui devo sicuramente molto di quel
che sono oggi, e è probabilmente per questo motivo che
quando succede ho la sensazione che una parte del mio
corpo venga scarnificata.
Il
Maestro Luigi Milani e il Maestro Emilio Benzi
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07/05/2013
Mentre scrivevo l'articolo dedicato a Georges
Emile Barjonnet, archettaio del sottobosco
Francese, mi sono reso conto di non aver mai affrontato
seriamente l'argomento delle "scuole" e
il modo in cui si possono scrivere e leggere i
certificati. Provare a fare un po di chiarezza è il motivo
che mi ha spinto a "non" scrivere il
post che vi state accingendo a leggere!
Arco
da contrabbasso collaborazion G. Lucchi - D.T. Navea
Vera
Raed
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01/05/2013
Il sottobosco
è quella parte dell'ambiente boschivo che si sviluppa
all'ombra degli alberi ad alto fusto in situazione di
scarsa illuminazione ed elevata umidità. (Wikipedia)
Tra un attimo vi spiego il giochino, ma prima di tutto Buon
Primo Maggio. E' un momento difficile e questo
è scontato, ma ce ne sono stati di peggiori e chi si trovò
a viverli dovette affrontare situazioni molto dure e lotte
più aspre di quelle odierne.
Ce l'hanno fatta loro e ci riusciremo anche noi. Viva
il lavoro e i lavoratori!
La
consegna del Suo nuovo D.T. Navea Vera al M° Antonio
Meneses
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25/04/2013
Ci abbiamo impiegato più di tre anni di duro lavoro per
riuscire a trovare quello che Lui stesso ha definito
"l'arco perfetto per la mia mano", ma
alla fine ce l'abbiamo fatta, e il fatto che la notizia
sia arrivata oggi rende il gusto di questo successo
particolarmente carico di significati.
Buon 25 Aprile a tutti e viva la Libertà!
Arco da violoncello
D.T. Navea Vera 2013 - "Il Meneses"
Read Maore...
15/04/2013
Sono molte le persone che per motivi anche seri, come
quelli di Victor Fétique, vivono una
vita infelice; nel suo caso furono lunghi anni di
malattia. Capita altrettanto spesso che questi ultimi
scarichino la loro infelicità su qualcuno a loro vicino
incapace di ribellarsi: una "vittima sacrificale".
Nel caso di Fétique fu suo figlio Marcel
Gaston.
Arco
da violino Marcel Gaston Fétique
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10/04/2013
E' da sempre un rapporto di amore e odio che mi lega a
quest'uomo. Da un lato gli rimprovero di aver dato inizio
alla deriva della scuola Francese del secondo '800,
dall'altro però è innegabile che questo signore possedesse
delle capacità manuali e un gusto estetico non comuni, che
gli hanno consentito di costruire oggetti come quello che
vedete e che prontamente andrò ad illustrarvi.
Testa
di arco da violino Francois Nicolas Voirin 1870/75
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27/03/2013
Conoscendomi, probabilmente se fosse capitato a me di
nascere in una famiglia come quella di André,
invece di appassionarmi di archetteria e liuteria, avrei
dedicato l'esistenza a tutt'altro, solo per spirito di
ribellione. Ma visto da qui e ora, non nascondo che l'idea
di fare parte di una famiglia come quella di Chanot
e Chardon ha, per uno che fa il mio
lavoro un fascino molto particolare.
Arco
da violino André Chardon
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20/03/2013
Parlare di suono è un po come discutere di colori. Quando
indichiamo a qualcuno un oggetto di colore rosso, è chiaro
che l'altra persona vede la medesima immagine, ma
sicuramente la tonalità e le sfumature che percepisce
saranno leggermente diverse. Questo perché ogni cervello
fa una propria interpolazione; difficile, se non
impossibile stabilire che cosa ognuno di noi vede o sente
esattamente. Altro affare è quando percepiamo le medesime
sensazioni, ma gli diamo nomi diversi!
Arco da
violoncello D.T. Navea Vera - 2013
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12/03/2013
Le prime volte che ci si avvicina a questa professione
viene spesso da domandarsi il perché, anche in presenza di
prestazioni simili o alle volte superiori, i lavori di
alcuni artigiani sono valutati più di altri. La risposta
viene da oggetti come quello che vedete. Avere quest'arco
tra le mani mi ha fatto pensare alla frase scritta sulla
porta d'ingrasso della facoltà di ingegneria areonautica
dell'università di Cambridge: "Il calabrone,
considerando la sua massa cormporea, e l'estensione
alare, non può fisicamente volare. Lo fa, perché non lo
sa!"
Arco
da violoncello Dominique Peccatte 1850 c.ca
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04/03/2013
Solitamente non rivelo l'origine degli archi che vi
mostro sul blog, ma trattandosi di un magnifico, oltre che
molto raro, Dominique Peccatte da
violoncello, modello "col de cygne", e
visto chi è passato a trovarci la settimana scorsa, credo
che il nome del proprietario sarebbe comunque facilmente
deducibile.
Arco
da violoncello Dominique Peccatte "col de cygne" 1845
c.ca
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25/02/2013
E' uno dei motivi per i quali faccio questo lavoro. Con
le mie conoscenze, invece di aprire un laboratorio di
produzione, con tutte le problematiche che comporta, avrei
avuto la possibilità di fare il venditore puro; di medi
archi Francesi magari, e vivere sicuramente più rilassato.
Ma sarei costretto a dimenticarmi momenti come quello
vissuto in questo finesettimana. Un musicista eccezionale,
un grande Maestro archettaio, e l'incontro surreale di due
strumenti in grado di smaterializzare il tempo.
Il
M° Antonio Meneses e il mio collega, il M° Navea Vera
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21/02/2013
Artigiano capace e, come recita il titolo infaticabile,
Jaques Audinot, come Winston Churcill,
era solito raccontare ad amici e conoscenti, che per un
riposo totale e completo gli erano sufficienti quattro ore
per notte, e a giudicare dalla quantità di archi e
strumenti prodotti, sono seriamente tentato di crederci!
Arco
da violino Jacques Audinot
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13/02/2013
When I saw this I was stuck!
In this picture you see the head of a silvermounted bow,
stamped Laberte. The maker seems to have
been in a hurry... Or didn't he care at all? Or wasn't he
competent? Do you recognize some characteristics from a
certain era?
"Si, il pressappochismo di una certa archetteria
Francese della seconda metà del '900."
Arco
da violino Maison Laberte
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27/01/2013
Conosco quest'oggetto, e con me anche voi, per averlo più
volte intravisto sul blog, da molto tempo, ma non mi sono
mai soffermato a sufficienza su uno degli archi che oltre
a dimostrare la grandezza dell'autore, rappresentano una
vera e propria Accademia
Superiore dell'Archetteria. Uno dei miei
Maestri più importanti; il sig. Pajeot.
Arco
da violoncello Etienne Pajeot - 1820
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23/01/2013
Nascita, vita, e morte di un laboratorio artigiano. Una
storia non molto diversa da quelle che hanno contribuito
alla chiusura di molte attività nate intorno ad un
artigiano capace. L'unica differenza, è che in questo caso
stiamo parlando di uno dei tre laboratori più importanti,
per il contributo che hanno dato allo sviluppo, e alla
conservazione della scuola Francese. Quello del "Voltiger".
Arco
da violino Pierre Maline
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17/01/2013
Seppur non di importanza centrale nella storia
dell'archetteria, gli Harmand, mi consentono di dare uno
sguardo più da vicino al periodo in cui operarono. Gli
inizi dell'Ottocento la fine dell'oscurantismo su
Mirecourt.
Arco
da violino Nicolas Joseph Harmand
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12/01/2013
Anche l'arco di questo post, come quelli che vi ho
presentato nei due precedenti, è nato dalle mani di uno
dei Tre
Moschettieri dell'archetteria Francese,
l'unica eccezione è che fu costruito per D'Artagnan!
Arco
da violino Pierre Simon 1848 - 51
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19/12/2012
Non ce l'ho fatta! Nonostante le ore passate con il libri
in mano, confrontando questo arco, quello della scorsa
settimana, e quello che vi presenterò nel prossimo post,
non sono ancora riuscito a fare luce sui miei dubbi
d'attribuzione. Il sospetto è di trovarsi non davanti
all'opera di un solo artigiano, ma piuttosto ad un
coacervo di mani che lavorano.
Arco
da violino Pierre Simon 1848 - 51
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12/12/2012
Il periodo migliore di Dominique Peccatte;
quello d'oro! Gli anni compresi tra il 1838 e il 1848,
rappresentano sicuramente il periodo di maggior fulgore
nell'opera di questo artigiano, anche se, alle volte
quando osservi un arco di questo decennio trovi sempre
alcune domande a cui difficilmente riesci a rispondere.
Arco
da violino ebano e oro Dominique Peccatte 1840 - 45
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05/12/2012
No, no, non vi preoccupate, non sono impazzito, e il
vostro computer funziona benissimo; voglio solo farvi fare
un giochino. All'interno del post troverete ovviamente la
foto completa dell'arco che vi illustrerò questa
settimana, ma prima di andarla a vedere, provate ad
immaginare lo sviluppo superiore di questa testina; sono
convinto che sarà molto difficile che riusciate ad
immaginare come è in realtà.
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29/11/2012
Questa settimana è stata veramente prolifica e generosa.
