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25/02/2016

E' da un po di tempo che rifletto sul magnifico oggetto che vedete raffigurato nelle foto. Le domande a cui sto cercando di dare risposta non riguardano l'originalità dell'arco, ma a quale dei tre moschettieri appartengano le mani che lo hanno costruito!

Arco da violoncello Dominique Peccatte "col de cygne" 1840/45

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15/12/2015

Richard Grunke scrive nel suo libro (German Bow Makers - Grunke/Schmidt/Zunterer), che fu quest'uomo, grazie alle sue frequentazioni parigine, ad influenzare tutta l'archetteria Tedesca, e in effetti osservando il Suo lavoro i richiami ad una certa scuola sono palesi.

Arco da violino Hermann Richard Pfretzschner; "l'Opera 35"

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01/12/2015

Il magnifico oggetto che vedete qui sotto, oltre ad essere completamente "puro" contribuisce ad avvalorare una volta di più la convinzione, che gli "incontri" fatti durante la nostra vita non sono affatto casuali.

Arco da violino Pierre Simon 1855-60

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04/11/2015

Sul testo più importante dedicato all'archetteria Francese, "L'Archet" - Millant/Raffin, ce ne sono fotografati solamente cinque (incluso questo); quel che vedete qui sotto non è un arco, ma bensì una testimonianza importantissima dello sviluppo di un architettura, oltre che del genio umano.

Arco da violoncello Nicolas Leonard Tourte 1790 c.ca

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15/10/2015

Vi ricordate di questo signore qui sotto? No eh! Entrate che vi rinfresco la memoria.

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24/06/2015

Archi di grande livello ne passano molti tra le mie mani, e ormai da anni, ma che un signore del genere ti venga a fare visita è veramente raro. Ho passato con Lui una serata intera e adesso vi dico che cosa mi ha raccontato!

Arco da cello Francois Xavier Tourte 1820/25

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14/05/2015

E' indubbio che questo sia il suo momento. Il popolo dei violinisti ha finalente scoperto che Emile Auguste Ouchard "Fils" non era secondo a vari colleghi più osannati di Lui e la dimostrazione è l'oggetto che vedete qui raffigurato.

Arco da violino Emile Auguste Ouchard "Fils" - Parigi 1937 - 40

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17/04/2015

Eh si, antipatico e aggressivo quanto vuoi, ma quest'uomo aveva due manine! Sinceramente non ho mai nutrito un grande trasporto umano per Emile Auguste Ouchard, ma da onesto critico non posso che riconoscere il talento.

Arco da violoncello Emile Auguste Ouchard "Fils" - Parigi 1940

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26/03/2015

L'artigiano di questa settimana, nonostante essere solo sette anni più giovane di Louis Joseph Morizot e quindi fondamentalmente dello stesso periodo storico, nacque "apparentemente" sotto una stella migliore, ma la vita non gli sorrise poi così tanto comunque.

Arco da violoncello André Vigneron "Fils" - timbrato

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20/03/2015

Un uomo nato in un periodo difficile per l'archetteria Francese e troppo spesso erroneamente posizionato un gradino sotto ad artigiani a Lui contemporanei. Una persona umile ma dal carattere forte e deciso che seppe tenere testa perfino a Eugene Sartory.

Arco da violoncello timbrato Collin-Mezin e costruito da Louis Joseph Morizot Père 1920 c.ca

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03/03/2015

La tecnica che vi illustrerò questa settimana non è tra quelle che il mio collega, il M° Navea Vera ama di più, e non per un problema di difficoltà; come vedrete tra poco, con le mani sa fare praticamente qualsiasi cosa, ma perché snatura e toglie molto valore all'arco. Avendo però di fronte un paziente così mal concio, "a mali estremi, estremi rimedi".

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19/02/2015

Normalmente non mi occupo di questo tipo di oggetti e il motivo è ovvio: sono alle volte piccoli capolavori, ma appunto la loro stessa taglia gli impedisce di diventare ricercati se non da musicisti in erba. La bellezza di questo "principino" mi ha fatto non solo venire la voglia di fotografarlo e descriverlo, ma ha anche fatto riaffiorare alcune riflessioni su uno dei problemi centrali dell'archetteria e non solo.

Anonimo Mirecourt

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11/02/2015

Quello di cui parliamo oggi non è certo un problema di tutti gli strumentisti ad arco; purtroppo. Di solito capita con archi nuovi verniciati da poco e soprattutto con appoggi del nasetto ben fatti, e più che un difetto è la dimostrazione di bravura di chi lavora. Non conoscendone gli effetti alle volte può spaventare e indurre a compiere operazioni errate e spesso dannose, cercando di risolvere un problema che in realtà non esiste.

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29/01/2015

Venivano da Hohendorf, nel Voigtland, dove la Sassonia porta ancora quel nome ma si è quasi costretti a cambiar lingua. I Leicht provenivano da quel piccolo fazzoletto di Germania incuneato nella Repubblica Ceca e da li tentarono l'ascesa alla liuteria Tedesca!

Arco da violino Leicht

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15/01/2015

Non preoccupatevi, non vi parlerò della storia di Roma, non ne sarei in grado, ma questa affermazione in uso nell'urbe capitolina è la prima cosa che mi è venuta alla mente quando ho visto questo scempio!

Arco da violoncello Arthur Vigneron "père"

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16/12/2014

E' vero; Max non era un archettaio, ma non si può trascurare uno dei maggiori laboratori d'Europa che lo scorso anno ha festeggiato i 20 lustri; anche se non più in mano alla famiglia Moller, ma ad un collega ed amico.

Arco da violino timbrato M. MOLLER AMSTERDAM

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04/12/2014

Tenere tra le mani oggetti di questo genere anche se per pochi giorni è, per uno che fa il mio mestiere, come entrare nel paese delle meraviglie. Gli albori dell'archetteria e la bellezza della creatività non ancora incanalata in schemi formali preconcetti, e l'enorme talento di uno dei più gradi artigiani che la nostra professione abbia espresso. Tourte l'Aìné!

Arco da violino Nicolas Leonard Tourte - Parigi 1790

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26/11/2014

Sono molti gli autori di cui mi sono occupato qui sul blog ma parlarvi di Rudi mi ha fatto tornare alla mente ricordi cari e ormai lontani, perché c'è una sottile linea rossa che lega Cremona e la scuola d'archi Italiana a questo simpatico gigante buono.

Il Maestro Rudolf Neudorfer

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04/11/2014

E' la cosa che più mi diverte del mio lavoro; passare intere giornate con la testa immersa nei libri alla ricerca di un indizio illuminante funzionale a raccontare una storia. Questa volta anche se l'oggetto non è di enorme valore l'identificazione era, per vari motivi non semplice, ma fortunatamente la lampadina si è accesa!

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30/10/2014

Giuro che non l'ho fatto meditatamente. Ricordavo che l'anno di morte di questo artigiano dal grande talento, solo parzialmente espresso proprio a causa della prematura scomparsa fosse il 1855, ma che proprio oggi ne ricorresse l'anniversario debbo confessare di no.

Il caso a scelto e noi lo assecondiamo dedicando questo piccolo pezzo al M° Francois Peccatte (10/03/1821 - 30/10/1855).

Arco da violino laboratorio Francois Peccatte in amourette e alpacca 1845

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22/10/2014

Pur essendo un oggetto carino e ben funzionante a distanza di quasi un secolo, la particolarità dell'archetto che vedete qui fotografato è quella di essere un piccolo rebus. Un rimarchiato; pericoloso ma anche estremamente affascinante per un appassionato di storie come me.

Arco da violoncello Victor Fetique timbrato Paul Jombar

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16/10/2014

Una delle poche certezze che l'uomo possedeva era quella di non poter procreare con un proprio simile. A metà Novecento i Francesi infransero anche quest'ultimo baluardo di conoscenza; dall'unione tra due uomini (anzi no, almeno sei), nacque un piccolo archettaio di nome Pillot.

Arco da violino timbrato Pillot

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09/10/2014

Quando alcune settimane fa vi descrissi questo oggetto lo definii perfetto, ma anche se stilisticamente e formalmente lo era già, gli mancava ancora una cosa per chiudere il cerchio; uno strumentista che se lo meritasse. E' arrivato anche Lui e la storia non avrebbe potuto avere fine più lieto!

Arco da viola in oro il "Cieco" D.T. Navea Vera 2014

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02/10/2014

Amo l'archetteria e gli archi da sempre, nel profondo del cuore però un po invidiavo coloro che facevano violini a Cremona; la città dove "tutto accadde", ma devo dire che dopo aver vissuto alcuni anni tra i liutai tale sentire non si è dissolto, ma bensì trasformato in gioia.

Arco da violino D.T. Navea Vera

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30/07/2014

"Mi dia ascolto; questo oggetto è un assegno circolare. Non se lo lasci scappare!" Alzi la mano chi tra di voi non si è mai sentito dire una cosa del genere trattando l'acquisto di un violino o un arco. Proviamo ad approfondire per capire se è vero, e soprattutto per chi.

Arco da violino Pierre Simon 1848 - 51

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22/07/2014

In questi anni il mio collega, il M° Navea Vera, mi ha abituato ad un livello qualitativo medio impressionante. Gli ho visto far uscire archi eccellenti da bacchette che il 99% degli archettai avrebbero dato per perdute. Quando però Daniel incontra un miracolo della natura come questo pezzo di pernambuco, tale è l'amore ed il rispetto che gli porta, da non poter fare a meno di trasformarlo in uno di quegli oggetti che io chiamo i "Numeri Zero".

Arco da Viola D.T. Navea Vera "Il Cieco", in ebano, oro, e tartaruga

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15/07/2014

Questa è una storia di fogli di carta, di confini mal definiti e di danari volati. Una storia che ha origini Franco-Germaniche di esperti impropri e commercianti troppo scaltri. Questa è la storia degli investitori investiti!

Arco da violino D.T. Navea Vera 2014

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01/07/2014

"who made better bows, the father or the son?" La domanda, inerente al lavoro dei Vigneron, mi era stata fatta sul blog un paio di settimane fa, ma visto il tono, mi ero divertito a copiare ed incollare la prima strofa della famosa canzone di Cat Stevens. Il caro lettore avendo capito che forse un pochino di buona creanza non guasta mai, ha riformulato la domanda e dal momento che la risposta non è proprio così veloce e banale ve ne rendo partecipi.

Arco da violoncello André Vigneron "Fils" 1905 - 10

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25/06/2014

Quando si dice il caso! Proprio nell'ultimo post ci siamo occupati di Weidhaas, e questa settimana mi cade tra le mani un bellissimo Fetique costruito proprio negli anni in cui Paul era in laboratorio da Victor Francois. Quando si dice il caso appunto.

Arco da violino Victor Francois Fetique 1925 - 30

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18/06/2014

Anche se non girò proprio tutto il mondo, il simpatico signore ritratto nella foto navigò l'Europa in lungo e in largo, per accrescere la sua conoscenza e le relazioni commerciali. Da buon patriota però, quando arrivò il momento di scegliere rimase fedele alla sua terra.

Paul Weidhaas ( 1894 - 1962)

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11/06/2014

Occupandomi oramai da alcuni mesi della scuola Tedesca, mi è capitato di fotografare oggetti veramente molto carini, ma si sa, anche se il livello medio era superiore a quello Francese, è altrettanto vero che i colleghi Tedeschi non hanno mai prodotto bellezze comparabili a quelle dei grandi Francesi. A dire la verità avevo la voglia di analizzare per voi un grande arco, ma fino a qualche giorno fa non ne avevo alcuno tra le mai; poi il mio collega ha finito gli archi da violoncello!

Arco da violoncello D.T. Navea Vera - "l'Erudito"

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05/06/2014

Qualche giorno fa ho ricevuto la visita di un collega liutaio che aveva bisogno di avere un parere su due archi da recentemente acquistati. "Il primo - mi dice- è sicuramente di provenienza Tedesca, ma sul secondo nutro qualche piccola speranza". Le speranze son state vane, almeno in parte, ma io ho avuto la possibilità di fotografare un eccellente esempio della scuola d'archetteria Tedesca di metà Novecento.

Arco copia Hippolite Camille Lamy, scuola Lothar Seifert

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29/05/2014

Figlio di una grande scuola, di cui abbiamo iniziato a parlare la settimana scorsa, August Rau è di diritto uno dei migliori archettai Tedeschi. Oltre a costruire archi eccellenti e formare ottimi atigiani, è riuscito anche in qualcosa di veramente eccezionale; vendere archi anche dopo morto!

Arrco da violino August Rau 1920 c.ca

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23/05/2014

Quando vedi un arco ben costruito ed equilibrato da tutti i punti di vista, la prima cosa che pensi è : "Che bella mano". immediatamente dopo però la domanda che sale è : "Da chi avrà imparato". iniziamo a ripercorrere la storia di una scuola a ritroso partendo dalle "Aquile di Markneukirchen".

