GLI OCCHI DI MALENA (seconsa parte)

Quando espressi a Malena il desiderio di lavorare sulle due collezioni che vi sto per presentare, avvertii da parte sua, non dico una ritrosia, ma un piccolo timore si. Ovviamente il motivo ha origine nel fatto che sia la terza età, come la morte sono argomenti che tendiamo, in questi ultimi anni in particolar modo ad esorcizzare. A parte la bellezza delle immagini, lo stimolo a mostrarvi questi lavori, arriva proprio dalla chiave di lettura, a metà tra poesia e ironia, con cui affronta questi temi, vivificandone le interazioni socio-culturali.

Catalogo"Grey Wolves" - Malena Mazza

"Lupi grigi, indisturbati e felici, ad osservar dai margini del bosco, affanni ormai sopiti"

E' un immagine estremamente poetica quella che Malena ci propone sul tema. I lupi grigi che si muovono al margine del branco e hanno ormai abbandonato lo spirito combattivo ed aggressivo, ma rimangono punti focali.

Anche tecnicamente i personaggi non si amalgamano con l'immagine, ma ne diventano il punto di espansione, un riferimento unico nell'assoluto bianco.

Le paure di inadeguatezza svaniscono lasciando spazio ad una nuova consapevolezza, che consente di trasformare le debolezze in forze e far cadere i pudori.

Ogni capello bianco, ogni ruga, non solo non più nascosta, ma addirittura ostentata come trofeo di vita vissuta.

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L'ultimo progetto che vi presento fornisce un interessante spunto sulla visione antropologica della nostra civiltà di un "fatto" troppo spesso scambiato per altro; la morte.

Malena ci mostra con una serie di scatti geniali, quanto siano pieni di contraddizioni umane i luoghi preposti ad ospitare i defunti.

Cemetery, questo il titolo del lavoro, è un opera che si palesa gradualmente all'osservatore.
Il particolare più evidente, oltre naturalmente alla scelta delle tonalità, è quella delle inquadrature; tutte dal basso verso l'alto a simboleggiare il concetto molto occidentale di incombenza.

Malena non si limita ad osservare queste figure di angeli sofferenti partorite dall'immaginario collettivo della nostra civiltà, ma vi interagisce. Continuando a guardare si vedono pian piano affiorare in ogni scatto degli indumenti. Una sciarpa, un maglione, addirittura una blusa da dandy elegante, in un tripudio di satira tagliente; cosa di più caldo del kashmir per riscaldare la fredda morte?

Un opera tesa ad evidenziare il rapporto assurdo e contraddittorio che abbiamo con quello che è un passaggio necessario alla vita, su cui in realtà nessuno sa niente, ma che condiziona il nostro vivere.

Prima dei saluti vi ricordo ancora, per chi volesse conoscere più approfonditamente il suo lavoro, prossima mostra personale di Malena intitolata “Beauty Cage” che si terrà nella Galleria Zanuso, C.so di Porta Vigentina, 26 a Milano.

L'esposizione verrà inaugurata mercoledì 5 Febbraio dalle 18 alle 21, e rimarrà aperta dalle 15.30 alle 19 fino al giorno 14.

http://www.malenamazza.com/

A presto

Paolo