Nel giro di pochi giorni ho avuto la possibilità di
fotografare cinque archi veramente molto interessanti. Il
primo che vi presento, oltre ad essere il più recente del
lotto, mi da la possibilità di descrivere come avveniva il
cambio di consegne tra generazioni; anche se in questo
caso purtroppo non andò a buon fine.
Arco
da violino Joseph Alfred Lamy "père" - 1915
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22/11/2012
-"Ho appena acquistato un bellissimo arco moderno da
viola, copia Jean
Grand Adam, e funziona talmente bene che mi è
venuta la curiosità di vederne uno vero. Sa quanti ne
abbia costruiti in carriera?"-. Risposta: -"Eccetto forse
Gran Adam stesso, credo che nessuno
sappia di preciso quanti sono, ma sicuramente il suo arco
non funziona così bene perché è una copia; anzi a dire il
vero sono sicuro che non lo sia!"-
Arco
da violino Grand Adam
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14/11/2012
Mi piace studiare la storia; quella dell'archetteria in
particolare, ma in generale sono un appassionato di vita
vissuta. Gettare lo sguardo indietro da la possibilità di
creare parallelismi logici molto utili, se non
indispensabili per capire gli eventi della vita che
viviamo; come la crisi economica ed esempio. Anche Henry
JV fu falcidiato dalla crisi, non da
quest'ultima naturalmente, ma da quella che ne è stata la
progenitrice.
Arco
da violino Henry JV
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07/11/2012
La scuola d'archi Francese, come molte altre discipline
puramente artigianali, ci ha abituato a più di una storia
di parentele. "Figlio
di..", "fratello di..", tanto
da rendere fondamentale la conoscenza del nome di
battesimo del costruttore, per conoscere il valore
dell'oggetto che si ha in mano, la famiglia Peccatte ne
è un esempio; e alle volte, come nel caso di Francois-Nicolas
Voirin, non basta neanche quello!
Arco
da violino modello Vuillaume - Joseph Voirin
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17/10/2012
Prima di illustrarvi l'ultimo bellissimo restauro
eseguito dal Maestro Navea Vera, è
doveroso ringraziare il proprietario per la pazienza. Per
riavere il suo arco ha dovuto attendere tre mesi e mezzo,
ma gli è bastata un occhiata per capire che l'attesa era
stata ben ripagata. Il primo commento che ha fatto è
stato: - Perché, era rotto?! -.
Arco
da violoncello timbrato Lecchi 1950 - 55
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10/10/2012
Anche nel caso di quest'autore, come in quello di Charles
Peccatte, il cognome che portava è uno dei più
luminosi nella storia dell'archetteria Francese. L'eccesso
di luce però distorce le immagini rendendoci cechi più del
buio. Se nel caso di Charles Peccatte, Lui fu l'unico a
beneficiare di questa abbagliante luminescenza,
altrettanto non si può dire di Nicolas Simon
detto, "forse" Simon FR.
Arco
da violino Simon FR
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25/09/2012
Amo la mia famiglia di origine, di un amore che non so
descrivere; ma sinceramente mi viene spesso da pensare a
come sarebbe potuto evolvere il mio amore per gli archi, e
quali livelli di conoscenza avrei potuto raggiungere se
fossi stato il figlio di uno come il M° Raffin
ad esempio. Ma se nasci figlio di uno del genere, hai
talento, ma non un amore così totale?
Arco
da violino Jean-Jacques Millant - tartaruga, oro, e
fanone di balena
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18/09/2012
Arigiano molto poco noto per alcuni e troppo per altri, Auguste
Lenoble si contraddistigue più per le capacità
contorsionistiche con cui si muoveva fra le pieghe delle
lenzuola di una vedova illustre, che per quelle di
artigiano. Ma prima di parlarvi di Lui, alcune piacevoli
news.
Il
Maestro Salvatore Accardo
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11/09/2012
Scrivere di qualcuno che non hai mai conosciuto non è
particolarmente difficile; quando non hai nessun
coinvolgimento personale ti limiti a descriverne il
lavoro. Con il M°
Lucchi però non è così semplice. Tanta vita
vissuta insieme, troppi sentimenti che si muovono e non
ancora completamente codificati, ma glielo devo e quindi:
A te Giovanni: Con Amicizia Paolo.
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24/07/2012
L'arco che vedete fotografato qui sotto, fa parte della
fittissima schiera dei senza nome, anche se in questo caso
di altissimo livello, e è anche Lui un bel colpo di
fortuna del M°Ilya Grubert; ma sarà solo
fortuna?
Arco
anonimo Francia/Germania 1830/35
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17/07/2012
La storia dell'archetteria Francese non è naturalmente
fatta solo dai Tourte,
dai Peccatte, e da poche altre
superstar; la città di Mirecourt era
piena di archettai meno noti. Ma se per la maggior parte
di questi è semplice, osservandone i lavori, intuire il
motivo della poca notorietà, lo stesso non si può dire del
Nostro. Al sig. Ury/Eulry,
le mani funzionavano molto bene, ed è probabilmente per
questo che è uno dei più misteriosi; la troppa vicinanza
di certe stelle tende a polverizzare.
Arco
da violoncello scuola Ury/Eulry 1840 c.ca
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11/07/2012
-"Ilya, sei sicuro che chi te lo ha
venduto, lo ha attribuito a Pierre Simon?"-,
-"Si, perché?"-, -"Non so, c'è qualcosa che non mi
convince"-. Una delle mie intuizzioni più felici e
fortunate; soprattutto per il M°Grubert.
Arco
da violino Dominique Peccatte - Joseph Henry, 1840 - 45
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02/07/2012
"Ogni arco è un opera imperfetta che arriva a
totale compimento nella mano dell'esecutore". E
mai affermazione fu così vera come nel caso del mitico Lapierre
del M° Franco Petracchi.
Arco
da contrabbasso Marcel Charles Lapierre 1956
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20/06/2012
Le ragioni che fanno di Bernard Ouchard
uno degli archettai più stimati e rispettati di Francia
sono molteplici; come sapete è stato Lui
a dare l'incipit da cui è partita la rinascita della
grande scuola dei Tourte e dei Persoit.
Oltre a questi personalmente ne ho anche un altro: il
bellissimo regalo che ha fatto al mio strumento.
Arco
da contrabbasso Bernard Ouchard 1962
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13/06/2012
Anche se ogni archettaio ha il suo carattere e la sua
storia, c'è comunque un particolare che li riunisce tutti;
chi diviene archettaio, arriva con la pialla in mano alla
fine dei suoi giorni. Tutti eccetto uno; l'inquieto Lafleur.
Arco
da violino Joseph René Lafleur 1840
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07/06/2012
Devo dire che in questo mestiere capita sovente di
trovarsi tra le mani oggetti molto difficili da
identificare, ma anche nei casi più disperati si riesce
comunque a stabilire con un approssimazione vicina alla
certezza quale sia il paese di provenienza. Eccezion fatta
per il signore qui sotto, la mia pecora nera personale, e
a quanto sembra non solo mia.
Arco da
violino 1830/35 c.ca presunta provenienza
Mirecourt/Strasburgo
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30/05/2012
Anche se usato propriamente nel gergo ciclistico,
nell'archetteria, come molte altre questioni umane,
esistono figure che possono essere perfettamente
fotografate da quest'appellativo. Di solito sono
personaggi dotati di un buon talento, non in grado di
poter competere con i loro capi, ma ottimi da far faticare
traendone il massimo vantaggio. Come nel caso del "gregario"
Guinot.
Arco
da violino Charles Joseph Théodore Guinot 1840 c.ca
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16/05/2012
Lo so, lo so; sembra il titolo di una storia di
Paperino, ma se ci pensate bene, visto i
personaggi in gioco e le dinamiche, più che spionaggio
industriale, sembra un avventurosa disputa tra il
machiavellico Paperon de Paperoni, e il
suo storico rivale Rockerduck. E anche
in questa storia come in tutte le altre della saga, Pajeot
finirà per mangiarsi la bombetta!
Arco
auto-incrinante Jean Baptiste Vuillaume
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10/05/2012
Credo che il segreto che ha reso Eugène Sartory
così impossibile da dimenticare da parte dell'archetteria
Francese e mondiale, parlo di quelli che gli archi li
fanno e quando parlano tra di loro dovreste sentire che
pareri su alcuni colleghi del passato, stia nella capacità
che quest'uomo aveva di stupire.
Sartory ha prodotto molti archi, alcuni
dei quali non esattamente eccelsi, ma quando uno di noi
professionisti si imbatte in oggetto come quello che andrò
ad illustrarvi, non può che inchinarsi e riconoscere la
superiorità del grande.
Arco
da violino ebano, argento, e fanone di balena, Eugène
Sartory - 1920 -
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05/05/2012
Prima di avere la possibilità di poter vedere questa
meravigliosa testa da violino, ho tentato, inutilmente per
altro, di convincere il mio collega a cimentarsi con
questo autore, ma nonostante tutti i miei sforzi non ci
ero mai riuscito. Poi glielo ha chiesto il M°
Ilya Grubert, e così...
Signori, la libera iterpretazione del M° Navea
Vera di Persoit.