Arco da violino in tartaruga e oro Johannes Otto Paulus

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29/04/2014

Quello che vedete fotografato oltre ad essere un arco veramente molto carino, è anche la testimonianza dell'alto livello produttivo di alcuni artigiani Tedeschi, e di come la vicinanza alla Boemia abbia fatto un gran bene all'archetteria; e non solo a quella Tedesca.

Arco da vilino Edwin Prager 1910 c.ca

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22/04/2014

Capita spesso parlando di archi, ma anche di strumenti, di chiamare gli oggetti per cognome; Peccatte, Tourte, ecc.. Se nella scuola Francese questo può far almeno intuire che cosa stiamo tenedo tra le mani, per quella Tedesca non si può certo dire altrettanto. Prendete gli Hoyer; solo Otto è conosciuto eppure sono un esercito!

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18/04/2014

L'inizio, e in un certo qual senso la fine. La famiglia Pfretzschner racchiude dentro di se due anime opposte; quella dell'innovatore e francesista Hermann Richard, e quella della statalizzazione post bellica che oltre ad offuscare il buon nome della famiglia, rase quasi completamente al suolo la scuola Tedesca.

Arco da violino H.R. Pfretzschner 1930 - 40

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09/04/2014

In passato, Hermann Richard Pfretzschner, veniva accreditato in vari testi dedicati alla liuteria e all'archetteria, come il fondatore della scuola di costruzione Tedesca; questo si legge ad esempio nel Dictionnaire Universel des Luthiers di René Vannes. Oggi sappiamo che la storia non è questa, anche se è innegabile che il ruolo di quest'artigiano sia stato un elemento di centrale sviluppo per questa scuola.

Arco da violoncello Hermann Richard Pfretzschner

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03/04/2014

Somiglianze, strane reminiscenze; l'archatteria di Boubereuth è così. Poche certezze su chi abbia fatto cosa esattamente, ma il sentore di una provenienza comune e la dimostrazione lampante di quanto questo popolo sia determinato e capace. Questo primo arco ad esempio, vi ricorda niente?

Arco da violino Gotthard Schuster intartaruga e oro inciso

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27/03/2014

Parlando dell'archetteria Tedesca del Novecento, come di qualsiasi aspetto della vita di questo Paese, non è possibile esimersi dal prendere in considerazione quelli che furono gli effetti prima devastanti e poi energizzanti della Seconda Guerra Mondiale. Come ad esempio un esodo di massa e la creazione di un nuovo centro di produzione liutaia e archettaia di sana pianta.

Arco da violino Richard Grunke 1980 c.ca

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20/03/2014

Non concordo pienamente con la visione espressa da Tacito nel De origine et situ Germanorum, in cui sostiene che la Germania è una terra fredda e inospitale dove nessuno vorrebbe abitare, e che i Tedeschi sono un popolo dedito solamente al lavoro volto al rafforzamento economico e militare. Vedendo come riuscivano, e riescono ancora a creare sistemi produttivi perfetti, sono propenso a credere che un fondo di verità ci sia nella parole del Senatore.

Arco da violino Roderich Paesold

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11/03/2014

Mi ricordo che durante i miei primi anni di studio, gli '80, giravano tra noi studenti nomi che, trasportati dall'enfasi dei nostri insegnanti ci apparivano quasi come figure mitologiche. Chi lo avrebbe mai detto che tanti di quegli archettai così famigerati, di archi non ne avevano probabilmente mai costruiti!

Arco da violino in oro R. Weichold - Dresda

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08/03/2014

Dal punto di vista strettamente professionale, il Maestro Navea Vera ed io potremmo ritenerci soddisfatti. Gli archi che produciamo sono apprezzati ed utilizzati da eccellenti strumentisti, ma come ho detto proprio alcuni giorni fa ad un nostro cliente felice, non riusciremo mai a realizzare l'ambizione più grande!

Arco da viola W.E. Hill & Sons di Laslie Bailey 1930 c.ca

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27/02/2014

L'ascesa e la discesa. Gli ultimi due capitoli di una delle famiglie centrali dell'archettaria Tedesca, fatta crescere e proliferare da un padre, quasi completamente rasa al suolo da un figlio e, come nella migliore tradizione germanica, fatta rigermogliare dalla tenacia di un nipote!

Arco da violino Philipp Paul Nurnberger

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18/02/2014

La foresta dei Nurnberger si infittisce. Basta spostarsi di un ventina di chilometri, da Schonlind a Markneukirchen, per incontrare la seconda famiglia che porta questo cognome. Anche loro numerosissimi e, come quasi tutti gli artigiani in opera nella città, generati da un un unico laboratorio.

Arco da violino Franz Albert Nurnberger sen.

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12/02/2014

Più ci si addentra dentro alla scuola Tedesca di archetteria, in particolar modo quella di Markneukirchen, e più si ha l'impressione che riuscire ad averne un idea precisa sia un impresa impossibile più che titanica. Se i Knopf vi erano sembrati numerosi, i Nurnberger lo erano anche di più e divisi in due famiglie per giunta!

Arco da violino Johann Christoph Nurnberger

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04/02/2014

Questo articolo è dedicato al lavoro di un uomo dalle capacità non comuni e dalle enorme umiltà, che proprio per queste due doti divenne il gregario perfetto, per non dire l'alter ego, di parenti e colleghi più smaliziati.

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31/01/2014

Quando espressi a Malena il desiderio di lavorare sulle due collezioni che vi sto per presentare, avvertii da parte sua, non dico una ritrosia, ma un piccolo timore si. Ovviamente il motivo ha origine nel fatto che sia la terza età, come la morte sono argomenti che tendiamo, in questi ultimi anni in particolar modo ad esorcizzare. A parte la bellezza delle immagini, lo stimolo a mostrarvi questi lavori, arriva proprio dalla chiave di lettura, a metà tra poesia e ironia, con cui affronta questi temi, vivificandone le interazioni socio-culturali.

Catalogo"Grey Wolves" - Malena Mazza

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28/01/2014

La grande scuola d'archetteria Francese ci ha indubitabilmente regalato alcuni capolavori assoluti; vere e proprie accademie della costruzione, che chi fa questo mestiere non può esimersi dal conoscere. Ma come più volte ricordato non tutti i Francesi lavoravano come Tourte o Persoit, ce ne erano anche di molto mediocri, e il commercio che se ne fa, soprattutto in Italia, sta oltrepassando i confini della decenza.

Arco da violoncello Morizot frère

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24/01/2014

Passare la vita ad osservare forme scomponendole in linee e strutture comporta lo sviluppare un sistema d'osservazione particolare. Una chiave di lettura universale che attraverso l'analisi di geometrie cerca di carpire l'essenza dell'armonia e il carattere della testina di un arco, come di un violino, oppure perché no, di uno scatto.

Sono stato molto combattuto sull'opportunità o meno di pubblicare questo lavoro su un blog dedicato interamente all'archetteria, ma alla fine mi è sembrato un ottima occasione per mostrarvi come una metodologia di lavoro possa essere utilizzata per esplorare altri campi, oltre a farvi conoscere il lavoro di un eccellente Artista naturalmente. Mi accingo quindi per una volta ad introdurvi all'analisi di “qualcosa di completamente diverso” : Gli Occhi di Malena.

Catalogo"La MIgliore Offerta" - Malena Mazza 2013

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18/01/2014

Anche solo riuscire a districarsi nell'intrigata foresta dell'albero genealogico dei Knopf non è cosa semplicissima. Ancor più difficile è attribuire gli archi ai reali costruttori, ma la conoscenza e lo studio di questa famiglia consente di fare un quadro non solo del diverso modo di affrontare la professione rispetto ai cugini Francesi, ma anche dell'importanza che aveva la zona Boema nella costruzione di strumenti e archi già dalla fine del Settecento.

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19/12/2013

Qualche giorno fa ho ricevuto l'email di un ottimo strumentista Italiano, che mi chiedeva un parere su di un annosa questione che ciclicamente mi viene riproposta: dal punto di vista sonoro è più efficace il pernambuco o il legno serpente? Dal momento che è una domanda ricorrente ho deciso di rispondere pubblicamente, cercando di chiarire una volta per tutte quale sono le differenze tra questi due materiali.

Tronchetto di legno serpente

Bacchetta in pernambuco

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11/12/2013

Mi ricordo di una discussione avuta molti anni or sono con il mio primo maestro, Giovanni Lucchi. In particolare gli domandavo quale fosse il motivo di una così scarsa sinergia tra colleghi. La risposta fu : "Ma sai, siamo tutti solisti ed è impossibile farci suonare insieme". Ovviamente parlavamo di colleghi Italiani, perché i Tedeschi invece sono dei magnifici oerchestrali.

Arco laboratorio Bausch - timbrato L.BAUSCH LEIPZIG

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04/12/2013

Qualche tempo fa parlavo con il collega e amico Pierre Guillaume, che oltre a farmi i complimenti per il blog, mi mosse anche una piccola critica. Quella di essere troppo filo Francese e di trascurare completamente gli artigiani della grande Germania. Sto cercando di riparare anche se non è affatto semplice diradare le nebbie mitteleuropee.

Arco da violino Ludwig Bausch 1840 c.ca

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27/11/2013

Quando si dice che il caso! Da alcune settimane stiamo cercando di venire a capo del mistero "Kittel", e un mio lettore Statunitanze, mi commissiona un post che sembra essere un perfetto bridge di collegamento tra mondi diversi, ma geneticamente vicini.

Marchio a fuoco Dominique Peccatte

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20/11/2013

I personaggi e i fatti avvolti dal mistero in questa storia sono davvero molti. Dove Kittel reperiva il pernambuco per costruire archi? come e con chi imparò a costruirne di così belli? Difficile dare risposte certe con a disposizione così poca documentazione specifica, possiamo però provare formulare una teoria speculativa alternativa a quella fornita dal libro, che ci consenta di ipotizzare quale sia l'identità del "Fantomas" che mise in contatto Kittel con Knopf.

Arco da violino Carl Heinrich Knopf - timbrato "Fantomas"

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13/11/2013

Non so in che misura la frase riportata alla fine dello scorso post affermi il vero, è certo però che sicuramente almeno in parte non sia falsa. A confermarlo c'è il testo più importante dedicato a Nikolai Kittel; oltre naturalmente al cognome del signore che la proferì.

Arco da violino laboratorio Nikolai Kittel 1850 c.ca

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06/11/2013

Una massima Russa recita : "La cosa più preziosa che esista è l'informazione", e credo che rispecchi perfettamente l'immagine di un popolo geniale e completamente folle, che sembra però voler tenere nascosto molto di se. D'altronde nel corso della loro storia all'enigmatico Rasputin hanno tolto il "Ras", ma il mistero è rimasto!

Arco da violino Nicolai Kittel

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16/10/2013

"Oggi mio caro avrai la fortuna di provare una sensazione veramente rara. Non solo l'ultimo arco da violino in oro del mio collega è veramente molto bello, ma, essendo stato finito un ora fa, sarai anche il primo a suonarlo, e lo sentirai cambiare attimo per attimo". Risposta : "Ma dai smettila di fare il venditore, non ci credo. Io non ho mai sentito maturare il suono degli archi".

Arco da violoncello D.T. Navea Vera - Ottobre 2013

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01/10/2013

Essendo per me, sia la scrittura, che la filosofia, quello che Primo Levi chiamava L'altrui mestire, la scorsa settimana dopo aver scritto l'ultimo post, l'ho stampato e fatto leggere a Franca, amica lettrice instancabile e libraia d'altri tempi, per essere sicuro che i concetti espressi fossero chiari e comprensibili.

"Si, si, è tutto molto chiaro e piacevole da leggere, ma che mi dici della componente del suono che materia non è?"

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25/09/2013

Qualche settimana fa stavo prendendo il caffè con un collega liutaio, in vero molto bravo, quando ad un certo punto la discussione cadde naturalmente sugli strumenti, sugli archi, ma soprattutto sul suono. Chiedo al mio collega, credendo di porre una domanda quantomai retorica, che cosa fosse il suono; la sua risposta ha fatto scaturire una riflessione che dura ormai da 3500!

Socrate e Aristotele

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19/09/2013

Dopo tutto il tempo speso a parlar di archi e scuole di costruzione Francesi, mi sono reso conto di non aver mai dedicato neanche due parole a quello che è l'utensile principale della tradizione Italiana e non solo. Utensile che ci consente di ottenere lavorazioni ineguagliabili con qualsiasi altro, anche se al costo di molto duro lavoro; la Rasiera.

Set di pialle

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10/09/2013

Come archettaio, e come persona, Emile Auguste Ouchard come sapete non è tra i miei preferiti. Parlando di archi, rappresenta l'estremizzazione della scuola del secondo Ottocento, che ha rovinato decine di ottimi artigiani. Personalmente invece, almeno stando a quel che scrivono e raccontano di Lui, non era esattamente quel che si suol dire uno zuccherino. Con in mano gli utensili però...

