JULES FETIQUE; L'ALTRO SARTORY

-"Buongiorno Maestro, ho trovato questo tallone su una bacchetta Sartory rotta, ma mentre quest'ultima sembra originale, per il nasetto ho più di un dubbio"-. -"Ha visto bene mio caro giovanotto, questo nasetto è di Jules Fetique"-. -"Ma è sicuro?"-. Una delle domande più stupide che abbia mai fatto; stavo parlando con Bernard Millant!

Arco da violino in tartaruga e oro Jules Fetique

Dopo la mia domanda il Maestro Millant mi ha guardato leggermente storto e mi ha invitato a girarmi dicendo: -"Li vede i tre uomini raffigurati in quella foto? Il primo a sinistra, è Jules Fetique, in mezzo c'è mio padre, e il signore sulla destra lo riconosce?"-. -"Beh certo maestro, è Eugéne Sartory"-, -"E allora se le dico che questo nasetto lo ha fatto Jules Fetique, deve credermi. Non me lo hanno raccontato sa; c'ero anche io!"-.

In questo modo sono venuto a sapere che Jules Fetique ha costruito i nasetti per Sartory, dal 1902 fino al 1929. Anche se essendo un segreto, non avrei dovuto dirvelo. Ad ogni buon conto occupiamoci della vita del vice Sartory.

Fratello minore di Victor Francois, nasce il 6 di Gennaio del 1875, anche lui a Mirecourt.

Dopo un breve apprendistato con Emile Miquel, entra a far parte della scuderia di Charles Nicolas Bazin, dove si perfezionerà e rimarrà fino al 1902. A testimonianza di questa collaborazione rimane la famosa foto pubblicata nel post dedicato a Francois Xavier Bazin.

Dal 1902 si sposta appunto a Parigi ed inizia a collaborare con Sartory. In questo periodo le stilistiche si avvicinano molto a quelle del collega più famoso, sia nelle testine, che, e soprattutto nei nasetti.

Anche se i rapporti non sono strettissimi, in questi primi anni Parigini Jules collabora anche saltuariamente con il fratello Victor.

Nel 1917, inizia la collaborazione con l'atelier "Caressa & Francais", che solo tre anni più tardi diverrà "Albert Caressa", per il quale lavorerà per gran parte della sua vita.

Non essendo necessaria la sua presenza continuativa in laboratorio, continuerà a collaborare con Sartory fino al 1934; stando a quello che riporta il libro "L'Archet" di Millant/Raffin. Fino al '29, secondo quello che mi ha detto a voce lo stesso Maestro Millant.

Il 3 di Novembre del 1921 si sposa in seconde nozze con Eugenie Bertin a Parigi. Le prime il 16 di Agosto del 1897 con Marie Terrier, a Mirecourt.

Nel 1927 il governo Francese gli assegna il premio "Migliore Operaio di Francia", per la qualità e regolarità del suo lavoro.

Nel 1934 la recessione si fa sentire, e Albert Caressa è costretto a licenziarlo. E' a questo punto, all' età di 59 anni che Jules apre per la prima volta il suo laboratorio in rue Moscou, in società con il liutaio André Dugad.

Dopo la metà degli anni '40 va in pensione e si trasferisce a Gagny-les-Abbesses, dove morirà il 22 Ottobre del 1951.

Lo stile

La produzione di Jules Fetique si divide stilisticamente in tre periodi. Il primo in cui lavorava per C.N. Bazin, che è stato il suo primo insegnante.

Nel secondo periodo, e per la quasi totalità della sua carriera cercherà di emulare il suo secondo insegnante; Eugéne Sartory. La vicinanza di questi due artigiani la si nota in particolar modo nei nasetti, dove anche Lui accentua molto l'apertura della gola.

Il terzo ed ultimo periodo, sfortunatamente per l'archetteria moderna che ha dovuto aspettare ancora trent'anni, lo dedica anche Lui come in seguito farà Bernard Ouchard, alla riscoperta della scuola Peccatte ormai dimenticata.

Le creste delle teste salgono e i profili diventano più rettangolari e massicci, e anche nei nasetti tenta un timido avvicinamento a Dominique Peccatte. Quello che però non capisce è che in base alle stilistiche anche le meccaniche devono cambiare, e rimane ancorato alla sua prima scuola; la Sartory.

Ampia è la produzione di questo artigiano, e di ottima qualità, ma anche Lui, come Bernard Ouchard, avendo lavorato più per gli altri che non per se stesso, è meno conosciuta.

Jules Fetique ha lavorato per:

Paul Blanchard, Albert Caressa, Caressa & Francais, Victor Fetique, Emile Francais, Maucotel et Dechamp, Eugene Sartory.

A presto

Paolo