Testa di
arco da violino Navea Vera ispirazione Persoit
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04/04/2012
La settimana, scorsa grazie al
CR.Forma - azienda speciale servizi di
formazione della Provincia di Cremona, che ha
organizzato l'evento, e che naturalmente ringrazio,
abbiamo potuto assistere ad una conferenza molto
interessante sullo sviluppo della scuola di costruzione
Inglese, tenuta da uno dei massimi esponeti attuali; il M°
Tim Baker. Oltre ad aver fornito informazioni
importanti sulle varie epoche e tecniche costruttive, mi
ha anche stimolato una riflessione comparativa tra il modo
di insegnare anglosassone, ed in particolare di W.E. Hill,
e le scuole Francesi.
Arco da
viola W. E. Hill & Sons in argento e ebano nudo
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19/03/2012
Anche in quella dell'archetteria Francese, come in molte
altre storie, gli uomini che la raccontano danno una loro
personale interpretazione al susseguirsi degli eventi e
dei personaggi. Questo forse il motivo che ha fatto quasi
dimenticare un artigiano di ottimo livello come
George Frédéric Schwartz.
Arco
da violino George Frédéric Schwartz
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15/03/2012
Anche se come detto, il primo modello di curva degli
archi moderni arrivava dalla
Germania; il famoso "Cramer",
se personaggi come Tourte e Persoit
non fossero esistiti lo sviluppo l'archetteria sarebbe
stato molto più difficile. Gaulard ne è
la dimostrazione.
Arco
da violino Francois Jude Gaulard, bacchetta in
pernambuco e nasetto in avorio con sole
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06/03/2012
Come già avevo scritto, alcune settimane fa il M°Jean
Francois Raffin, ha tenuto una conferenza
dedicata agli archi Francesi qui a Cremona. Oltre ad
essere un appuntamento molto interessante, soprattutto per
chi fa il mio lavoro, mi ha anche fatto vedere nitidamente
quali sono i reali problemi dell' archetteria
Italiana.
Arco
con testa a "lancia" in legno serpente e avorio
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22/02/2012
Qualche settimana fa ho avuto la fortuna di poter tenere
con me per qualche giorno il bellissimo arco da
violoncello Eugéne Sartory che andrò tra
poco ad analizzare per voi, ma prima è doveroso
ringraziare il CR.Forma - azienda
speciale servizi di formazione della Provincia di
Cremona, che la settimana scorsa ci ha
regalato una conferenza molto interessante dedicata alla
scuola Francese di archetteria e
tenuta dal M° Jean Francois Raffin.
Arco
da violoncello Eugéne Sartory 1930
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15/02/2012
Parlando da un punto di vista strettamente anagrafico, Nicolas
Duchene I, non è antecedente ai Tourte,
anzi è nato esattamente lo stesso anno di Nicolas
Léonard; il 1746. Dal punto di vista lavorativo
ho però il sospetto che al "Cramer" ci
sia arrivato prima dei Parigini!
Arco
da violino modello Cramer, Nicolas Duchene I
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08/02/2012
Non so perché, ma più ci si avvicina al periodo storico
riguardante la transizione tra arco barocco e moderno, e
più le nebbie si addensano e quasi inghiottono artigiani
come i Meauchand
ad esempio. Motivo? Da un lato sicuramente influisce la
difficoltà di reperire documentazione storica, ma
dall'altro si ha la sensazione che anche quella trovata
non sia piaciuta a chi la storia ce l'ha raccontata.
Arco
modello Cramer, Jean-Jacques Meauchand
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01/02/2012
Mettendo il naso in questo periodo storico
dell'archetteria, ci si immerge in una densa e fittissima
nebbia. Le informazioni certe disponibili sono pochissime,
e quelle che si riescono a reperire, sembrano troppo
spesso intonare inni favorevoli alla causa.
Arco
modello Cramer 1770 C.ca
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16/01/2012
Quello che vedete qui sotto è il risultato finale del
lavoro di alcuni artigiani illuminati, uno su tutti Francois
Xavier Tourte, che a cavallo tra Seicento e
Settecento, svilupparono e definirono i canoni
stilistico/meccanici dell'arco moderno. Ma perché lo hanno
fatto? Quale era la necessità che richiedeva un modello
architetturale così diverso da quello barocco?
Arco
da viola Francois Xavier Tourte 1815
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10/01/2012
Nicolas Leonard Tourte, non ha avuto una
vita eccessivamente fortunata. Una volta che si era
sistemato, con la sua lunga lista di clienti nobili e
facoltosi, è scoppiata la rivoluzione. Ed in più ha avuto
anche la sfortuna di nascere fratello dell'uomo che fu
leggenda; Francois Xavier. Nonostante
questo il contributo enorme che ha dato all'archetteria
moderna, lo pone di diritto tra gli archettai fondamentali!
Arco
da violino in avorio, bosso, e pernambuco, Nicolas
Leonard Tourte
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21/12/2011
Nella scuola Francese di archi, come spesso vi ho detto,
il caposcuola in carica ha anche il delicatissimo compito
di scegliere il proprio successore. E anche in questo caso
dobbiamo ampiamente ringraziare il
M° Bernard Millant, per aver selezionato
uno dei talenti più fulgidi dell'archetteria
contemporanea; il Maestro Jean Francois Raffin.
Jean
Francois Raffin
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06/12/2011
Prima di iniziare la storia di quest'uomo, che
rappresenta un vero e proprio monumento dell'archetteria
e della liuteria Francese, l'unico rimasto insieme ad
Etienne Vatelot, vi voglio raccontare il
mio Millant dal momento che è l'unico
dei Grandi di cui vi ho parlato, che ancora posso andare a
trovare.
Arco
da violino Bernard Millant
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02/12/2011
Non ci sono molte parole per descrivere gli ultimi due
lavori del M° Daniel Tobias Navea Vera,
le immagini che vedrete parlano da sole. E' doveroso però
rivolgere un ringraziamento a colui che ha dato l'incipit
alla costruzione di queste due meraviglie; Merci messieur
Millant!
Arco da
violoncello D.T. Navea Vera
Arco da violino
D.T. Navea Vera
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24/11/2011
Tutte le volte che chiedo al
M° Navea Vera di fare un arco da
contrabbasso, la reazione è sempre la solita; fa una
smorfia, borbotta qualcosa in castigliano, e mi mette il
broncio per almeno una settimana. Il motivo? Sono
faticosissimi da fare, spezzano le braccia. Pensate quanti
mal di schiena avrà avuto il buon Lapierre,
che talmente tanti ne ha fatti, da essere conosciuto
praticamente solo dai contrabbassisti.
Arco
da violino Marcel Charles Lapierre
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16/11/2011
Anche se è vero che i Lotte non sono stati uno dei nuclei
familiari più importanti della storia dell'archetteria
Francese, ne sono stati parte integrante e funzionale e mi
danno lo spunto giusto per fare una riflessione.
Arco
da violoncello Francois Lotte
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04/11/2011
E' la sorte che tocca a quegli artigiani talentuosi,
spesso più di altri molto più famosi, a cui piace
solamente fare archi. Più interessati alla costruzione che
al commercio, lavorano tutta la vita per qualcun altro,
magari un parente famoso, aumentando così la fama di
quest'ultimo e auto relegandosi ad un ruolo da
comprimario.
Vi ricordate chi erano i parenti famosi di Andrè?
Arco
da violino André Georges Richaume in argento e avorio
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25/10/2011
Quando ho iniziato a fare questo mestiere davvero non
avrei mai potuto credere che la passione per il legno si
potesse trasformare quasi in malattia. Avere del bel
materiale in stock è, per chi fa questo lavoro, come
possedere un preziosissimo tesoro, i liutai e gli
archettai spesso rischiano anche il fallimento per
comprare legno. Non molto tempo fa mi sono sentito dire da
un collega liutaio: "Guarda mo che bel fondo, non
è un momento particolarmente buono per comprare, ma
appena mi ha visto mi ha chiamato papà! Non potevo non
portarlo a casa."
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19/10/2011
Prima di lasciarvi in compagnia dell'ing. Bianchi,
che stuzzicato dal mio ultimo post, ha voluto replicare e
approfondire l'argomento suono, dal punto di vista di un
tecnico, voglio ringraziare di cuore il Maestro
Ilya Grubert per il magnifico concerto che si è
tenuto durante l'ultima Mondomusica. Spero che il Maestro
mi consenta di poter pubblicare sul web l'incisione; è
stato uno dei concerti più belli a cui abbia assistito
negli ultimi anni, e mi farebbe piacere condividerlo con
voi.
Grazie Ilya!
Da
sinistra: Fabien Gram, M°Ylia Grubert, Daniel Tobias
Navea Vera, Jakob Ludwig
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29/09/2011
Parlando di Cremona, non si può certo dire che sia uno
dei luoghi più accoglienti d'Italia. D'inverno il freddo e
la nebbia ti penetrano nelle ossa e in estate il caldo
umido della bassa padana ti toglie il respiro. Ma in pochi
altri posti al mondo è possibile fare degli incontri che
non esagero non definire extra terrestri.
Arco da
violoncello D.T. Navea Vera
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20/09/2011
Uno dei maggiori artigiani del suo tempo, che ha dedicato
l'intera vita alla ricerca e alla formazione. A Lui, che
donò la sua collezione di tutti gli attrezzi, i disegni, e
le forme di Antonio Stradivari alla città di Cremona, si
deve la nascita della Scuola di Liuteria e del Museo
Stradivariano.
La sua Bologna lo commemora nei 150 anni dalla nascita
con una serie di eventi, tra cui l'esposizione di un suo
quartetto, sia nella sua città che a Cremona, promossi dai
suoi "allievi spirituali", come scrive il M°
Roberto Regazzi, e patrocinati dalla CNA di
Bologna.