Arco da violino collaboration Ouchard Père/Fils 1925 - 30

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30/07/2013

Ci hanno provato in molti, ma è riuscito a pochi, se non pochissimi. La liuteria e l'archetteria sono due padroni molto esigenti ed è difficile servirli bene entrambi. Tra quei pochi, oltre al nostro caposcuola, Jean-Francois Raffin, diplomato a Mirecourt come liutaio, anche se ha dedicato e dedica la sua vita agli archi, e il mio collega, il M° Daniel Tobias Navea Vera, diplomato sia in liuteria, che archetteria, vale la pena di ricordare uno dei migliori "infiltrati" che il nostro lavoro ha avuto; André Paul Dugad.

Arco da viola André Paul Dugad

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24/07/2013

Altri due illustri sconosciuti a spasso per i laboratori di Mirecourt. Mentre però per Brouillier questo misconoscimento è imputabile al brutto carattere e alla manualità non eccelsa, altrettanto non si può dire per Moinel, colpito in gioventù da una sfortuna Mondiale.

Arco da violino Louis Bazin

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16/07/2013

Certamente non tra i più noti, anzi, questi due signori fanno perte di quei famosi "Uno, Nessuno e Centomila" che popolarono la Mirecourt costruendo centinaia di archi di cui, credeteci o no, non è facile reperire traccie.

Arco da violino Cuniot-Hury

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10/07/2013

Stavo sfogliando stancamente il libro "l'Archet" alla ricerca di ispirazione per il nuovo articolo, quando la mia attenzione viene richiamata da alcuni archi dalle strane stilistiche per il periodo di azione dell'artigiano in questione. Una breve ricerca ha confermato le mie congetture e mi ha fatto scoprire l'Ultima Flebile Fiammella di una delle due più grandi scuole di Francia; Paul Emile Miquel.

Arco da violino Paul Emile Miquel 1880 c.ca

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02/07/2013

La storia di questa settimana parla di coincidenze mancate e di occasioni sfuggite, di giovani archettai talentuosi in cerca del Gral e di Maestri troppo occupati a lavorare, per vivere. Questa è la storia di Marie Louis Piernot il "fuoriuscito".

Arco da violino Marie Louis Piernot 1905 - 10

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15/06/2013

Qualche giorno fa ero in laboratorio e noto che nell'armadio degli archi ce ne era uno che non conoscevo. Distrattamente lo prendo tra le mani e domando al mio collega chi lo ha costruito. "E' un arco mio di molti anni fa", mi risponde. La prima frase che mi è venuta in mente guardandolo da il titolo al post!

Arco da violino "D.T. Navea Vera" - 1986

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13/06/2013

Come più volte detto, sono molti gli archettai di Francia che non conobbero gli onori della ribalta, e i motivi sono molteplici. Mentre però per i più è intuibile il perché del mancato successo, per Jean-Paul Lauxerrois non è così: capacità manuali eccellenti, buon gusto, e soprattutto una delle parentele più invidiate degli ultimi 150 anni!

Arco da violino Jean-Paul Lauxerrois

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06/06/2013

Stavo rimuginando su quale fosse il modo più veloce ed esaustivo di rispondere alle domande di un mio lettore Californiano, senza correre il rischio di esser frainteso. Non avendolo trovato, perché per fortuna non esiste, e ritenendo di interesse generale le domande che mi ha posto il sig. Marin ho deciso di dedicargli un post e rispondergli pubblicamente.

Arco da viola D.T. Navea Vera in oro, tartaruga, e madreperla "cuore" - "Il Giuranna"

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30/05/2013

Le coincidenze sono strane, anche se alle volte non molto piacevoli. Il giorno in cui apprendo che il mio maestro Luigi Milani, ci aveva lasciato, ricevo la telefonata di un amico che non sentivo da tempo e, triste coincidenza appunto, mi dice che anche il suo di maestri era scomparso recentemente.

E' stata una lunga chiacchierata ricordando pezzi di vita unici e felici a contatto con rare umanità alla fine della quale io ho deciso di dedicare un piccolo pensiero al mio insegnante e ho proposto a lui di scrivere qualcosa sul suo.

Grazie Jakob, è un bellissimo regalo.

Paolo

Dedica al violoncellista Janos Starker (Budapest, 5 luglio 1924 - Bloomington/Indiana 28 Aprile 2013)

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22/05/2013

Molti erano gli artigiani che popolavano il già citato sottobosco della cittadina di Mirecourt. Se da un lato questo modo di concepire il lavoro provocò un graduale decadimento della qualità degli archi, dall'altro le grandi fabbriche furono fucine preparatorie dalle quali sbocciarono ottimi archettai, anche se di alcuni, come Celestin Emile Clasquin si sono perse quasi completamente le tracce.

Arco da violino Celestin Emile Clasquin 1920 - timbrato J.J. Holder

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15/05/2013

Mi sono sempre sentito molto fortunato, e non per il lavoro che faccio o per le esperienze che ho avuto nella vita, o almeno non solo per questo, ma per il fatto che molte delle anime che ho incontrato nella mia esistenza sono ancora con me. Sono arrivato ormai alla soglia dei quarantadue senza aver conosciuto la scomparsa delle persone più care e a cui devo sicuramente molto di quel che sono oggi, e è probabilmente per questo motivo che quando succede ho la sensazione che una parte del mio corpo venga scarnificata.

Il Maestro Luigi Milani e il Maestro Emilio Benzi

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07/05/2013

Mentre scrivevo l'articolo dedicato a Georges Emile Barjonnet, archettaio del sottobosco Francese, mi sono reso conto di non aver mai affrontato seriamente l'argomento delle "scuole" e il modo in cui si possono scrivere e leggere i certificati. Provare a fare un po di chiarezza è il motivo che mi ha spinto a "non" scrivere il post che vi state accingendo a leggere!

Arco da contrabbasso collaborazion G. Lucchi - D.T. Navea Vera

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01/05/2013

Il sottobosco è quella parte dell'ambiente boschivo che si sviluppa all'ombra degli alberi ad alto fusto in situazione di scarsa illuminazione ed elevata umidità. (Wikipedia)

Tra un attimo vi spiego il giochino, ma prima di tutto Buon Primo Maggio. E' un momento difficile e questo è scontato, ma ce ne sono stati di peggiori e chi si trovò a viverli dovette affrontare situazioni molto dure e lotte più aspre di quelle odierne.

Ce l'hanno fatta loro e ci riusciremo anche noi. Viva il lavoro e i lavoratori! 

La consegna del Suo nuovo D.T. Navea Vera al M° Antonio Meneses

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25/04/2013

Ci abbiamo impiegato più di tre anni di duro lavoro per riuscire a trovare quello che Lui stesso ha definito "l'arco perfetto per la mia mano", ma alla fine ce l'abbiamo fatta, e il fatto che la notizia sia arrivata oggi rende il gusto di questo successo particolarmente carico di significati.

Buon 25 Aprile a tutti e viva la Libertà!

Arco da violoncello D.T. Navea Vera 2013 - "Il Meneses"

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15/04/2013

Sono molte le persone che per motivi anche seri, come quelli di Victor Fétique, vivono una vita infelice; nel suo caso furono lunghi anni di malattia. Capita altrettanto spesso che questi ultimi scarichino la loro infelicità su qualcuno a loro vicino incapace di ribellarsi: una "vittima sacrificale". Nel caso di Fétique fu suo figlio Marcel Gaston.

Arco da violino Marcel Gaston Fétique

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10/04/2013

E' da sempre un rapporto di amore e odio che mi lega a quest'uomo. Da un lato gli rimprovero di aver dato inizio alla deriva della scuola Francese del secondo '800, dall'altro però è innegabile che questo signore possedesse delle capacità manuali e un gusto estetico non comuni, che gli hanno consentito di costruire oggetti come quello che vedete e che prontamente andrò ad illustrarvi.

Testa di arco da violino Francois Nicolas Voirin 1870/75

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27/03/2013

Conoscendomi, probabilmente se fosse capitato a me di nascere in una famiglia come quella di André, invece di appassionarmi di archetteria e liuteria, avrei dedicato l'esistenza a tutt'altro, solo per spirito di ribellione. Ma visto da qui e ora, non nascondo che l'idea di fare parte di una famiglia come quella di Chanot e Chardon ha, per uno che fa il mio lavoro un fascino molto particolare.

Arco da violino André Chardon

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20/03/2013

Parlare di suono è un po come discutere di colori. Quando indichiamo a qualcuno un oggetto di colore rosso, è chiaro che l'altra persona vede la medesima immagine, ma sicuramente la tonalità e le sfumature che percepisce saranno leggermente diverse. Questo perché ogni cervello fa una propria interpolazione; difficile, se non impossibile stabilire che cosa ognuno di noi vede o sente esattamente. Altro affare è quando percepiamo le medesime sensazioni, ma gli diamo nomi diversi!

Arco da violoncello D.T. Navea Vera - 2013

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12/03/2013

Le prime volte che ci si avvicina a questa professione viene spesso da domandarsi il perché, anche in presenza di prestazioni simili o alle volte superiori, i lavori di alcuni artigiani sono valutati più di altri. La risposta viene da oggetti come quello che vedete. Avere quest'arco tra le mani mi ha fatto pensare alla frase scritta sulla porta d'ingrasso della facoltà di ingegneria areonautica dell'università di Cambridge: "Il calabrone, considerando la sua massa cormporea, e l'estensione alare, non può fisicamente volare. Lo fa, perché non lo sa!"

Arco da violoncello Dominique Peccatte 1850 c.ca

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04/03/2013

Solitamente non rivelo l'origine degli archi che vi mostro sul blog, ma trattandosi di un magnifico, oltre che molto raro, Dominique Peccatte da violoncello, modello "col de cygne", e visto chi è passato a trovarci la settimana scorsa, credo che il nome del proprietario sarebbe comunque facilmente deducibile.

Arco da violoncello Dominique Peccatte "col de cygne" 1845 c.ca

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25/02/2013

E' uno dei motivi per i quali faccio questo lavoro. Con le mie conoscenze, invece di aprire un laboratorio di produzione, con tutte le problematiche che comporta, avrei avuto la possibilità di fare il venditore puro; di medi archi Francesi magari, e vivere sicuramente più rilassato. Ma sarei costretto a dimenticarmi momenti come quello vissuto in questo finesettimana. Un musicista eccezionale, un grande Maestro archettaio, e l'incontro surreale di due strumenti in grado di smaterializzare il tempo.  

Il M° Antonio Meneses e il mio collega, il M° Navea Vera

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21/02/2013

Artigiano capace e, come recita il titolo infaticabile, Jaques Audinot, come Winston Churcill, era solito raccontare ad amici e conoscenti, che per un riposo totale e completo gli erano sufficienti quattro ore per notte, e a giudicare dalla quantità di archi e strumenti prodotti, sono seriamente tentato di crederci!

Arco da violino Jacques Audinot

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13/02/2013

When I saw this I was stuck!

In this picture you see the head of a silvermounted bow, stamped Laberte. The maker seems to have been in a hurry... Or didn't he care at all? Or wasn't he competent? Do you recognize some characteristics from a certain era?

"Si, il pressappochismo di una certa archetteria Francese della seconda metà del '900."

Arco da violino Maison Laberte

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27/01/2013

Conosco quest'oggetto, e con me anche voi, per averlo più volte intravisto sul blog, da molto tempo, ma non mi sono mai soffermato a sufficienza su uno degli archi che oltre a dimostrare la grandezza dell'autore, rappresentano una vera e propria Accademia Superiore dell'Archetteria. Uno dei miei Maestri più importanti; il sig. Pajeot.

Arco da violoncello Etienne Pajeot - 1820

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23/01/2013

Nascita, vita, e morte di un laboratorio artigiano. Una storia non molto diversa da quelle che hanno contribuito alla chiusura di molte attività nate intorno ad un artigiano capace. L'unica differenza, è che in questo caso stiamo parlando di uno dei tre laboratori più importanti, per il contributo che hanno dato allo sviluppo, e alla conservazione della scuola Francese. Quello del "Voltiger".

Arco da violino Pierre Maline

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17/01/2013

Seppur non di importanza centrale nella storia dell'archetteria, gli Harmand, mi consentono di dare uno sguardo più da vicino al periodo in cui operarono. Gli inizi dell'Ottocento la fine dell'oscurantismo su Mirecourt.

Arco da violino Nicolas Joseph Harmand

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12/01/2013

Anche l'arco di questo post, come quelli che vi ho presentato nei due precedenti, è nato dalle mani di uno dei Tre Moschettieri dell'archetteria Francese, l'unica eccezione è che fu costruito per D'Artagnan!