A Roberto, degno erede, il compito di presentarvi il Maestro
liutaio Giuseppe Fiorini.
Giuseppe
Fiorini all'età di trent'anni
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14/09/2011
Vi è mai capitato di pensare a proposito di qualcuno che
non c'è più: "Che peccato, sarebbe stato bello
conoscerlo." Ecco, a me sarebbe piaciuto conoscere il
M° Renzo Bechini; personaggio geniale e
mio conterraneo, di cui ho l'onore di presentarvi uno dei
lavori.
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31/07/2011
... e finalmente furono!
E' stata una lunga gestazione, ma ne valeva veramente la
pena. Ecco a voi le ultime tre creazioni del M°
Navea Vera.
Arco da
violoncello in ebano, argento e tartaruga D.T. Navea
Vera
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19/07/2011
Quasi bello come Sartory; quasi elegante come Sartory;
quasi meccanicamente eccellente come Sartory. Louis
Gillet, l'uomo del quasi; ovvero il Sartory
dei poveri!
Arco
da violoncello in tartaruga e oro Louis Gillet
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12/07/2011
Basta dare un occhiata alla testina di questo magnifico
arco da violoncello per capire quale fosse il motivo della
vicinanza tra Francois Lupot II e i
fratelli Tourte; uno che ha del legno
così bello e in quantità illimitata, lo avrei assunto
anche se non avesse saputo lavorare. Per i Tourte invece
la fortuna fu doppia; Lupot aveva anche
talento.
Arco
da violoncello Francois Lupot II 1820 c.ca
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04/07/2011
Pur essendo sei, avevano anche loro l'"Uomo
di Fuoco" come i "Fantastici Quattro",
anche se a dire il vero, somigliavano di più ai "Sette
Nani"!
Arco
da violino Morizot Frèrè
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30/06/2011
UN ARCO PER TUTTI!
Questo è sicuramente il motto che più rappresenta il
carattere dei Morizot, ultima delle
grandi dinastie familiari di Mirecourt
che ha perfezionato la catena produttiva della fabbrica
artigianale, riuscendo a servire ogni livello di
strumentista.
Arco
da violino Louis Joseph Morizot "Père"
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25/06/2011
SENZA PAROLE!
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15/06/2011
-"Buongiorno Maestro, ho trovato questo tallone su una
bacchetta Sartory rotta, ma mentre quest'ultima sembra
originale, per il nasetto ho più di un dubbio"-. -"Ha
visto bene mio caro giovanotto, questo nasetto è di Jules
Fetique"-. -"Ma è sicuro?"-. Una delle domande
più stupide che abbia mai fatto; stavo parlando con Bernard
Millant!
Arco
da violino in tartaruga e oro Jules Fetique
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07/06/2011
Victor aveva tutto: mano eccellente,
intraprendenza, gusto stilistico. A Victor
non mancava niente, a parte un cuore forte!
Arco
da violino Victor Fetique
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31/05/2011
Francois Nicolas Voirin non è
l'artigiano che amo di più; come sapete gli rimprovero di
aver orientato l'archetteria verso la serialità. Ma rimane
comunque innegabile che il suo livello tecnico stilistico
fosse al pari a quello di pochissimi altri.
Arco
da violoncello Francois Nicolas Voirin 1872/1875
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21/05/2011
Un immagine spesso conta più di mille parole! Basta
confrontare questa immagine alla foto di apertura del post
precedente, per capire quanto fossero radicalmente diversi
Emile-Auguste Ouchard e suo figlio Bernard;
tanto sfrontato e aggressivo l'uno, quanto umile e
riservato l'altro.
Bernard
Ouchard 1925-1979
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17/05/2011
"Ca, c'est la baguette... ca, c'est la
husse...ca, c'est la mèche... et ca, c'est la porte!"
Così Emile Auguste Ouchard apostrofava,
accompagnando il tutto con, "Gest à l'appui",
come scrive Raffin, uno dei suoi
detrattori. Sarà anche stato coliu che ha portato
l'archetteria nel mondo, ma dentro era Francese
fino al midollo!
Emile
Auguste Ouchard
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03/05/2011
La prima parte del secolo in cui ci accingiamo ad entrare
con la nostra storia, è stato, come tutti sappiamo bene,
flagellato da quelle due follie chiamate Prima e Seconda
Guerra Mondiale. Oltre a mietere milioni di vittime,
spazzarono via anche gran parte di tutto quello che era
l'indotto produttivo della vecchia Europa. L'archetteria
non fece eccezione; molti laboratori chiusero e chi ci
riuscì, cercò rifugio oltre oceano. Dopo il 1945, non
esisteva quasi più niente della gloriosa scuola
Francese, la sua rinascita la dobbiamo
appunto a dei veri ricercatori del Graal; gli Ouchard.
Arco da violino
Emile Francois Ouchard
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27/04/2011
Veloce, astuto, e implacabile, è ritenuto uno dei
predatori più spietati e pericolosi della sua era.
Dominatore assoluto del suo territorio, quasi nessuno era
in grado rivaleggiare con Eugène
Sartory! Mica avrete pensato che stessi
parlando del noto dinosauro del Cretaceo
vero!
Velociraptor
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19/04/2011
"A tutti i poeti manca un verso", recita
un antico detto Toscano, ma ad una prima occhiata il
"poeta" Sartory, i versi sembra averli tutti, anche se
approfondendo la storia della sua vita si capisce che
qualcosa manca anche a Lui, anche se di tale mancanza è
totalmente incolpevole.
Arco
da violino tartaruga e oro Eugene Sartory
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29/03/2011
Chiedo naturalmente scusa al Maestro
per il piccolo plagio, ma calza a pennello per molti
artigiani che hanno lavorato nel penultimo periodo storico
dell'archetteria Francese. Anche questi, come Vitangelo
Moscarda, avevano "un"
marchio a fuoco, che si trasformava in "nessuno"
attraverso le "centomila" mani di chi vi
aveva lavorato.
Arco
da violino Eugéne Cuniot detto "Cuniot-Hury"
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22/03/2011
La storia dell'archetteria, in particolar modo di quella
Francese, è caratterizzata dalla presenza di nuclei
familiari, che tramandandosi la professione di padre in
figlio, si trasformavano da artigiani a piccole imprese,
che si solidificavano rimanendo sul mercato anche per più
di un secolo; vedi i Bazin.
Ebbene, anche i Thomassin erano tre e
provenivano tutti dallo stesso ceppo familiare, ma il loro
sviluppo lavorativo è molto particolare.
Arco
da violino in ebano e oro Claude Auguste Thomassin
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15/03/2011
Ad uno sguardo superficiale i
Vigneron possono apparire come una delle
tante famiglie artigiane che operavano nel mondo
dell'archetteria Francese dell'Ottocento, dove i padri
formavano i figli che in seguito avrebbero proseguito la
professione. Ed in un certo senso anche per loro è così,
ma in un modo singolare.
Arco
da violoncello André Vigneron "Fils" 1905/10
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07/03/2011
Il cambio stilistica e meccanica introdotto alla metà
degli anni '50 del diciannovesimo secolo da Francois
Nicolas Voirin, fu una vera e propria
rivoluzione nella quale pochi riuscirono a non essere
coinvolti; Joseph Arthur Vigneron Pére fu
uno di questi!
Arco
violino Joseph Arthur Vigneron Père
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01/03/2011
Molto spesso nei post precedenti, mi sono dilungato
nell'esporre minuziosamente la stilistica di ogni singolo
autore; smussi, gole, creste, difetti di vista, ecc.,
ecc., ecc.. E in altri ho spiegato quali sono le
differenze tra una curva moderna e una antica,
dimenticandomi completamente di parlarvi dell'anello che
congiunge stilistica e meccanica; la geometria.
Testa
da violino Dominique Peccatte
Testa
da violino Eugéne Sartory
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14/02/2011
Anche per questa famiglia di artigiani, come quella di Peccatte
ma con minor danno, si tende a confondere, o a nascondere
con stratagemmi tesi a distorcere la realtà, chi veramente
siano gli autori degli archi, riunendoli tutti sotto il
grande ombrello del cognome LAMY. Ma
mentre i Peccatte erano almeno tutti parenti, tra i Lamy
c'è anche un intruso!
Arco
da violino Hippolyte Camille Lamy
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09/02/2011
Studiando la storia dell'archetteria, come del resto
tutte le manifestazioni umane, ci si rende conto che
esistono dei personaggi chiave che fungono da anello di
congiunzione tra vari periodi storici, senza i quali
l'evoluzione sarebbe stato molto più lenta o si sarebbe
addirittura fermata. Joseph Alfred Lamy "Père"
ne è un esempio classico.
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02/02/2011
Quello che vedete qui sotto, oltre ad essere un
bellissimo arco da violino, rappresenta per me un piccolo
punto di soddisfazione e adesso vi racconto la storia
dall'inizio.
Arco
da violino Jean Joseph Martin 1880/85
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18/01/2011
Questa settimana giochiamo all'oggetto misterioso.
Che cosa sono, e soprattutto a che cosa servono i due
strani oggetti raffigurati nella foto qui sotto?
La soluzione all'interno del post!
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11/01/2011
Lo stesso musicista che mi ha permesso di fotografare il
magnifico Tourte con il quale vi ho
salutato lo scorso anno, aveva, e ha ancora, in custode
anche questa meraviglia poveretto lui.
Dominique Peccatte 1840 - 45; il suo
periodo d'oro!
Arco
da viola Dominique Peccatte 1840 - 45
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16/12/2010
Solo sei. Il padre della nostra
disciplina, Francois Xavier Tourte, non
ne ha costruiti molti, ma quelli che sono arrivati ai
giorni nostri sono solamente sei. Eccovene uno;
probabilmente il più bello.
Arco
da viola Francois Xavier Tourte 1820 - 25
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08/12/2010
Un altro pezzo pregiato si aggiunge alla mia collezione
fotografica. Il musicista che mi ha dato la possibilità di
fotografare il bellissimo Dominique Peccatte
della settimana scorsa, aveva anche in custode, poveretto
lui, un magnifico Nicolas Rémy Maire,
dunque... eccolo!
Arco da violino
Nicolas Rèmy Maire 1855 - 60
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30/11/2010
Un pezzo di storia! Quello che ho avuto la fortuna di
esaminare e fotografare la settimana scorsa, rappresenta
un vero e proprio pezzo di storia dell'archetteria
Francese. Non solo Dominique Peccatte,
ma quello più cruento vero e puro!
Arco
da violino Dominique Peccatte 1830-35
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23/11/2010
Dopo aver chiuso i battenti della famosa famiglia
Bazin, con la morte di Charles Alfred
avvenuta nel 1987, facciamo nuovamente un passo indietro
per occuparci di quella che a ragione possiamo considerare
la prima vera e propria multinazionale degli strumenti; la
YAMAHA dell'ottocento!
Arco
da violino J.T.L.
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17/11/2010
Charles Nicolas, che potremmo definire
il Grande, è ormai un anziano nonnino, che passa le
giornate nel suo angolo di laboratorio a masticar crini e
a far piccoli restauri. E proprio da quell'angolo di
laboratorio che fu suo e che ora è del figlio, partiamo
per raccontare l'ultimo capitolo della storia di una delle
famiglie più longeve dell'archetteria; oltre 140
di attività!
Arco
da violoncello Charles Louis Bazin, timbro "Vanelli"
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09/11/2010
"How can we speak of the man who is the source of
so many of bows of such good quality, without once again
evoking Mirecourt and its primordial importance for
violinmaking and for French bowmaking?"
J.F Raffin - "L'Archet"
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03/11/2010
Dopo esserci lasciati alle spalle il periodo antico,
fatto di singoli artigiani e laboratori di eccellenza,
iniziamo questa settimana a parlare di una nuova fase,
altrettanto importante dell'archetteria Francese; quella
delle famiglie. Partendo dalla più longeva: I
Bazin
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26/10/2010
Spesso, come accade del resto anche per qualsiasi altra,
quando studio i più importanti testi dedicati alla storia
dell'archetteria, riscontro alcune strane reticenze; come
se non mi stessero dicendo proprio tutto. Più ci si
avvicina al periodo storico di Lupot II,
più le nebbie si addensano!
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19/10/2010
Come promesso, questa settimana vi presenterò l'altro
arco antico che ho avuto la fortuna di poter studiare e
fotografare con calma. Si tratta di uno dei più bei Pajeot
che ho visto di persona, ma prima di tutto sono d'obbligo
i ringraziamenti!
Arco da violino
Etienne Pajeot - 1812
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27/09/2010
Il mio lungo girovagare di questa estate, che, come vi
sarete accorti ha anche reso discontinue le uscite dei
post, mi ha fatto però incontrare due archi di rara
bellezza. Un magnifico Pajeot, e l'arco che stò per
illustrarvi; tra i più belli di uno tra i miei preferiti:
Jean Pierre Marie Persoit.
Arco da
violino J.P.M. Persoit 1820 c.ca
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30/07/2010
L'altra sera stavo facendo due chiacchere con il M°Ilya
Grubert, il quale mi domandava per quale motivo
alcuni grandi archettai dell'epoca Tourtiana, sono
sconosciuti alla maggior parte dei musicisti. La risposta
è semplice, il rapporto che c'era tra Francois
Xavier Tourte e i suoi contemporanei era molto
simile a quello tra Beethoven e Schubert:
- Io sono il Dio compositore fatto uomo e tu sei solo un
compositorucolo di canzonette da balera! -
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13/07/2010
Dopo più di cinquanta anni di attività e aver di fatto
creato la grande scuola d'archi Francese, Jean Baptiste
Vuillaume si spegne il 19 Marzo del 1875, portando con se
la grandezza di un era che nessuno più sfiorerà!
Arco
da violino Dominique "Justine" Poirson 1890 c.ca
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06/07/2010
Prima di iniziare a parlarvi di una delle prime "famiglie
artigiane", è doveroso un ringraziamento alla "Scuola
di Musica di Fiesole" che ha ospitato la
conferenza dedicata agli archi, e alla dott.ssa
Adriana Verchiani che mi ha gentilmente
ospitato. Ed in oltre, visto che da cosa nasce cosa, la
settimana successiva ne ho tenuta un altra al "Conservatorio
Giovanni Pierluigi da Palestrina" di Cagliari.
Ringrazio quindi anche la direttrice dell'istituto, prof.ssa
Maria Gabriella Artizzu
per l'ospitalità e l'amico Francesco Pilia
per la gentilezza, l'intraprendenza, e la curiosità!
Arco da violino
Charles Claude Husson
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22/06/2010
In un primo momento avevo pensato di intitolare il post:
J.J. Martin; il povero visionario. Titolo
che calza a pennello a una parte della sua vita. Ma
nonostante le affermazioni siano entrambe vere,
poverissimo lo era e visionario anche, non sono
sufficienti a descrivere il lavoro di questo ultimo
Grande.
Arco
da violino J.J. Martin 1870 c.ca
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15/06/2010
Sicuramente alcuni di voi conosceranno la frase di Miles
Davis: "Il Jazz è morto nel 1960". Beh
ci crediate o no, anche se con brevi rianimazioni,
osservando la storia dell'archetteria, si ha l'idea che
anche l'arco sia morto; ovviamente non nel '960, ma un
secolo esatto prima!
Arco da violino
J.P.M. Persoit
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10/06/2010
Questa settimana ci prendiamo una pausa dall'archetteria
antica e dai suoi autori, perché il mese di maggio ci ha
portato tre magnifici archi da viola del
Maestro Navea Vera, e sono veramente
troppo belli per non farveli vedere.
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01/06/2010
Se è pur vero, come dice sempre mio padre, che i figli
dei gatti rincorrono i topi. E' altrettanto vero che alle
volte i figli non corrono veloci come i padri e i topi
scappano!
Charles
Francois Peccatte
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25/05/2010
La prima cosa che balza all'attenzione quando si osserva
il lavoro di Francois Nicolas Voirin, è naturalmente
l'enorme sviluppo sia stilistico che meccanico che ha
compiuto. Ma dopo, un secondo sguardo i suoi archi
rivelano l'enorme sensibilità che quest'uomo aveva per il
"bilanciamento della forma".
Arco
da violino F.N.Voirin 1870 c.ca
17/05/2010
Questo è il mese degli archi da violoncello, il Maestro
Navea Vera ne ha terminati tre veramente magnifici. Prima
di presentarveli però, voglio esprimere solidarietà a
tutti quei lavoratori dello spettacolo che a causa di
questo nuovo ignobile decreto legge, vedranno diventare
sempre più precarie le proprie condizioni di vita sociale.
E visto che ci sono, voglio anche compiere l'errore più
stupido che un commerciante possa fare. Esprimere un
opinione!
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02/05/2010
Tempo fa, parlando con un amico della sfortuna che sembra
perseguitare alcuni mi disse: "- Caro Paolo, la
sfortuna è solamente la scusa dei falliti -".
Ora non sono totalmente in d'accordo con lui, ma certo è
che avere un talento eccezionale, molto spesso non è
sufficiente a rendere la vita più semplice, e Nicolas
Rémy Maire ne è la dimostrazione.
Timbro
a fuoco "Maire"
27/04/2010
"-Che arco suona?-" "-Un Peccatte-".
"-Si, ma quale?-" "-Peccatte Peccatte-". "- Dominique?-"
"-No, il nome non è questo; il figlio -". "- Ma Dominique
Peccatte non ha avuto figli maschi, solo due femmine!-".
"-Il fratello; si si, il fratello Charles-"
"-Scusi sa, ma Charles era il nipote; Francois
il fratello-". "- Beh comunque è sempre un Peccatte
no!-". No e ora vi spiego il perché come ho fatto con il
proprietario del suddetto arco!
Arco
da violino argento e ebano Francois Peccatte
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20/04/2010
"La valeur n'attend pas le nombre des années"!
Queste le parole utilizzate dal M°J.F. Raffin
per descrivere Joseph Henry
che arrivò a Parigi nel 1837 a soli quattordici anni,
precedendo di uno il collega trentenne Pierre
Simon.
Arco
da violino J. Henry argento e tartaruga 1860 c.ca
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14/04/2010
Ottima manualità; anche se non come Lui. Grande senso
delle proporzioni e delle geometrie; ma meno intenso. Pierre
Simon è senza ombra di dubbio l'unico, del dopo
Peccatte naturalmente, ad avvicinarsi al grande maestro,
anche se non ha mai raggiunto il suo livello. Potremmo
considerarlo l'atro lato di Dominique Peccatte;
quello simpatico!