Arco da violino Pierre Simon 1848 - 51

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19/12/2012

Non ce l'ho fatta! Nonostante le ore passate con il libri in mano, confrontando questo arco, quello della scorsa settimana, e quello che vi presenterò nel prossimo post, non sono ancora riuscito a fare luce sui miei dubbi d'attribuzione. Il sospetto è di trovarsi non davanti all'opera di un solo artigiano, ma piuttosto ad un coacervo di mani che lavorano.

Arco da violino Pierre Simon 1848 - 51

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12/12/2012

Il periodo migliore di Dominique Peccatte; quello d'oro! Gli anni compresi tra il 1838 e il 1848, rappresentano sicuramente il periodo di maggior fulgore nell'opera di questo artigiano, anche se, alle volte quando osservi un arco di questo decennio trovi sempre alcune domande a cui difficilmente riesci a rispondere.

Arco da violino ebano e oro Dominique Peccatte 1840 - 45

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05/12/2012

No, no, non vi preoccupate, non sono impazzito, e il vostro computer funziona benissimo; voglio solo farvi fare un giochino. All'interno del post troverete ovviamente la foto completa dell'arco che vi illustrerò questa settimana, ma prima di andarla a vedere, provate ad immaginare lo sviluppo superiore di questa testina; sono convinto che sarà molto difficile che riusciate ad immaginare come è in realtà.

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29/11/2012

Questa settimana è stata veramente prolifica e generosa. Nel giro di pochi giorni ho avuto la possibilità di fotografare cinque archi veramente  molto interessanti. Il primo che vi presento, oltre ad essere il più recente del lotto, mi da la possibilità di descrivere come avveniva il cambio di consegne tra generazioni; anche se in questo caso purtroppo non andò a buon fine.

Arco da violino Joseph Alfred Lamy "père" - 1915

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22/11/2012

-"Ho appena acquistato un bellissimo arco moderno da viola, copia Jean Grand Adam, e funziona talmente bene che mi è venuta la curiosità di vederne uno vero. Sa quanti ne abbia costruiti in carriera?"-. Risposta: -"Eccetto forse Gran Adam stesso, credo che nessuno sappia di preciso quanti sono, ma sicuramente il suo arco non funziona così bene perché è una copia; anzi a dire il vero sono sicuro che non lo sia!"-

Arco da violino Grand Adam

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14/11/2012

Mi piace studiare la storia; quella dell'archetteria in particolare, ma in generale sono un appassionato di vita vissuta. Gettare lo sguardo indietro da la possibilità di creare parallelismi logici molto utili, se non indispensabili per capire gli eventi della vita che viviamo; come la crisi economica ed esempio. Anche Henry JV fu falcidiato dalla crisi, non da quest'ultima naturalmente, ma da quella che ne è stata la progenitrice.

Arco da violino Henry JV

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07/11/2012

La scuola d'archi Francese, come molte altre discipline puramente artigianali, ci ha abituato a più di una storia di parentele. "Figlio di..", "fratello di..", tanto da rendere fondamentale la conoscenza del nome di battesimo del costruttore, per conoscere il valore dell'oggetto che si ha in mano, la famiglia Peccatte ne è un esempio; e alle volte, come nel caso di Francois-Nicolas Voirin, non basta neanche quello!

Arco da violino modello Vuillaume - Joseph Voirin

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17/10/2012

Prima di illustrarvi l'ultimo bellissimo restauro eseguito dal Maestro Navea Vera, è doveroso ringraziare il proprietario per la pazienza. Per riavere il suo arco ha dovuto attendere tre mesi e mezzo, ma gli è bastata un occhiata per capire che l'attesa era stata ben ripagata. Il primo commento che ha fatto è stato: - Perché, era rotto?! -.

Arco da violoncello timbrato Lecchi 1950 - 55

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10/10/2012

Anche nel caso di quest'autore, come in quello di Charles  Peccatte, il cognome che portava è uno dei più luminosi nella storia dell'archetteria Francese. L'eccesso di luce però distorce le immagini rendendoci cechi più del buio. Se nel caso di Charles Peccatte, Lui fu l'unico a beneficiare di questa abbagliante luminescenza, altrettanto non si può dire di Nicolas Simon detto, "forse" Simon FR.

Arco da violino Simon FR 

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25/09/2012

Amo la mia famiglia di origine, di un amore che non so descrivere; ma sinceramente mi viene spesso da pensare a come sarebbe potuto evolvere il mio amore per gli archi, e quali livelli di conoscenza avrei potuto raggiungere se fossi stato il figlio di uno come il M° Raffin ad esempio. Ma se nasci figlio di uno del genere, hai talento, ma non un amore così totale?

Arco da violino Jean-Jacques Millant - tartaruga, oro, e fanone di balena

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18/09/2012

Arigiano molto poco noto per alcuni e troppo per altri, Auguste Lenoble si contraddistigue più per le capacità contorsionistiche con cui si muoveva fra le pieghe delle lenzuola di una vedova illustre, che per quelle di artigiano. Ma prima di parlarvi di Lui, alcune piacevoli news.

Il Maestro Salvatore Accardo

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11/09/2012

Scrivere di qualcuno che non hai mai conosciuto non è particolarmente difficile; quando non hai nessun coinvolgimento personale ti limiti a descriverne il lavoro. Con il M° Lucchi però non è così semplice. Tanta vita vissuta insieme, troppi sentimenti che si muovono e non ancora completamente codificati, ma glielo devo e quindi:

A te Giovanni: Con Amicizia Paolo.

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24/07/2012

L'arco che vedete fotografato qui sotto, fa parte della fittissima schiera dei senza nome, anche se in questo caso di altissimo livello, e è anche Lui un bel colpo di fortuna del M°Ilya Grubert; ma sarà solo fortuna?

Arco anonimo Francia/Germania 1830/35

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17/07/2012

La storia dell'archetteria Francese non è naturalmente fatta solo dai Tourte, dai Peccatte, e da poche altre superstar; la città di Mirecourt era piena di archettai meno noti. Ma se per la maggior parte di questi è semplice, osservandone i lavori, intuire il motivo della poca notorietà, lo stesso non si può dire del Nostro. Al sig. Ury/Eulry, le mani funzionavano molto bene, ed è probabilmente per questo che è uno dei più misteriosi; la troppa vicinanza di certe stelle tende a polverizzare.

Arco da violoncello scuola Ury/Eulry 1840 c.ca

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11/07/2012

-"Ilya, sei sicuro che chi te lo ha venduto, lo ha attribuito a Pierre Simon?"-, -"Si, perché?"-, -"Non so, c'è qualcosa che non mi convince"-. Una delle mie intuizzioni più felici e fortunate; soprattutto per il M°Grubert.

Arco da violino Dominique Peccatte - Joseph Henry, 1840 - 45

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02/07/2012

"Ogni arco è un opera imperfetta che arriva a totale compimento nella mano dell'esecutore". E mai affermazione fu così vera come nel caso del mitico Lapierre del M° Franco Petracchi.

Arco da contrabbasso Marcel Charles Lapierre 1956

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20/06/2012

Le ragioni che fanno di Bernard Ouchard uno degli archettai più stimati e rispettati di Francia sono molteplici; come sapete è stato Lui a dare l'incipit da cui è partita la rinascita della grande scuola dei Tourte e dei Persoit. Oltre a questi personalmente ne ho anche un altro: il bellissimo regalo che ha fatto al mio strumento.

Arco da contrabbasso Bernard Ouchard 1962

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13/06/2012

Anche se ogni archettaio ha il suo carattere e la sua storia, c'è comunque un particolare che li riunisce tutti; chi diviene archettaio, arriva con la pialla in mano alla fine dei suoi giorni. Tutti eccetto uno; l'inquieto Lafleur.

Arco da violino Joseph René Lafleur 1840

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07/06/2012

Devo dire che in questo mestiere capita sovente di trovarsi tra le mani oggetti molto difficili da identificare, ma anche nei casi più disperati si riesce comunque a stabilire con un approssimazione vicina alla certezza quale sia il paese di provenienza. Eccezion fatta per il signore qui sotto, la mia pecora nera personale, e a quanto sembra non solo mia.

Arco da violino 1830/35 c.ca presunta provenienza Mirecourt/Strasburgo

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30/05/2012

Anche se usato propriamente nel gergo ciclistico, nell'archetteria, come molte altre questioni umane, esistono figure che possono essere perfettamente fotografate da quest'appellativo. Di solito sono personaggi dotati di un buon talento, non in grado di poter competere con i loro capi, ma ottimi da far faticare traendone il massimo vantaggio. Come nel caso del "gregario" Guinot.

Arco da violino Charles Joseph Théodore Guinot 1840 c.ca

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16/05/2012

Lo so, lo so; sembra il titolo di una storia di Paperino, ma se ci pensate bene, visto i personaggi in gioco e le dinamiche, più che spionaggio industriale, sembra un avventurosa disputa tra il machiavellico Paperon de Paperoni, e il suo storico rivale Rockerduck. E anche in questa storia come in tutte le altre della saga, Pajeot finirà per mangiarsi la bombetta!

Arco auto-incrinante Jean Baptiste Vuillaume

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10/05/2012

Credo che il segreto che  ha reso Eugène Sartory così impossibile da dimenticare da parte dell'archetteria Francese e mondiale, parlo di quelli che gli archi li fanno e quando parlano tra di loro dovreste sentire che pareri su alcuni colleghi del passato, stia nella capacità che quest'uomo aveva di stupire.

Sartory ha prodotto molti archi, alcuni dei quali non esattamente eccelsi, ma quando uno di noi professionisti si imbatte in oggetto come quello che andrò ad illustrarvi, non può che inchinarsi e riconoscere la superiorità del grande.

Arco da violino ebano, argento, e fanone di balena, Eugène Sartory - 1920 -

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05/05/2012

Prima di avere la possibilità di poter vedere questa meravigliosa testa da violino, ho tentato, inutilmente per altro, di convincere il mio collega a cimentarsi con questo autore, ma nonostante tutti i miei sforzi non ci ero mai riuscito. Poi glielo ha chiesto il M° Ilya Grubert, e così...

Signori, la libera iterpretazione del M° Navea Vera di Persoit.

Testa di arco da violino Navea Vera ispirazione Persoit

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04/04/2012

La settimana, scorsa grazie al  CR.Forma - azienda speciale servizi di formazione della Provincia di Cremona, che ha organizzato l'evento, e che naturalmente ringrazio, abbiamo potuto assistere ad una conferenza molto interessante sullo sviluppo della scuola di costruzione Inglese, tenuta da uno dei massimi esponeti attuali; il M° Tim Baker. Oltre ad aver fornito informazioni importanti sulle varie epoche e tecniche costruttive, mi ha anche stimolato una riflessione comparativa tra il modo di insegnare anglosassone, ed in particolare di W.E. Hill, e le scuole Francesi.

Arco da viola W. E. Hill & Sons in argento e ebano nudo

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19/03/2012

Anche in quella dell'archetteria Francese, come in molte altre storie, gli uomini che la raccontano danno una loro personale interpretazione al susseguirsi degli eventi e dei personaggi. Questo forse il motivo che ha fatto quasi dimenticare un artigiano di ottimo livello come George Frédéric Schwartz.

Arco da violino George Frédéric Schwartz

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15/03/2012

Anche se come detto, il primo modello di curva degli archi moderni arrivava dalla Germania; il famoso "Cramer", se personaggi come Tourte e Persoit non fossero esistiti lo sviluppo l'archetteria sarebbe stato molto più difficile. Gaulard ne è la dimostrazione.

Arco da violino Francois Jude Gaulard, bacchetta in pernambuco e nasetto in avorio con sole

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06/03/2012

Come già avevo scritto, alcune settimane fa il M°Jean Francois Raffin, ha tenuto una conferenza dedicata agli archi Francesi qui a Cremona. Oltre ad essere un appuntamento molto interessante, soprattutto per chi fa il mio lavoro, mi ha anche fatto vedere nitidamente quali sono i reali problemi dell' archetteria Italiana.

Arco con testa a "lancia" in legno serpente e avorio

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22/02/2012

Qualche settimana fa ho avuto la fortuna di poter tenere con me per qualche giorno il bellissimo arco da violoncello Eugéne Sartory che andrò tra poco ad analizzare per voi, ma prima è doveroso ringraziare il  CR.Forma - azienda speciale servizi di formazione della Provincia di Cremona, che la settimana scorsa ci ha regalato una conferenza molto interessante dedicata alla scuola Francese di archetteria e tenuta dal M° Jean Francois Raffin.

Arco da violoncello Eugéne Sartory 1930

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15/02/2012

Parlando da un punto di vista strettamente anagrafico, Nicolas Duchene I, non è antecedente ai Tourte, anzi è nato esattamente lo stesso anno di Nicolas Léonard; il 1746. Dal punto di vista lavorativo ho però il sospetto che al "Cramer" ci sia arrivato prima dei Parigini!