Arco
da violino argento e ebano Pierre Simon; 1855 c.ca
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06/04/2010
Figli, fratelli, nipoti, nonni; i Maline
sono veramente un battaglione, e tutti, o quasi, hanno
avuto a che fare con una pialla!
Arco
da violoncello Nicolas Maline
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22/03/2010
Seguendo il calendario, non Gregoriano, ne Repubblicano,
quest'ultimo molto amato dai rivoluzionari Francesi, ma
quello Vuillaumiano,
questa settimana il post dovrebbe essere dedicato a Nicolas
Maline. In quanto in ordine cronologico è
arrivato prima nell'atelier di J.B.V.,
ma sfortunatamente non sono riuscito a recuperare nessuna
foto di suoi archi; spero di farcela per la prossima
settimana. Ma per adesso: Le Grand Adam!
Arco
da violino con bottone in ebano senza coulisse e slitta
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16/03/2010
Parlando di Fonclause,
i grandi maestri lo classificano un gradino, se non due al
di sotto dei suoi illustri quattro colleghi di cui abbiamo
già parlato: F.X. Tourte, J.P.M.
Persoit, E.Pajeot, e
naturalmente D. Peccatte. Ma anche se è
innegabile che non sia mai arrivato a toccare quelle
vette, è pur vero che i suoi lavori possiedono una
vivacità e leggerezza uniche.
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10/03/2010
Spesso sul blog ho paragonato il mio collega, il M°
Navea Vera ad alcuni grandi del passato; Jean
Pierre Marie Persoit, è l'altro mi
preferito insieme a lui. Capisco che qualcuno di voi
potrebbe darmi del pretenzioso, ed è per questo motivo che
l'altra notte mi sono divertito a fotografare per voi le
ultime due creazioni del D.T.; Marte
e Venere.
Venere; Avorio,
oro, e tartaruga
Marte; Ebano,
oro, e tartaruga
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23/02/2010
Come già saprete per stabilite l'autenticità di un arco
gli esperti si basano su criteri oggettivi come le scelte
stilistiche e i difetti di vista dell'artigiano. Ma la
conferma di tale autenticità viene data soprattutto del
carattere che queste forme esprimono, e quello di
Dominique Peccatte era così forte e dominante, che
nonostante abbia adottato più di una stilistica i suoi
archi sono inconfondibili.
Arco
da violino Dominique Peccatte oro e tartaruga
17/02/2010
Geniale, istrionico, aggressivo e furente; ovvero Dominique
Peccatte, l'artigiano più controverso e
invidiato della storia dell'archetteria moderna.
Arco da violino
Dominique Peccatte
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09/02/2010
Prima di iniziare questa ultima parte dedicata Vuillaume,
colgo l'occasione per annunciavi che l'Atelier
d'Archeterie, ha finalmente trovato la sua
pece, nata dalla collaborazione tra noi e Melos.
Ma i dettagli li troverete a piè d'articolo; prima
Jean Baptiste!
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27/01/2010
Lo strumento rappresentato nella foto è alto 3,85
metri, si cambiano le note premendo una pulsantiera
posizionata sulla fascia superiore destra dello strumento,
e per tirare l'arco bisogna salire sullo sgabello messo
alla base. E chi se non una mente come Vuillaume avrebbe
mai potuto pensare ad un Pachidermone
del genere.
L'Ottobasso
Di Vuillaume
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20/01/2010
Ho provato a cercare un aggettivo che potesse descrivere
in una parola la particolarità dominante del carattere di
Jean-Baptiste Vuillaume: sagace,
scrupoloso, macchiavellico. Ma tutte e nessuna sembrano
completare l'immagine di quest'uomo. Quindi per saperne di
più sarete costretti a leggervi tutto l'articolo!
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13/12/2009
In questi giorni ho ricevuto da John una copia del suo
ultimo disco, "Remembrance", e come vi
ho promesso, anche se non è il mio mestiere proverò a fare
una piccola recensione. Ma come prima cosa ci tengo a
ringraziarlo per averci voluto citare nei crediti di
questo suo ultimo lavoro.
Brian Blade,
John, e Joe Lovano
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08/12/2009
Come già accennato la scorsa settimana, Etienne Pajeot è
stato uno Genio alla pari di altri pochissimi, come
Persoit e Dominique Peccatte. Anche se leggermente
diverso; un genio col motorino!
Etienne
Pajeot - arco da violoncello 1820/25
01/12/2009
Etienne Pajeot is recognized as one of those who
did some of most beautifull work of is time, and, far
from the greet Masters of the capital as he was, it
remains a mystery as to where he drew his ispiration. He
was perhaps a genius. (J.F. Raffin)
Etienne
Pajeot - Arco da violoncello c.ca 1815
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24/11/2009
Qualsiasi cosa tu faccia nella vita, il tuo essere sarà
osservabile nel tuo operato. Ed è per questo motivo che
Jean Pierre Marie Persoit è uno dei miei
due archettai preferiti.
Bacchetta
arco da violino J.P.M.Persoit 1820/25
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16/11/2009
Prima di addentrarci nella vita e le opere di uno dei
miei artigiani preferiti, vorrei presentarvi l'ultimo
lavoro di un nostro amico/cliente. E' da poco uscito il
nuovo CD del John Patitucci Trio, con Joe Lovano al sax, e
Brian Blade alla batteria. Per il momento ho avuto la
possibilità di sentirne alcuni brani dal vivo, ma appena
avrò tra le meni il disco, vi prometto una recensione
approfondita. Chi volesse ascoltarne i sample può farlo
cliccando la foto interna del post.
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10/11/2009
Qualche anno fa, Pierre Guillaume mi disse che il periodo
migliore nella vita professionale di un archettaio è
quello che va dai trenta ai quarantacinque anni. Dopo
questa età, a parer suo, gli occhi e le mani degli
artigiani, iniziano un lento ma inesorabile declino, e di
conseguenza anche i loro archi. Posso dire per esperienza
personale, che ne conosco almeno uno che nonostante sia
ormai oltre i cinquanta ha ancora un livello altissimo di
costruzione, addirittura migliore di quando ne aveva
trenta. Ma pensare che l'arco che vedete qui sotto lo
abbia costruito un ultrasettantenne, fa credere seriamente
agli extraterrestri!
Testa arco da violino
F.X. Tourte
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02/11/2009
Se da una parte la storia dell'archetteria moderna è
stata scritta da pochi illuminati, dall'altra è stata
fatta da molti volenterosi; anche in erba come si può
vedere.
Atelier
Bazin
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26/10/2009
Perché gli Archi sono Francesi, i violini Italiani, e la
Filosofia Greca? Perché sono esistiti Tourte, Stradivari,
e Socrate. Non fa una piega!
Francois
Xavier Tourte
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29/09/2009
Se esistesse un "Ordine" dei contrabbassisti, credo che
meriterei a pieno l'espulsine e il confino. Durante questo
anno non ho fatto che parlare di archi da violino, viola,
e violoncello, e non ho dedicato neanche un articolo allo
strumento che ho studiato per quasi vent'anni; il
contrabbasso. Che vergogna!
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22/09/2009
Questa settimana cercherò di soddisfare le richieste di
Claudio; un insegnante di violoncello che dopo aver letto
ed apprezzato i post pubblicati qui sul blog, mi ha
richiesto di scriverne uno dedicato alla pece; argomento
in vero da me trascurato. Caro Claudio, spero di
conoscerti al più presto e buona lettura; questo è
dedicato a te!
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15/09/2009
Queste sono due macchine. Ambedue hanno quattro ruote,
uno sterzo, un pedale del freno e uno dell'acceleratore, e
un motore. Ma la differenza è evidente: una è un
6000 (anzi, visto i risultati ottenuti
quest'anno, un 5700 abbondante), l'altra è un 5100!
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08/09/2009
Il 6167 non è stato possibile usarlo, perché aveva un "cancro";
ma questo bellissimo 6067 invece era
sanissimo, e come vedete si è trasformato in un magnifico
Arco. Ma se da un lato questa bacchetta è un miracolo,
dall'atro è una maledizione!
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01/09/2009
Il Pernambuco è un legno meraviglioso! Teso e nervoso,
compatto e carnale, pieno di colori che vanno dal giallo
ambrato, fino al nero, attraverso un arcobaleno di
infinite sfumature. La sua fibra longitudinale è
incredibilmente dritta e si intreccia con i raggi
midollari, lughi e regolari, facedolo aparire come un vero
e proprio tessuto pieno di luce fatto da un telaio. Il
Pernambuco bello, è bello come una donna bella, ma come le
donne più è bello e più è capriccioso!
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10/08/2009
Anche questa settimana non rallento affatto con le
provocazioni, e prendendo a prestito una frase di Pierre
Boulez, che nel 1951, dopo la recente scomparsa di Arnold
Schonberg, titolò così un suo articolo per la rivista
inglese "The Score". E adesso vi spiego perché l'ho
scelta.
Pierre
Boulez Arnold
Schonberg
03/08/2009
Questo titolo è senza ombra di dubbio un opera d'arte,
anche se purtroppo non è mio, ma di Nick Hornby
che così ha intitolato il suo ultimo libro. L'ho trovato
su una bancarella in autogrill, e qui il caro Nick ha
ottenuto la sua prima vittoria; farsi acquistare
stimolando con quattro parole la mia innata voglia di
scoprire le motivazioni di un affermazione così
provocatoria.
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28/07/2009
Leggendo
l’ultimo post dell’ing. Simone Bianchi mi sono
venuti alcuni dubbi:
avevo
sempre pensato che si possono definire arte la
musica, il teatro,la danza,la pittura, la
scultura, la poesia, la letteratura,
l’architettura, la fotografia (ho dimenticato
qualcosa? ditemelo, non voglio offendere nessuno
omettendolo...comunque il concetto è chiaro).
Ma
che cosa fa diventare queste discipline arte e
altre creazioni dell’uomo no?
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22/07/2009
Cos'è l'Arte? La Scienza? Bel problema. C'è
una intera branca della filosofia, l'Estetica, che si
occupa di Arte, e un'altra, l'Epistemologia, che si
occupa di Scienza.
C'è inoltre la
nostra percezione che sa riconoscere cosa crea una
sensazione e cosa non la crea.
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14/07/2009
-Dirottamento-
Pssst! Attenzione...non ditelo a Paolo. So che in questo
momento non c'è e mi sono impadronito del suo blog. Fa
troppi accessi e la tentazione è stata troppo forte per
resistere. Gli frego lo spazio e approfitto per dire
quello che mi pare. Sapeste che noia fare sempre il
professionista e non esprimere mai un'opinione personale
sulle cose della vita. Finché Paolo non torna il blog
glielo adopero io. Non lo saprà finché non sarà troppo
tardi. Ben gli sta.
Così impara a lasciare la password in un post-it
appiccicato sotto la scrivania. Rimetterò tutto a posto e
non saprà neanche che sono stato qui...
Nota: contiene concetti vagamente futuristi e una (1)
parolaccia
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06/07/2009
Mi capita spesso di sentir dire ai musicisti: "Ma
non mi interessa se il mio arco è originale o no, mi
trovo bene e tanto basta." E io dalla mia non
ho niente in contrario, ammesso che l'arco sia stato
pagato il giusto; altrimenti si rischia di andare incontro
a brutte sorprese!
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30/06/2009
Chi lavora nel campo della liuteria sa che spesso, anzi
quasi sempre, la montatura che viene effettuata appena il
violino viene terminato, è assolutamente provvisoria. Uno
strumento, nei primi mesi di utilizzo continua a
trasformarsi, e il mutare del suono direi che è udibile
addirittura minuto per minuto, nelle primissime ore. Per
questo motivo la messa a punto dovrebbe essere fatta
spesso; almeno nei primi anni. Anche agli archi è
possibile fare la messa a punto; anche se un
pochino più complicato.
Arcoda violno
D.T. Navea Vera in ebano, oro, tartaruga, e madreperla a
cuore
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23/06/2009
"Ma quanto pesa questo arco?". Ho
stilato una classifica delle domande più inutili che mi
vengono poste di continuo dai musicisti che provano i
nostri archi, e questa ha vinto la palma d'oro!
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16/06/2009
In questo periodo dal laboratorio D.T Navea Vera &
Sarri sono usciti gli archi da Viola, tra cui quello
illustrato dalle foto. Di conseguenza, io che sono il
commerciale, sono venuto in contatto con molti violisti, e
ho potuto così constatare che nessuno di loro ha mai
sentito parlare del Prof. Kurt Goedel!
Arco da Viola in
oro, ebano e tartaruga "D.T. Navea Vera"
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07/06/2009
L'arco che vedete qui sotto, è l'ultimo nato in casa
Navea Vera & Sarri; ed è un vero e proprio vanto per
noi. In parte perchè il M° Navea Vera ha eseguito un
lavoro meraviglioso, ma in special modo perchè le
bacchette di questo livello sono circa 1 su 10.000!!!
Questo pezzo di legno possiede tutte le qualità che deve
avere un materiale unico; ha veramente tutto! Velocità del
suono, densità, colore, e soprattutto un taglio perfetto!
Testa arco
da violoncello D.T. Navea Vera, con raggi midollari a
vista su ambedue le facce
26/05/2009
Già mentre scrivevo l'ultimo articolo, avevo avuto
l'impressione di dare un po troppo per scontato alcune
conoscenze tecniche, e così ho deciso di scriverne uno per
cercare di dare qualche elemento in più per capire a chi
tecnico non è. A questo punto ho chiamato il grafico con
il quale lavoro e gli ho chiesto di realizzare dei disegni
che mi aiutassero ad esporre l'argomento, e mentre cercavo
di spiegarle che cosa doveva disegnare ho avuto la
conferma che questo articolo è assolutamente
indispensabile!
Violino
Carubelli, M° Stefano Conia "Il Giovane"
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18/05/2009
Ormai sdoganato da diversi anni, il carbonio è entrato
attivamente a far parte anche della vita dei musicisti. Ma
il feelig non è stato così idilliaco; almeno per il
momento. Io, da musicista, ma soprattutto da tecnico, ho
deciso di dire la mia!
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11/05/2009
Questa settimana voglio concedermi, naturalmente con il
vostro permesso, uno strappo alla regola. Non vi parlerò
di curve, suono, meccaniche, ma di un arco particolare;
anzi tre.
The Boris
Belkin bow
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04/05/2009
Spesso, quando affronto argomenti molto tecnici qui sul
blog, la difficoltà più grande che incontro è fare
arrivare chiaramente i concetti a voi che leggete. Per
farlo mi servo di similitudini, semplificazioni e esempi,
e vi garantisco che è la cosa più difficile da fare almeno
per me, al punto tale che quando la scorsa settimana ho
affrontato l'argomento curve non avevo ancora trovato una
giusta similitudine, ed ho preferito fare un piccolo
articolo con alcuni cenni sull'evoluzione
dell'archetteria. Adesso ho finalmente trovato il giusto
parallelismo; questi due signori, Ivan Lendl e John
Patrick McEnroe!
Ivan
Lendl
John
Patrick McEnroe
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27/04/2009
Dopo alcune settimane di acustica generale, ho deciso di
tornare ad affrontare uno degli aspetti fondamentali
dell'arco; "La curva". Nei vari post
dedicati a questo argomento abbiamo cercato di stabilire
quando la curva di un arco è eseguita correttamente.
Adesso proveremo ad addentrarci più approfonditamente nei
segreti della meccanica dell'arco, e per frarlo ci faremo
aiutare da due monumenti dell'archetteria moderna: Peccatte,
e Sartory.
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21/04/2009
Ed eccoci arrivati alla seconda ed ultima parte
dell'articolo dell'ing. Bianchi dedicato all'acustica
ambientale. Spero che questo gruppo di articoli
scientifici sia riuscito a far luce almeno su alcuni
concetti basilari del suono, e che questi vi siano utili
nella comprensine del vostro lavoro.
Ringrazio naturalmente Simone per la gentilezza e la
disponibilità, e voi per l'attenzione. La prossima
settimana torniamo a parlare di archi, e dei segreti di
Ms. Peccatte e Ms.Sartory.
A presto
Paolo.
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07/04/2009
Non so se avete notato, ma già dall'introduzione si
iniziano a delineare alcuni fenomeni da tenere molto in
considerazione. Ad esempio, è dimostrato dalle misure
scientifiche che le frequenze basse arrivano molto più
facilmente di quelle alte. Quindi, al contrario del comune
pensare, in una sala di grandi dimensioni saranno le
frequenze alte ad avere la peggio.
E ora una domanda: Quando sentite un violinista in sala
che ha un souno molto definito su tutta l'estensione dei
registri, e a cui non mancano le frequenze basse, ma
neanche quelle alte, che cosa credete che senta sotto al
suo orecchio; un suono morbido e pastoso o
asciutto e smaltato?
Per chi risponde correttamente il premio è... l'aver
fatto un passo in avanti molto importante nella
comprensione del suono!
A presto
Paolo.
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31/03/2009
Come annuciato, questa settimana inizierà un ciclo di tre
articoli curati dall'ing. Bianchi dedicati allo studio
scientifico del comportamento delle onde sonore prodotte
in un ambiente chiuso. Questa prima parte è un
introduzione discorsiva ai prossimi due un pochino più
tecnici. Capisco bene che questi argomenti siano di
difficile comprensione per i non addetti ai lovori, ma
capire che cosa avviene realmente in una sala da
concereto, credo che sia utile per qualsiasi musicista;
quindi non perdetevi d'animo!
Cologo anche l'occasine per annuciare che la settimana
scorsa il laboratorio "Navea Vera & Sarri"
ha aggiunto alla lista dei suoi clienti il M°
Boris Belkin. Il Maestro mi ha ringraziato per
avergli fatto conscere gli archi del M° Navea Vera, ne ha
asquistato uno immediatamente, e ce ne ha ordinati altri
tre.
Che dire. E' stata una bella settimana!
M°
Boris Belkin
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24/03/2009
Come abbiamo visto la scorsa settimana, un cambio crini
eseguito non correttamente può creare notevoli problemi di
emissione sonora. Ma essisto casi, purtroppo anche molto
frequenti, in cui l'incrinatura male eseguita può essere
lesiva in modo irreparabile.
Voi mi direte: "ma la foto di apertura dell'articolo che
cosa ha a che fare con i crini?"...aprite il post
e lo scoprirete!