Arco da violino modello Cramer, Nicolas Duchene I

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08/02/2012

Non so perché, ma più ci si avvicina al periodo storico riguardante la transizione tra arco barocco e moderno, e più le nebbie si addensano e quasi inghiottono artigiani come i Meauchand ad esempio. Motivo? Da un lato sicuramente influisce la difficoltà di reperire documentazione storica, ma dall'altro si ha la sensazione che anche quella trovata non sia piaciuta a chi la storia ce l'ha raccontata.

Arco modello Cramer, Jean-Jacques Meauchand

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01/02/2012

Mettendo il naso in questo periodo storico dell'archetteria, ci si immerge in una densa e fittissima nebbia. Le informazioni certe disponibili sono pochissime, e quelle che si riescono a reperire, sembrano troppo spesso intonare inni favorevoli alla causa.

Arco modello Cramer 1770 C.ca

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16/01/2012

Quello che vedete qui sotto è il risultato finale del lavoro di alcuni artigiani illuminati, uno su tutti Francois Xavier Tourte, che a cavallo tra Seicento e Settecento, svilupparono e definirono i canoni stilistico/meccanici dell'arco moderno. Ma perché lo hanno fatto? Quale era la necessità che richiedeva un modello architetturale così diverso da quello barocco?

Arco da viola Francois Xavier Tourte 1815

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10/01/2012

Nicolas Leonard Tourte, non ha avuto una vita eccessivamente fortunata. Una volta che si era sistemato, con la sua lunga lista di clienti nobili e facoltosi, è scoppiata la rivoluzione. Ed in più ha avuto anche la sfortuna di nascere fratello dell'uomo che fu leggenda; Francois Xavier. Nonostante questo il contributo enorme che ha dato all'archetteria moderna, lo pone di diritto tra gli archettai fondamentali!

Arco da violino in avorio, bosso, e pernambuco, Nicolas Leonard Tourte

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21/12/2011

Nella scuola Francese di archi, come spesso vi ho detto, il caposcuola in carica ha anche il delicatissimo compito di scegliere il proprio successore. E anche in questo caso dobbiamo ampiamente ringraziare il M° Bernard Millant, per aver selezionato uno dei talenti più fulgidi dell'archetteria contemporanea; il Maestro Jean Francois Raffin

Jean Francois Raffin

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06/12/2011

Prima di iniziare la storia di quest'uomo, che rappresenta un vero e proprio monumento dell'archetteria  e della liuteria Francese, l'unico rimasto insieme ad Etienne Vatelot, vi voglio raccontare il mio Millant dal momento che è l'unico dei Grandi di cui vi ho parlato, che ancora posso andare a trovare.

Arco da violino Bernard Millant

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02/12/2011

Non ci sono molte parole per descrivere gli ultimi due lavori del M° Daniel Tobias Navea Vera, le immagini che vedrete parlano da sole. E' doveroso però rivolgere un ringraziamento a colui che ha dato l'incipit alla costruzione di queste due meraviglie; Merci messieur Millant!

Arco da violoncello D.T. Navea Vera

Arco da violino D.T. Navea Vera

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24/11/2011

Tutte le volte che chiedo al M° Navea Vera di fare un arco da contrabbasso, la reazione è sempre la solita; fa una smorfia, borbotta qualcosa in castigliano, e mi mette il broncio per almeno una settimana. Il motivo? Sono faticosissimi da fare, spezzano le braccia. Pensate quanti mal di schiena avrà avuto il buon Lapierre, che talmente tanti ne ha fatti, da essere conosciuto praticamente solo dai contrabbassisti.

Arco da violino Marcel Charles Lapierre

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16/11/2011

Anche se è vero che i Lotte non sono stati uno dei nuclei familiari più importanti della storia dell'archetteria Francese, ne sono stati parte integrante e funzionale e mi danno lo spunto giusto per fare una riflessione.

Arco da violoncello Francois Lotte

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04/11/2011

E' la sorte che tocca a quegli artigiani talentuosi, spesso più di altri molto più famosi, a cui piace solamente fare archi. Più interessati alla costruzione che al commercio, lavorano tutta la vita per qualcun altro, magari un parente famoso, aumentando così la fama di quest'ultimo e auto relegandosi ad un ruolo da comprimario.

Vi ricordate chi erano i parenti famosi di Andrè?

Arco da violino André Georges Richaume in argento e avorio

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25/10/2011

Quando ho iniziato a fare questo mestiere davvero non avrei mai potuto credere che la passione per il legno si potesse trasformare quasi in malattia. Avere del bel materiale in stock è, per chi fa questo lavoro, come possedere un preziosissimo tesoro, i liutai e gli archettai spesso rischiano anche il fallimento per comprare legno. Non molto tempo fa mi sono sentito dire da un collega liutaio: "Guarda mo che bel fondo, non è un momento particolarmente buono per comprare, ma appena mi ha visto mi ha chiamato papà! Non potevo non portarlo a casa."

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19/10/2011

Prima di lasciarvi in compagnia dell'ing. Bianchi, che stuzzicato dal mio ultimo post, ha voluto replicare e approfondire l'argomento suono, dal punto di vista di un tecnico, voglio ringraziare di cuore il Maestro Ilya Grubert per il magnifico concerto che si è tenuto durante l'ultima Mondomusica. Spero che il Maestro mi consenta di poter pubblicare sul web l'incisione; è stato uno dei concerti più belli a cui abbia assistito negli ultimi anni, e mi farebbe piacere condividerlo con voi.

Grazie Ilya!

Da sinistra: Fabien Gram, M°Ylia Grubert, Daniel Tobias Navea Vera, Jakob Ludwig

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29/09/2011

Parlando di Cremona, non si può certo dire che sia uno dei luoghi più accoglienti d'Italia. D'inverno il freddo e la nebbia ti penetrano nelle ossa e in estate il caldo umido della bassa padana ti toglie il respiro. Ma in pochi altri posti al mondo è possibile fare degli incontri che non esagero non definire extra terrestri.

Arco da violoncello D.T. Navea Vera

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20/09/2011

Uno dei maggiori artigiani del suo tempo, che ha dedicato l'intera vita alla ricerca e alla formazione. A Lui, che donò la sua collezione di tutti gli attrezzi, i disegni, e le forme di Antonio Stradivari alla città di Cremona, si deve la nascita della Scuola di Liuteria e del Museo Stradivariano.

La sua Bologna lo commemora nei 150 anni dalla nascita con una serie di eventi, tra cui l'esposizione di un suo quartetto, sia nella sua città che a Cremona, promossi dai suoi "allievi spirituali", come scrive il M° Roberto Regazzi, e patrocinati dalla CNA di Bologna.

A Roberto, degno erede, il compito di presentarvi il Maestro liutaio Giuseppe Fiorini.

Giuseppe Fiorini all'età di trent'anni

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14/09/2011

Vi è mai capitato di pensare a proposito di qualcuno che non c'è più: "Che peccato, sarebbe stato bello conoscerlo." Ecco, a me sarebbe piaciuto conoscere il M° Renzo Bechini; personaggio geniale e mio conterraneo, di cui ho l'onore di presentarvi uno dei lavori.

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31/07/2011

... e finalmente furono!

E' stata una lunga gestazione, ma ne valeva veramente la pena. Ecco a voi le ultime tre creazioni del M° Navea Vera.

Arco da violoncello in ebano, argento e tartaruga D.T. Navea Vera

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19/07/2011

Quasi bello come Sartory; quasi elegante come Sartory; quasi meccanicamente eccellente come Sartory. Louis Gillet, l'uomo del quasi; ovvero il Sartory dei poveri!

Arco da violoncello in tartaruga e oro Louis Gillet

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12/07/2011

Basta dare un occhiata alla testina di questo magnifico arco da violoncello per capire quale fosse il motivo della vicinanza tra Francois Lupot II e i fratelli Tourte; uno che ha del legno così bello e in quantità illimitata, lo avrei assunto anche se non avesse saputo lavorare. Per i Tourte invece la fortuna fu doppia; Lupot aveva anche talento.

Arco da violoncello Francois Lupot II 1820 c.ca

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04/07/2011

Pur essendo sei, avevano anche loro l'"Uomo di Fuoco" come i "Fantastici Quattro", anche se a dire il vero, somigliavano di più ai "Sette Nani"!

Arco da violino Morizot Frèrè

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30/06/2011

UN ARCO PER TUTTI!

Questo è sicuramente il motto che più rappresenta il carattere dei Morizot, ultima delle grandi dinastie familiari di Mirecourt che ha perfezionato la catena produttiva della fabbrica artigianale, riuscendo a servire ogni livello di strumentista.

Arco da violino Louis Joseph Morizot "Père"

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25/06/2011

SENZA PAROLE!

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15/06/2011

-"Buongiorno Maestro, ho trovato questo tallone su una bacchetta Sartory rotta, ma mentre quest'ultima sembra originale, per il nasetto ho più di un dubbio"-. -"Ha visto bene mio caro giovanotto, questo nasetto è di Jules Fetique"-. -"Ma è sicuro?"-. Una delle domande più stupide che abbia mai fatto; stavo parlando con Bernard Millant!

Arco da violino in tartaruga e oro Jules Fetique

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07/06/2011

Victor aveva tutto: mano eccellente, intraprendenza, gusto stilistico. A Victor non mancava niente, a parte un cuore forte!

Arco da violino Victor Fetique

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31/05/2011

Francois Nicolas Voirin non è l'artigiano che amo di più; come sapete gli rimprovero di aver orientato l'archetteria verso la serialità. Ma rimane comunque innegabile che il suo livello tecnico stilistico fosse al pari a quello di pochissimi altri. 

Arco da violoncello Francois Nicolas Voirin 1872/1875

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21/05/2011

Un immagine spesso conta più di mille parole! Basta confrontare questa immagine alla foto di apertura del post precedente, per capire quanto fossero radicalmente diversi Emile-Auguste Ouchard e suo figlio Bernard; tanto sfrontato e aggressivo l'uno, quanto umile e riservato l'altro.

Bernard Ouchard 1925-1979

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17/05/2011

"Ca, c'est la baguette... ca, c'est la husse...ca, c'est la mèche... et ca, c'est la porte!" Così Emile Auguste Ouchard apostrofava, accompagnando il tutto con, "Gest à l'appui", come scrive Raffin, uno dei suoi detrattori. Sarà anche stato coliu che ha portato l'archetteria nel mondo, ma dentro era Francese fino al midollo!

Emile Auguste Ouchard

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03/05/2011

La prima parte del secolo in cui ci accingiamo ad entrare con la nostra storia, è stato, come tutti sappiamo bene, flagellato da quelle due follie chiamate Prima e Seconda Guerra Mondiale. Oltre a mietere milioni di vittime, spazzarono via anche gran parte di tutto quello che era l'indotto produttivo della vecchia Europa. L'archetteria non fece eccezione; molti laboratori chiusero e chi ci riuscì, cercò rifugio oltre oceano. Dopo il 1945, non esisteva quasi più niente della gloriosa scuola Francese, la sua rinascita la dobbiamo appunto a dei veri ricercatori del Graal; gli Ouchard.

Arco da violino Emile Francois Ouchard

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27/04/2011

Veloce, astuto, e implacabile, è ritenuto uno dei predatori più spietati e pericolosi della sua era. Dominatore assoluto del suo territorio, quasi nessuno era in grado rivaleggiare con Eugène Sartory! Mica avrete pensato che stessi parlando del noto dinosauro del Cretaceo vero!

Velociraptor 

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19/04/2011

"A tutti i poeti manca un verso", recita un antico detto Toscano, ma ad una prima occhiata il "poeta" Sartory, i versi sembra averli tutti, anche se approfondendo la storia della sua vita si capisce che qualcosa manca anche a Lui, anche se di tale mancanza è totalmente incolpevole. 

Arco da violino tartaruga e oro Eugene Sartory

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29/03/2011

Chiedo naturalmente scusa al Maestro per il piccolo plagio, ma calza a pennello per molti artigiani che hanno lavorato nel penultimo periodo storico dell'archetteria Francese. Anche questi, come Vitangelo Moscarda, avevano "un" marchio a fuoco, che si trasformava in "nessuno"  attraverso le "centomila" mani di chi vi aveva lavorato.

Arco da violino Eugéne Cuniot detto "Cuniot-Hury"

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22/03/2011

La storia dell'archetteria, in particolar modo di quella Francese, è caratterizzata dalla presenza di nuclei familiari, che tramandandosi la professione di padre in figlio, si trasformavano da artigiani a piccole imprese, che si solidificavano rimanendo sul mercato anche per più di un secolo; vedi i Bazin. Ebbene, anche i Thomassin erano tre e provenivano tutti dallo stesso ceppo familiare, ma il loro sviluppo lavorativo è molto particolare.

Arco da violino in ebano e oro Claude Auguste Thomassin

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15/03/2011

Ad uno sguardo superficiale i Vigneron possono apparire come una delle tante famiglie artigiane che operavano nel mondo dell'archetteria Francese dell'Ottocento, dove i padri formavano i figli che in seguito avrebbero proseguito la professione. Ed in un certo senso anche per loro è così, ma in un modo singolare.