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17/03/2009
Un paio di settimane fa, una nostra cliente che abita a
Vienna, mi ha chiamato per dirmi che era stata da un Grande
Maestro francese che lavora nella sua città, e
che quest'ultimo, dopo avergli sostituito i crini le aveva
detto che l'arco era storto, e che tale problema non
poteva essere risolto in quanto il materiale usato non era
abbastanza stagionato. Un brivido freddo mi ha
attraversato la schiena. Il legno che usiamo naturalmente
non è fresco, ma stagionato e di altissima qualità, ma
capirete anche voi che quando un artigiano, soprattutto
francese, ti manda a dire una cosa del genere vuol dire
che l'arco si è mosso in modo abominevole. Poi quando
l'arco è tornato ci siamo tranquillizzati. L'arco si era
effettivamente mosso, ma la colpa non era nostra, ma della
sua abominevole incrinatura.
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10/03/2009
Prima di iniziare a parlare di archi è assolutamente
indispensabile che precisi una cosa. Il suono di ogni
strumentista, cioè quello che lo caratterizza, non arriva
ne dallo strumento, ne dall'arco, ma bensì dalla sua Anima.
Se uno strumentista ha un bel suono, questo rimarrà anche
utilizzando strumenti e archi scadenti, ovviamente però se
ne utilizza di ottimi, il risultato non potrà certo essere
peggiore!
M° Oleksandr
Semchuk
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03/03/2009
Che cosa è il "Suono?". Per rispondere
parzialmente a questa semplie domanda, ho impiegato molti
anni della mia vita, e nonostante l'esser riuscito a dare
alcune risposte, la certezza più grande che ho acquisito,
è che è talmente sfuggevole da non consentire a nessuno di
poterlo conoscere fino in fondo il Suono.
Jakob
Ludwig, secondo violoncello Teatro alla Scala
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24/02/2009
E finalmente siamo riusciti ad uscire dal laboratorio
dell'archettaio con due archi! Dopo aver letto il post
della scorsa settimana, sicuramente sarete andati errando
come dei provetti "Ulisse" da un atelier
all'altro alla ricerca della "Petrosa Itaca",
ma una volta posatovi il piede, il vostro compito è
assolto solamente per metà. Dovete superare la prova
definitiva; quella dell'arco naturalmente.
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17/02/2009
Ed eccomi finalmente di ritorno da voi. Dopo i due
articoli tecnici di Simone, per i quali lo ringrazio
ancora, questa settimana credo sia giusto tirare le somme
di tutti gli argomenti trattati fino a questo momento.
Della macchina "Arco" abbiamo controllato il motore
(velocità del suono), le gomme (curva), l'assetto
(torsioni e distorsioni), abbiamo tentato di osservarlo e
di capirlo con gli occhi; adesso non rimane che saltare a
bordo e fare un giro di pista!
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10/02/2009
Mumble, mumble, mumble. L'ing. Bianchi, come mostra
l'espressione che vedete nella foto, ci ha riflettuto
sopra, e ha deciso di regalarci un articolo un pochino
meno tecnico, in modo da dare la possiblilità anche ad i
non addetti ai lavori di comprendere meglio l'argomento
della scorsa settimana.
Grazie a Simone per i suoi utili interventi, e a voi per
la pazienza.
A presto
Paolo.
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06/02/2009
Il personaggio sornione che vedete raffigurato nella foto
stile "Amarcord" insieme a me, altri non
è se non l'ingegner Simone Bianchi.
Simone è uno dei massimi esperti che conosco nell'ambito
dell'audio digitale, e come promesso questa settimana ha
voluto regalarci un interessante articolo dedicato alla velocità
del suono e la frequenza di risonanza,
fornendovi la dimostrazione scientifica dei concetti da me
già espressi nel percedente. L'articolo che leggerete,
proprio perchè tecnico, non è certo di immediata
comprensione per tutti. Ma sono sicuro che l'ing. Bianchi
la prossima settimana, non vorrà negarcene uno di
approfondimento e semplificazione riguarodo alla decadenza
spazio temporale del suono.
A presto
Paolo.
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27/01/2009
Come anticipato nell'articolo della settimana scorsa, uno
degli effetti positivi della velocità del suono elevata
del materiale da costruzione, è che a tale parametro
corrisponde una frequenza di risonanza molto alta. Questa
settimana cercherò di farvi capire con esempi pratici il
perchè questo parametro sia così importante. E per i più
ardimentosi e affezionati lettori del Blog, la prossima
settimana avremo l'onore di ospitare un articolo tecnico
dell'Ing. Simone Bianchi. Uno dei maggiori professionisti
nel campo dell'audio digitale che il nostro paese
possiede, oltre ad essere un amico fraterno naturalmente.
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20/01/2009
La selezione del materiale da costruzione,
nell'archetteria, come in ogni altra tecnica costruttiva,
ha un importanza fondamentale per la buona riuscita del
lavoro. Ma come abbiamo già detto, fino alla fine degli
anni settanta dello scorso secolo, non esisteva ancora un
metodo scientifico in grado di fornire informazioni certe
sul materiale usato; ed è in questo periodo che sulla
scena fa capolino un simpatico "geniaccio"
romagnolo.
Velocità
del legno in metri al secondo
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13/01/2009
Nell'ultimo articolo dedicato al confronto tra gli archi
antichi e moderni, avevo anticipato che in questo avremmo
parlato della "velocità del suono".
Riflettendoci un pochino su sono arrivato alla conclusione
che prima di imparare a correre, bisogna saper camminare!
Quindi prima di spiegarvi perchè il parametro della
velocità di trasmissione del suono delle fibre è
assolutamente indispensabile per chiunque costruisca
archi, cercherò di farvi una breve descrizione dei legni
da costruzione utilizzati nelle varie epoche dell'arco, e
quali sono stati i criteri di valutazione che hanno
portato alla scelta del Pernambuco come
materiale insostituibile.
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23/12/2008
Ho voluto dedicare questo ultimo post del 2008 ad un
argomento che abbiamo iniziato ad affrontare la scorsa
settimana parlando di certificati (I
CERTIFICATI DI AUTENCITA'); gli archi antichi. E in
special modo quali sono i punti forti e quelli deboli di
questi strumenti.
Arco
da violino Persoit
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16/12/2008
La scelta di usare un arco antico piuttosto che uno
moderno, è naturalmente dettata dal modo di suonare, di
sentire e di concepire l'idea di suono di ogni singolo
esecutore. Ma nel caso abbiate scelto di usare un arco
antico, ci sono alcune cose che è necessario sapere, onde
evitare brutte, spiacevoli e "costose sorprese".
Arco
da violino in tartaruga e oro "D. Peccatte".
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09/12/2008
Come già anticipato nel precedente post "LA
CURVA E LA FORZA", molti musicisti, anche molto
capaci, quando provano un nuovo arco, alle volte anche
prima di suonarlo, mi domandano: "carino si, ma
quanto pesa?" . Come già detto, tra le tante
domande utili che potrebbero fare, scelgono proprio la più
inutile, perchè il peso, non ha niente a che vedere ne con
la forza, ne con la meccanica. Ed in oltre, nessun
musicista può avvertire il peso di un arco, ne sente il
peso alla punta, ovvero il "bilanciamento".
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02/12/2008
Questa settimana, prima di parlarvi dei problemi che
possono insorgere nell'arco quando ha poca o troppa curva,
voglio svelarvi il motivo per cui l'articolo della scorsa
settimana è stato pubblicato di mercoledì invece di
martedì. La causa del ritardo è che sono andato a
fare una visita sul monte Olimpo.
Mr. J.F.
Raffin attuale caposcuola dell'archetteria Francese
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26/11/2008
Nello scorso post ho cercato di spiegarvi come
riconoscere una curva ben eseguita. Questa settimana
invece inizieremo ad approfondire un altro aspetto che è
strettamente legato alla curva, ovvero la "forza
di un arco".
Giusta
quantità di curva arco da violino
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18/11/2008
Come già annunciato, questa settimana inizieremo ad
occuparci di è uno dei due aspetti fondamentali dell'arco:
"La curva". Esistono solo due tipi di
curve nell'archetteria; quelle fatte bene e quelle fatte
male.
Read More...
11/11/2008
Come già detto nel post precedente, eccetto grossolani
errori di costruzione dell'artigiano, tutti gli archi che
presentano una torsione, sicuramente voltano la testa
verso sinistra, e per spiegarvene il motivo chiederò aiuto
ad una pianta che ha poco a che vedere con gli archi; "Il
girasole".
Reasd More...
04/11/2008
Quando osserverete gli archi per capire se sono storti,
ne troverete sicuramente alcuni che palesemente lo sono,
ed altri invece atri che lo sembrano ma che in realtà non
lo sono. Con molta probabilità questi ultimi sono "torsi".
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28/10/2008
Il saper "guardare", comprendendo quel che si vede, è una
delle doti fondamentali di cui deve essere dotato sia chi
costruisce archi, come il M° Navea Vera, che chi li
osserva, come me.
Read More...
19/10/2008
E' dal momento in cui mi è balenato in mente di tenere un
blog informativo sull'Arco che penso a come intraprendere
la descrizione di un mondo così complesso e vasto.
Credo che per capire un arco, e in special modo come
funziona, sia necessario arrivare a definire l'essenza
base di questo strumento.
Arco da
violino Tourte, testa
Read More...
02/10/2008
"Salve a tutti e benvenuti nel mio blog!
Questo piccolo spazio che ho voluto inserire all'interno
del nostro sito, è nato da una constatazione, come si suol
dire "sul campo".
Negli anni che ho dedicato
all'archetteria infatti mi sono reso conto che chi usa gli
archi, e cioè i musicisti, molto spesso conosce pochissimo
l'oggetto che tiene nella mano destra.
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