Arco da violoncello André Vigneron "Fils" 1905/10

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07/03/2011

Il cambio stilistica e meccanica introdotto alla metà degli anni '50 del diciannovesimo secolo da Francois Nicolas Voirin, fu una vera e propria rivoluzione nella quale pochi riuscirono a non essere coinvolti; Joseph Arthur Vigneron Pére fu uno di questi!

Arco violino Joseph Arthur Vigneron Père

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01/03/2011

Molto spesso nei post precedenti, mi sono dilungato nell'esporre minuziosamente la stilistica di ogni singolo autore; smussi, gole, creste, difetti di vista, ecc., ecc., ecc.. E in altri ho spiegato quali sono le differenze tra una curva moderna e una antica, dimenticandomi completamente di parlarvi dell'anello che congiunge stilistica e meccanica; la geometria.

Testa da violino Dominique Peccatte

Testa da violino Eugéne Sartory

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14/02/2011

Anche per questa famiglia di artigiani, come quella di Peccatte ma con minor danno, si tende a confondere, o a nascondere con stratagemmi tesi a distorcere la realtà, chi veramente siano gli autori degli archi, riunendoli tutti sotto il grande ombrello del cognome LAMY. Ma mentre i Peccatte erano almeno tutti parenti, tra i Lamy c'è anche un intruso!

Arco da violino Hippolyte Camille Lamy

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09/02/2011

Studiando la storia dell'archetteria, come del resto tutte le manifestazioni umane, ci si rende conto che esistono dei personaggi chiave che fungono da anello di congiunzione tra vari periodi storici, senza i quali l'evoluzione sarebbe stato molto più lenta o si sarebbe addirittura fermata. Joseph Alfred Lamy "Père" ne è un esempio classico.

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02/02/2011

Quello che vedete qui sotto, oltre ad essere un bellissimo arco da violino, rappresenta per me un piccolo punto di soddisfazione e adesso vi racconto la storia dall'inizio.

Arco da violino Jean Joseph Martin 1880/85

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18/01/2011

Questa settimana giochiamo all'oggetto misterioso.

Che cosa sono, e soprattutto a che cosa servono i due strani oggetti raffigurati nella foto qui sotto?

La soluzione all'interno del post!

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11/01/2011

Lo stesso musicista che mi ha permesso di fotografare il magnifico Tourte con il quale vi ho salutato lo scorso anno, aveva, e ha ancora, in custode anche questa meraviglia poveretto lui.

Dominique Peccatte 1840 - 45; il suo periodo d'oro!

Arco da viola Dominique Peccatte 1840 - 45

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16/12/2010

Solo sei. Il padre della nostra disciplina, Francois Xavier Tourte, non ne ha costruiti molti, ma quelli che sono arrivati ai giorni nostri sono solamente sei. Eccovene uno; probabilmente il più bello.

Arco da viola Francois Xavier Tourte 1820 - 25

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08/12/2010

Un altro pezzo pregiato si aggiunge alla mia collezione fotografica. Il musicista che mi ha dato la possibilità di fotografare il bellissimo Dominique Peccatte della settimana scorsa, aveva anche in custode, poveretto lui, un magnifico Nicolas Rémy Maire, dunque... eccolo!

Arco da violino Nicolas Rèmy Maire 1855 - 60

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30/11/2010

Un pezzo di storia! Quello che ho avuto la fortuna di esaminare e fotografare la settimana scorsa, rappresenta un vero e proprio pezzo di storia dell'archetteria Francese. Non solo Dominique Peccatte, ma quello più cruento vero e puro!

Arco da violino Dominique Peccatte 1830-35

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23/11/2010

Dopo aver chiuso i battenti della famosa famiglia Bazin, con la morte di Charles Alfred avvenuta nel 1987, facciamo nuovamente un passo indietro per occuparci di quella che a ragione possiamo considerare la prima vera e propria multinazionale degli strumenti; la YAMAHA dell'ottocento!

Arco da violino J.T.L.

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17/11/2010

Charles Nicolas, che potremmo definire il Grande, è ormai un anziano nonnino, che passa le giornate nel suo angolo di laboratorio a masticar crini e a far piccoli restauri. E proprio da quell'angolo di laboratorio che fu suo e che ora è del figlio, partiamo per raccontare l'ultimo capitolo della storia di una delle famiglie più longeve dell'archetteria; oltre 140 di attività!

Arco da violoncello Charles Louis Bazin, timbro "Vanelli"

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09/11/2010

"How can we speak of the man who is the source of so many of bows of such good quality, without once again evoking Mirecourt and its primordial importance for violinmaking and for French bowmaking?"

                                                                                        J.F Raffin - "L'Archet"

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03/11/2010

Dopo esserci lasciati alle spalle il periodo antico, fatto di singoli artigiani e laboratori di eccellenza, iniziamo questa settimana a parlare di una nuova fase, altrettanto importante dell'archetteria Francese; quella delle famiglie. Partendo dalla più longeva: I Bazin

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26/10/2010

Spesso, come accade del resto anche per qualsiasi altra, quando studio i più importanti testi dedicati alla storia dell'archetteria, riscontro alcune strane reticenze; come se non mi stessero dicendo proprio tutto. Più ci si avvicina al periodo storico di Lupot II, più le nebbie si addensano!

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19/10/2010

Come promesso, questa settimana vi presenterò l'altro arco antico che ho avuto la fortuna di poter studiare e fotografare con calma. Si tratta di uno dei più bei Pajeot che ho visto di persona, ma prima di tutto sono d'obbligo i ringraziamenti!

Arco da violino Etienne Pajeot - 1812

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27/09/2010

Il mio lungo girovagare di questa estate, che, come vi sarete accorti ha anche reso discontinue le uscite dei post, mi ha fatto però incontrare due archi di rara bellezza. Un magnifico Pajeot, e l'arco che stò per illustrarvi; tra i più belli di uno tra i miei preferiti: Jean Pierre Marie Persoit

Arco da violino J.P.M. Persoit 1820 c.ca

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30/07/2010

L'altra sera stavo facendo due chiacchere con il M°Ilya Grubert, il quale mi domandava per quale motivo alcuni grandi archettai dell'epoca Tourtiana, sono sconosciuti alla maggior parte dei musicisti. La risposta è semplice, il rapporto che c'era tra Francois Xavier Tourte e i suoi contemporanei era molto simile a quello tra Beethoven e Schubert: - Io sono il Dio compositore fatto uomo e tu sei solo un compositorucolo di canzonette da balera! -

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13/07/2010

Dopo più di cinquanta anni di attività e aver di fatto creato la grande scuola d'archi Francese, Jean Baptiste Vuillaume si spegne il 19 Marzo del 1875, portando con se la grandezza di un era che nessuno più sfiorerà!  

Arco da violino Dominique "Justine" Poirson 1890 c.ca

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06/07/2010

Prima di iniziare a parlarvi di una delle prime "famiglie artigiane", è doveroso un ringraziamento alla "Scuola di Musica di Fiesole" che ha ospitato la conferenza dedicata agli archi, e alla dott.ssa Adriana Verchiani che mi ha gentilmente ospitato. Ed in oltre, visto che da cosa nasce cosa, la settimana successiva ne ho tenuta un altra al "Conservatorio Giovanni Pierluigi da Palestrina" di Cagliari. Ringrazio quindi anche la direttrice dell'istituto, prof.ssa Maria Gabriella Artizzu per l'ospitalità e l'amico Francesco Pilia per la gentilezza, l'intraprendenza, e la curiosità!

Arco da violino Charles Claude Husson

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22/06/2010

In un primo momento avevo pensato di intitolare il post: J.J. Martin; il povero visionario. Titolo che calza a pennello a una parte della sua vita. Ma nonostante le affermazioni siano entrambe vere, poverissimo lo era e visionario anche, non sono sufficienti a descrivere il lavoro di questo ultimo Grande.

Arco da violino J.J. Martin 1870 c.ca

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15/06/2010

Sicuramente alcuni di voi conosceranno la frase di Miles Davis: "Il Jazz è morto nel 1960". Beh ci crediate o no, anche se con brevi rianimazioni, osservando la storia dell'archetteria, si ha l'idea che anche l'arco sia morto; ovviamente non nel '960, ma un secolo esatto prima!

Arco da violino J.P.M. Persoit

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10/06/2010

Questa settimana ci prendiamo una pausa dall'archetteria antica e dai suoi autori, perché il mese di maggio ci ha portato tre magnifici archi da viola del Maestro Navea Vera, e sono veramente troppo belli per non farveli vedere.

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01/06/2010

Se è pur vero, come dice sempre mio padre, che i figli dei gatti rincorrono i topi. E' altrettanto vero che alle volte i figli non corrono veloci come i padri e i topi scappano!

Charles Francois Peccatte

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25/05/2010

La prima cosa che balza all'attenzione quando si osserva il lavoro di Francois Nicolas Voirin, è naturalmente l'enorme sviluppo sia stilistico che meccanico che ha compiuto. Ma dopo, un secondo sguardo i suoi archi rivelano l'enorme sensibilità che quest'uomo aveva per il "bilanciamento della forma".

Arco da violino F.N.Voirin 1870 c.ca

17/05/2010

Questo è il mese degli archi da violoncello, il Maestro Navea Vera ne ha terminati tre veramente magnifici. Prima di presentarveli però, voglio esprimere solidarietà a tutti quei lavoratori dello spettacolo che a causa di questo nuovo ignobile decreto legge, vedranno diventare sempre più precarie le proprie condizioni di vita sociale. E visto che ci sono, voglio anche compiere l'errore più stupido che un commerciante possa fare. Esprimere un opinione!

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02/05/2010

Tempo fa, parlando con un amico della sfortuna che sembra perseguitare alcuni mi disse: "- Caro Paolo, la sfortuna è solamente la scusa dei falliti -". Ora non sono totalmente in d'accordo con lui, ma certo è che avere un talento eccezionale, molto spesso non è sufficiente a rendere la vita più semplice, e Nicolas Rémy Maire ne è la dimostrazione.

Timbro a fuoco "Maire"

27/04/2010

"-Che arco suona?-" "-Un Peccatte-". "-Si, ma quale?-" "-Peccatte Peccatte-". "- Dominique?-" "-No, il nome non è questo; il figlio -". "- Ma Dominique Peccatte non ha avuto figli maschi, solo due femmine!-". "-Il fratello; si si, il fratello Charles-" "-Scusi sa, ma Charles era il nipote; Francois il fratello-". "- Beh comunque è sempre un Peccatte no!-". No e ora vi spiego il perché come ho fatto con il proprietario del suddetto arco!

Arco da violino argento e ebano Francois Peccatte

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20/04/2010

"La valeur n'attend pas le nombre des années"! Queste le parole utilizzate dal M°J.F. Raffin per descrivere Joseph Henry che arrivò a Parigi nel 1837 a soli quattordici anni, precedendo di uno il collega trentenne Pierre Simon.

Arco da violino J. Henry argento e tartaruga 1860 c.ca

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14/04/2010

Ottima manualità; anche se non come Lui. Grande senso delle proporzioni e delle geometrie; ma meno intenso. Pierre Simon è senza ombra di dubbio l'unico, del dopo Peccatte naturalmente, ad avvicinarsi al grande maestro, anche se non ha mai raggiunto il suo livello. Potremmo considerarlo l'atro lato di Dominique Peccatte; quello simpatico!

Arco da violino argento e ebano Pierre Simon; 1855 c.ca

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06/04/2010

Figli, fratelli, nipoti, nonni; i Maline sono veramente un battaglione, e tutti, o quasi, hanno avuto a che fare con una pialla!

Arco da violoncello Nicolas Maline

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22/03/2010

Seguendo il calendario, non Gregoriano, ne Repubblicano, quest'ultimo molto amato dai rivoluzionari Francesi, ma quello Vuillaumiano, questa settimana il post dovrebbe essere dedicato a Nicolas Maline. In quanto in ordine cronologico è arrivato prima nell'atelier di J.B.V., ma sfortunatamente non sono riuscito a recuperare nessuna foto di suoi archi; spero di farcela per la prossima settimana. Ma per adesso: Le Grand Adam!

Arco da violino con bottone in ebano senza coulisse e slitta

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16/03/2010

Parlando di Fonclause, i grandi maestri lo classificano un gradino, se non due al di sotto dei suoi illustri quattro colleghi di cui abbiamo già parlato: F.X. Tourte, J.P.M. Persoit, E.Pajeot, e naturalmente D. Peccatte. Ma anche se è innegabile che non sia mai arrivato a toccare quelle vette, è pur vero che i suoi lavori possiedono una vivacità e leggerezza uniche.

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10/03/2010

Spesso sul blog ho paragonato il mio collega, il M° Navea Vera ad alcuni grandi del passato; Jean Pierre Marie Persoit, è l'altro mi preferito insieme a lui. Capisco che qualcuno di voi potrebbe darmi del pretenzioso, ed è per questo motivo che l'altra notte mi sono divertito a fotografare per voi le ultime due creazioni del D.T.; Marte e Venere.

Venere; Avorio, oro, e tartaruga

Marte; Ebano, oro, e tartaruga

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23/02/2010

Come già saprete per stabilite l'autenticità di un arco gli esperti si basano su criteri oggettivi come le scelte stilistiche e i difetti di vista dell'artigiano. Ma la conferma di tale autenticità viene data soprattutto del carattere che queste forme esprimono, e quello di Dominique Peccatte era così forte e dominante, che nonostante abbia adottato più di una stilistica i suoi archi sono inconfondibili.

Arco da violino Dominique Peccatte oro e tartaruga

17/02/2010

Geniale, istrionico, aggressivo e furente; ovvero Dominique Peccatte, l'artigiano più controverso e invidiato della storia dell'archetteria moderna.

Arco da violino Dominique Peccatte

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09/02/2010

Prima di iniziare questa ultima parte dedicata Vuillaume, colgo l'occasione per annunciavi che l'Atelier d'Archeterie, ha finalmente trovato la sua pece, nata dalla collaborazione tra noi e Melos. Ma i dettagli li troverete a piè d'articolo; prima Jean Baptiste!

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27/01/2010

Lo strumento rappresentato nella foto è alto 3,85 metri, si cambiano le note premendo una pulsantiera posizionata sulla fascia superiore destra dello strumento, e per tirare l'arco bisogna salire sullo sgabello messo alla base. E chi se non una mente come Vuillaume avrebbe mai potuto pensare ad un Pachidermone del genere.

L'Ottobasso Di Vuillaume

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20/01/2010

Ho provato a cercare un aggettivo che potesse descrivere in una parola la particolarità dominante del carattere di Jean-Baptiste Vuillaume: sagace, scrupoloso, macchiavellico. Ma tutte e nessuna sembrano completare l'immagine di quest'uomo. Quindi per saperne di più sarete costretti a leggervi tutto l'articolo!

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13/12/2009

In questi giorni ho ricevuto da John una copia del suo ultimo disco, "Remembrance", e come vi ho promesso, anche se non è il mio mestiere proverò a fare una piccola recensione.  Ma come prima cosa ci tengo a ringraziarlo per averci voluto citare nei crediti di questo suo ultimo lavoro.

Brian Blade, John, e Joe Lovano

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08/12/2009

Come già accennato la scorsa settimana, Etienne Pajeot è stato uno Genio alla pari di altri pochissimi, come Persoit e Dominique Peccatte. Anche se leggermente diverso; un genio col motorino!

Etienne Pajeot - arco da violoncello 1820/25

01/12/2009

Etienne Pajeot is recognized as one of those who did some of most beautifull work of is time, and, far from the greet Masters of the capital as he was, it remains a mystery as to where he drew his ispiration. He was perhaps a genius. (J.F. Raffin)

Etienne Pajeot - Arco da violoncello c.ca 1815

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24/11/2009

Qualsiasi cosa tu faccia nella vita, il tuo essere sarà osservabile nel tuo operato. Ed è per questo motivo che Jean Pierre Marie Persoit è uno dei miei due archettai preferiti.

Bacchetta arco da violino J.P.M.Persoit 1820/25

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16/11/2009

Prima di addentrarci nella vita e le opere di uno dei miei artigiani preferiti, vorrei presentarvi l'ultimo lavoro di un nostro amico/cliente. E' da poco uscito il nuovo CD del John Patitucci Trio, con Joe Lovano al sax, e Brian Blade alla batteria. Per il momento ho avuto la possibilità di sentirne alcuni brani dal vivo, ma appena avrò tra le meni il disco, vi prometto una recensione approfondita. Chi volesse ascoltarne i sample può farlo cliccando la foto interna del post.

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10/11/2009

Qualche anno fa, Pierre Guillaume mi disse che il periodo migliore nella vita professionale di un archettaio è quello che va dai trenta ai quarantacinque anni. Dopo questa età, a parer suo, gli occhi e le mani degli artigiani, iniziano un lento ma inesorabile declino, e di conseguenza anche i loro archi. Posso dire per esperienza personale, che ne conosco almeno uno che nonostante sia ormai oltre i cinquanta ha ancora un livello altissimo di costruzione, addirittura migliore di quando ne aveva trenta. Ma pensare che l'arco che vedete qui sotto lo abbia costruito un ultrasettantenne, fa credere seriamente agli extraterrestri!

Testa arco da violino F.X. Tourte

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02/11/2009

Se da una parte la storia dell'archetteria moderna è stata scritta da pochi illuminati, dall'altra è stata fatta da molti volenterosi; anche in erba come si può vedere.

Atelier Bazin

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26/10/2009

Perché gli Archi sono Francesi, i violini Italiani, e la Filosofia Greca? Perché sono esistiti Tourte, Stradivari, e Socrate. Non fa una piega!

Francois Xavier Tourte

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29/09/2009

Se esistesse un "Ordine" dei contrabbassisti, credo che meriterei a pieno l'espulsine e il confino. Durante questo anno non ho fatto che parlare di archi da violino, viola, e violoncello, e non ho dedicato neanche un articolo allo strumento che ho studiato per quasi vent'anni; il contrabbasso. Che vergogna!

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22/09/2009

Questa settimana cercherò di soddisfare le richieste di Claudio; un insegnante di violoncello che dopo aver letto ed apprezzato i post pubblicati qui sul blog, mi ha richiesto di scriverne uno dedicato alla pece; argomento in vero da me trascurato. Caro Claudio, spero di conoscerti al più presto e buona lettura; questo è dedicato a te!

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15/09/2009

Queste sono due macchine. Ambedue hanno quattro ruote, uno sterzo, un pedale del freno e uno dell'acceleratore, e un motore. Ma la differenza è evidente: una è un 6000 (anzi, visto i risultati ottenuti quest'anno, un 5700 abbondante), l'altra è un 5100!

      

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08/09/2009

Il 6167 non è stato possibile usarlo, perché aveva un "cancro"; ma questo bellissimo 6067 invece era sanissimo, e come vedete si è trasformato in un magnifico Arco. Ma se da un lato questa bacchetta è un miracolo, dall'atro è una maledizione!

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01/09/2009

Il Pernambuco è un legno meraviglioso! Teso e nervoso, compatto e carnale, pieno di colori che vanno dal giallo ambrato, fino al nero, attraverso un arcobaleno di infinite sfumature. La sua fibra longitudinale è incredibilmente dritta e si intreccia con i raggi midollari, lughi e regolari, facedolo aparire come un vero e proprio tessuto pieno di luce fatto da un telaio. Il Pernambuco bello, è bello come una donna bella, ma come le donne più è bello e più è capriccioso!

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10/08/2009

Anche questa settimana non rallento affatto con le provocazioni, e prendendo a prestito una frase di Pierre Boulez, che nel 1951, dopo la recente scomparsa di Arnold Schonberg, titolò così un suo articolo per la rivista inglese "The Score". E adesso vi spiego perché l'ho scelta.

       

Pierre Boulez                                        Arnold Schonberg

03/08/2009

Questo titolo è senza ombra di dubbio un opera d'arte, anche se purtroppo non è mio, ma di Nick Hornby che così ha intitolato il suo ultimo libro. L'ho trovato su una bancarella in autogrill, e qui il caro Nick ha ottenuto la sua prima vittoria; farsi acquistare stimolando con quattro parole la mia innata voglia di scoprire le motivazioni di un affermazione così provocatoria.

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28/07/2009

Leggendo l’ultimo post dell’ing. Simone Bianchi mi sono venuti alcuni dubbi:

avevo sempre pensato che si possono definire arte la musica, il teatro,la danza,la pittura, la scultura, la poesia, la letteratura, l’architettura, la fotografia (ho dimenticato qualcosa? ditemelo, non voglio offendere nessuno omettendolo...comunque il concetto è chiaro).

 

Ma che cosa fa diventare queste discipline arte e altre creazioni dell’uomo no?

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22/07/2009

Cos'è l'Arte? La Scienza? Bel problema. C'è una intera branca della filosofia, l'Estetica, che si occupa di Arte, e un'altra, l'Epistemologia, che si occupa di Scienza.

C'è inoltre la nostra percezione che sa riconoscere cosa crea una sensazione e cosa non la crea.

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14/07/2009

-Dirottamento-

Pssst! Attenzione...non ditelo a Paolo. So che in questo momento non c'è e mi sono impadronito del suo blog. Fa troppi accessi e la tentazione è stata troppo forte per resistere. Gli frego lo spazio e approfitto per dire quello che mi pare. Sapeste che noia fare sempre il professionista e non esprimere mai un'opinione personale sulle cose della vita. Finché Paolo non torna il blog glielo adopero io. Non lo saprà finché non sarà troppo tardi. Ben gli sta.
Così impara a lasciare la password in un post-it appiccicato sotto la scrivania. Rimetterò tutto a posto e non saprà neanche che sono stato qui...

Nota: contiene concetti vagamente futuristi e una (1) parolaccia

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06/07/2009

Mi capita spesso di sentir dire ai musicisti: "Ma non mi interessa se il mio arco è originale o no, mi trovo bene e tanto basta." E io dalla mia non ho niente in contrario, ammesso che l'arco sia stato pagato il giusto; altrimenti si rischia di andare incontro a brutte sorprese!

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30/06/2009

Chi lavora nel campo della liuteria sa che spesso, anzi quasi sempre, la montatura che viene effettuata appena il violino viene terminato, è assolutamente provvisoria. Uno strumento, nei primi mesi di utilizzo continua a trasformarsi, e il mutare del suono direi che è udibile addirittura minuto per minuto, nelle primissime ore. Per questo motivo la messa a punto dovrebbe essere fatta spesso; almeno nei primi anni. Anche agli archi è possibile fare la messa a punto; anche se un pochino più complicato.

Arcoda violno D.T. Navea Vera in ebano, oro, tartaruga, e madreperla a cuore

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23/06/2009

"Ma quanto pesa questo arco?". Ho stilato una classifica delle domande più inutili che mi vengono poste di continuo dai musicisti che provano i nostri archi, e questa ha vinto la palma d'oro!

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16/06/2009

In questo periodo dal laboratorio D.T Navea Vera & Sarri sono usciti gli archi da Viola, tra cui quello illustrato dalle foto. Di conseguenza, io che sono il commerciale, sono venuto in contatto con molti violisti, e ho potuto così constatare che nessuno di loro ha mai sentito parlare del Prof. Kurt Goedel!

Arco da Viola in oro, ebano e tartaruga "D.T. Navea Vera"

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07/06/2009

L'arco che vedete qui sotto, è l'ultimo nato in casa Navea Vera & Sarri; ed è un vero e proprio vanto per noi. In parte perchè il M° Navea Vera ha eseguito un lavoro meraviglioso, ma in special modo perchè le bacchette di questo livello sono circa 1 su 10.000!!!

Questo pezzo di legno possiede tutte le qualità che deve avere un materiale unico; ha veramente tutto! Velocità del suono, densità, colore, e soprattutto un taglio perfetto!

Testa arco da violoncello D.T. Navea Vera, con raggi midollari a vista su ambedue le facce

26/05/2009

Già mentre scrivevo l'ultimo articolo, avevo avuto l'impressione di dare un po troppo per scontato alcune conoscenze tecniche, e così ho deciso di scriverne uno per cercare di dare qualche elemento in più per capire a chi tecnico non è. A questo punto ho chiamato il grafico con il quale lavoro e gli ho chiesto di realizzare dei disegni che mi aiutassero ad esporre l'argomento, e mentre cercavo di spiegarle che cosa doveva disegnare ho avuto la conferma che questo articolo è assolutamente indispensabile!

Violino Carubelli, M° Stefano Conia "Il Giovane"

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18/05/2009

Ormai sdoganato da diversi anni, il carbonio è entrato attivamente a far parte anche della vita dei musicisti. Ma il feelig non è stato così idilliaco; almeno per il momento. Io, da musicista, ma soprattutto da tecnico, ho deciso di dire la mia!

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11/05/2009

Questa settimana voglio concedermi, naturalmente con il vostro permesso, uno strappo alla regola. Non vi parlerò di curve, suono, meccaniche, ma di un arco particolare; anzi tre.

The Boris Belkin bow

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04/05/2009

Spesso, quando affronto argomenti molto tecnici qui sul blog, la difficoltà più grande che incontro è fare arrivare chiaramente i concetti a voi che leggete. Per farlo mi servo di similitudini, semplificazioni e esempi, e vi garantisco che è la cosa più difficile da fare almeno per me, al punto tale che quando la scorsa settimana ho affrontato l'argomento curve non avevo ancora trovato una giusta similitudine, ed ho preferito fare un piccolo articolo con alcuni cenni sull'evoluzione dell'archetteria. Adesso ho finalmente trovato il giusto parallelismo; questi due signori, Ivan Lendl e John Patrick McEnroe!

            

Ivan Lendl                                                          John Patrick McEnroe

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27/04/2009

Dopo alcune settimane di acustica generale, ho deciso di tornare ad affrontare uno degli aspetti fondamentali dell'arco; "La curva". Nei vari post dedicati a questo argomento abbiamo cercato di stabilire quando la curva di un arco è eseguita correttamente. Adesso proveremo ad addentrarci più approfonditamente nei segreti della meccanica dell'arco, e per frarlo ci faremo aiutare da due monumenti dell'archetteria moderna: Peccatte, e Sartory.

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21/04/2009

Ed eccoci arrivati alla seconda ed ultima parte dell'articolo dell'ing. Bianchi dedicato all'acustica ambientale. Spero che questo gruppo di articoli scientifici sia riuscito a far luce almeno su alcuni concetti basilari del suono, e che questi vi siano utili nella comprensine del vostro lavoro.

Ringrazio naturalmente Simone per la gentilezza e la disponibilità, e voi per l'attenzione. La prossima settimana torniamo a parlare di archi, e dei segreti di Ms. Peccatte e Ms.Sartory.

A presto

Paolo.

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07/04/2009

Non so se avete notato, ma già dall'introduzione  si iniziano a delineare alcuni fenomeni da tenere molto in considerazione. Ad esempio, è dimostrato dalle misure scientifiche che le frequenze basse arrivano molto più facilmente di quelle alte. Quindi, al contrario del comune pensare, in una sala di grandi dimensioni saranno le frequenze alte ad avere la peggio.

E ora una domanda: Quando sentite un violinista in sala che ha un souno molto definito su tutta l'estensione dei registri, e a cui non mancano le frequenze basse, ma neanche quelle alte, che cosa credete che senta sotto al suo orecchio; un suono morbido e pastoso o asciutto e smaltato?

Per chi risponde correttamente il premio è... l'aver fatto un passo in avanti molto importante nella comprensione del suono!

A presto

Paolo.

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31/03/2009

Come annuciato, questa settimana inizierà un ciclo di tre articoli curati dall'ing. Bianchi dedicati allo studio scientifico del comportamento delle onde sonore prodotte in un ambiente chiuso. Questa prima parte è un introduzione discorsiva ai prossimi due un pochino più tecnici. Capisco bene che questi argomenti siano di difficile comprensione per i non addetti ai lovori, ma capire che cosa avviene realmente in una sala da concereto, credo che sia utile per qualsiasi musicista; quindi non perdetevi d'animo!

Cologo anche l'occasine per annuciare che la settimana scorsa il laboratorio "Navea Vera & Sarri" ha aggiunto alla lista dei suoi clienti il M° Boris Belkin. Il Maestro mi ha ringraziato per avergli fatto conscere gli archi del M° Navea Vera, ne ha asquistato uno immediatamente, e ce ne ha ordinati altri tre.

Che dire. E' stata una bella settimana!

M° Boris Belkin

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24/03/2009

Come abbiamo visto la scorsa settimana, un cambio crini eseguito non correttamente può creare notevoli problemi di emissione sonora. Ma essisto casi, purtroppo anche molto frequenti, in cui l'incrinatura male eseguita può essere lesiva in modo irreparabile.

Voi mi direte: "ma la foto di apertura dell'articolo che cosa ha a che fare con i crini?"...aprite il post e lo scoprirete!

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17/03/2009

Un paio di settimane fa, una nostra cliente che abita a Vienna, mi ha chiamato per dirmi che era stata da un Grande Maestro francese che lavora nella sua città, e che quest'ultimo, dopo avergli sostituito i crini le aveva detto che l'arco era storto, e che tale problema non poteva essere risolto in quanto il materiale usato non era abbastanza stagionato. Un brivido freddo mi ha attraversato la schiena. Il legno che usiamo naturalmente non è fresco, ma stagionato e di altissima qualità, ma capirete anche voi che quando un artigiano, soprattutto francese, ti manda a dire una cosa del genere vuol dire che l'arco si è mosso in modo abominevole. Poi quando l'arco è tornato ci siamo tranquillizzati. L'arco si era effettivamente mosso, ma la colpa non era nostra, ma della sua abominevole incrinatura.

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10/03/2009

Prima di iniziare a parlare di archi è assolutamente indispensabile che precisi una cosa. Il suono di ogni strumentista, cioè quello che lo caratterizza, non arriva ne dallo strumento, ne dall'arco, ma bensì dalla sua Anima. Se uno strumentista ha un bel suono, questo rimarrà anche utilizzando strumenti e archi scadenti, ovviamente però se ne utilizza di ottimi, il risultato non potrà certo essere peggiore!

M° Oleksandr Semchuk

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03/03/2009

Che cosa è il "Suono?". Per rispondere parzialmente a questa semplie domanda, ho impiegato molti anni della mia vita, e nonostante l'esser riuscito a dare alcune risposte, la certezza più grande che ho acquisito, è che è talmente sfuggevole da non consentire a nessuno di poterlo conoscere fino in fondo il Suono.  

Jakob Ludwig, secondo violoncello Teatro alla Scala

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24/02/2009

E finalmente siamo riusciti ad uscire dal laboratorio dell'archettaio con due archi! Dopo aver letto il post della scorsa settimana, sicuramente sarete andati errando come dei provetti "Ulisse" da un atelier all'altro alla ricerca della "Petrosa Itaca", ma una volta posatovi il piede, il vostro compito è assolto solamente per metà. Dovete superare la prova definitiva; quella dell'arco naturalmente.

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17/02/2009

Ed eccomi finalmente di ritorno da voi. Dopo i due articoli tecnici di Simone, per i quali lo ringrazio ancora, questa settimana credo sia giusto tirare le somme di tutti gli argomenti trattati fino a questo momento. Della macchina "Arco" abbiamo controllato il motore (velocità del suono), le gomme (curva), l'assetto (torsioni e distorsioni), abbiamo tentato di osservarlo e di capirlo con gli occhi; adesso non rimane che saltare a bordo e fare un giro di pista! 

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10/02/2009

Mumble, mumble, mumble. L'ing. Bianchi, come mostra l'espressione che vedete nella foto, ci ha riflettuto sopra, e ha deciso di regalarci un articolo un pochino meno tecnico, in modo da dare la possiblilità anche ad i non addetti ai lavori di comprendere meglio l'argomento della scorsa settimana.

Grazie a Simone per i suoi utili interventi, e a voi per la pazienza.

A presto

Paolo.

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06/02/2009

Il personaggio sornione che vedete raffigurato nella foto stile "Amarcord" insieme a me, altri non è se non l'ingegner Simone Bianchi.  Simone è uno dei massimi esperti che conosco nell'ambito dell'audio digitale, e come promesso questa settimana ha voluto regalarci un interessante articolo dedicato alla velocità del suono e la frequenza di risonanza, fornendovi la dimostrazione scientifica dei concetti da me già espressi nel percedente. L'articolo che leggerete, proprio perchè tecnico, non è certo di immediata comprensione per tutti. Ma sono sicuro che l'ing. Bianchi la prossima settimana, non vorrà negarcene uno di approfondimento e semplificazione riguarodo alla decadenza spazio temporale del suono.

A presto

Paolo.

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27/01/2009

Come anticipato nell'articolo della settimana scorsa, uno degli effetti positivi della velocità del suono elevata del materiale da costruzione, è che a tale parametro corrisponde una frequenza di risonanza molto alta. Questa settimana cercherò di farvi capire con esempi pratici il perchè questo parametro sia così importante. E per i più ardimentosi e affezionati lettori del Blog, la prossima settimana avremo l'onore di ospitare un articolo tecnico dell'Ing. Simone Bianchi. Uno dei maggiori professionisti nel campo dell'audio digitale che il nostro paese possiede, oltre ad essere un amico fraterno naturalmente.

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20/01/2009

La selezione del materiale da costruzione, nell'archetteria, come in ogni altra tecnica costruttiva, ha un importanza fondamentale per la buona riuscita del lavoro. Ma come abbiamo già detto, fino alla fine degli anni settanta dello scorso secolo, non esisteva ancora un metodo scientifico in grado di fornire informazioni certe sul materiale usato; ed è in questo periodo che sulla scena fa capolino un simpatico "geniaccio" romagnolo. 

Velocità del legno in metri al secondo

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13/01/2009

Nell'ultimo articolo dedicato al confronto tra gli archi antichi e moderni, avevo anticipato che in questo avremmo parlato della "velocità del suono". Riflettendoci un pochino su sono arrivato alla conclusione che prima di imparare a correre, bisogna saper camminare! Quindi prima di spiegarvi perchè il parametro della velocità di trasmissione del suono delle fibre è assolutamente indispensabile per chiunque costruisca archi, cercherò di farvi una breve descrizione dei legni da costruzione utilizzati nelle varie epoche dell'arco, e quali sono stati i criteri di valutazione che hanno portato alla scelta del Pernambuco come materiale insostituibile.  

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23/12/2008

Ho voluto dedicare questo ultimo post del 2008 ad un argomento che abbiamo iniziato ad affrontare la scorsa settimana parlando di certificati (I CERTIFICATI DI AUTENCITA'); gli archi antichi. E in special modo quali sono i punti forti e quelli deboli di questi strumenti.

Arco da violino Persoit

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16/12/2008

La scelta di usare un arco antico piuttosto che uno moderno, è naturalmente dettata dal modo di suonare, di sentire e di concepire l'idea di suono di ogni singolo esecutore. Ma nel caso abbiate scelto di usare un arco antico, ci sono alcune cose che è necessario sapere, onde evitare brutte, spiacevoli e "costose sorprese".

Arco da violino in tartaruga e oro "D. Peccatte".

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09/12/2008

Come già anticipato nel precedente post "LA CURVA E LA FORZA", molti musicisti, anche molto capaci, quando provano un nuovo arco, alle volte anche prima di suonarlo, mi domandano: "carino si, ma quanto pesa?" . Come già detto, tra le tante domande utili che potrebbero fare, scelgono proprio la più inutile, perchè il peso, non ha niente a che vedere ne con la forza, ne con la meccanica. Ed in oltre, nessun musicista può avvertire il peso di un arco, ne sente il peso alla punta, ovvero il "bilanciamento".

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02/12/2008

Questa settimana, prima di parlarvi dei problemi che possono insorgere nell'arco quando ha poca o troppa curva, voglio svelarvi il motivo per cui l'articolo della scorsa settimana è stato pubblicato di mercoledì invece di martedì. La causa del ritardo è che sono andato a fare una visita sul monte Olimpo.

Mr. J.F. Raffin attuale caposcuola dell'archetteria Francese

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26/11/2008

Nello scorso post ho cercato di spiegarvi come riconoscere una curva ben eseguita. Questa settimana invece inizieremo ad approfondire un altro aspetto che è strettamente legato alla curva, ovvero la "forza di un arco".

Giusta quantità di curva arco da violino

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18/11/2008

Come già annunciato, questa settimana inizieremo ad occuparci di è uno dei due aspetti fondamentali dell'arco: "La curva". Esistono solo due tipi di curve nell'archetteria; quelle fatte bene e quelle fatte male.   

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11/11/2008

Come già detto nel post precedente, eccetto grossolani errori di costruzione dell'artigiano, tutti gli archi che presentano una torsione, sicuramente voltano la testa verso sinistra, e per spiegarvene il motivo chiederò aiuto ad una pianta che ha poco a che vedere con gli archi; "Il girasole".

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04/11/2008

Quando osserverete gli archi per capire se sono storti, ne troverete sicuramente alcuni che palesemente lo sono, ed altri invece atri che lo sembrano ma che in realtà non lo sono. Con molta probabilità questi ultimi sono "torsi".

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28/10/2008

Il saper "guardare", comprendendo quel che si vede, è una delle doti fondamentali di cui deve essere dotato sia chi costruisce archi, come il M° Navea Vera, che chi li osserva, come me. 

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19/10/2008

E' dal momento in cui mi è balenato in mente di tenere un blog informativo sull'Arco che penso a come intraprendere la descrizione di un mondo così complesso e vasto.

Credo che per capire un arco, e in special modo come funziona, sia necessario arrivare a definire l'essenza base di questo strumento.

Arco da violino Tourte, testa

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02/10/2008

"Salve a tutti e benvenuti nel mio blog!

Questo piccolo spazio che ho voluto inserire all'interno del nostro sito, è nato da una constatazione, come si suol dire "sul campo".

Negli anni che ho dedicato all'archetteria infatti mi sono reso conto che chi usa gli archi, e cioè i musicisti, molto spesso conosce pochissimo l'oggetto che tiene nella mano destra.

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