ARCO DA VIOLONCELLO LOUIS JOSEPH MORIZOT Père PER COLLIN-MEZIN

Un uomo nato in un periodo difficile per l'archetteria Francese e troppo spesso erroneamente posizionato un gradino sotto ad artigiani a Lui contemporanei. Una persona umile ma dal carattere forte e deciso che seppe tenere testa perfino a Eugene Sartory.

Arco da violoncello timbrato Collin-Mezin e costruito da Louis Joseph Morizot Père 1920 c.ca

L'arco di questa settimana è un lavoro eseguito durante il periodo centrale della vita lavorativa di Louis Joseph Morizot, e è la testimonianza di quale fosse il livello di manualità e visione complessiva del lavoro di quest'uomo.

L'arco è stato costruito molto probabilmente tra il 1915 e il 1920, nel periodo in cui Louis Joseph stava cercando di far ripartire il suo laboratorio dopo la Grande Guerra. Questo è infatti il periodo in cui costruirà spesso per vari commercianti che, come in questo caso, contribuirono a far conoscere il suo lavoro anche negli Stati Uniti. Proprio il liutaio Collin-Mezin con l'aiuto commerciale del genero, Jean Larcher contribuì al successo dell'artigianato Francese oltre oceano.

La bacchetta è costruita in legno di pernambuco color marrone chiaro, testimoniando la buona sensibilità dell'artigiano per la selezione del materiale da costruzione, e ad oggi è in condizioni eccellenti.

La curva e la lavorazione della bacchetta pur essendo eseguite con tecniche veloci sono ancora integre e ben funzionanti. L'unica pecca è il modello utilizzato per la curva; essendo in pieno periodo Sartory ovviamente i principi meccanici con cui è stata costruita sono quelli moderni, dunque con la curva molto accentuata nell'ultimo terzo.

Le linee portanti della testina non si allontanano da quelle del suo maestro e in molte occasioni, datore di lavoro Eugene Sartory; proprio qualche minuto fa mi è stato chiesto di valutare un arco certificato dal M° J.F. Raffin come Morizot costruito per Sartory.

Leggermente più sottile di Sartory, anche la testa è lavorata velocemente ma, come nella migliore scuola Francese, i dettagli che balzano agli occhi sono ben curati. Gli smussi ad esempio sono omogenei e regolari, anche se si intuisce la mano con cui lavorava; altro conto è la mezzeria della testa. E' un dettaglio che si nota poco ed essendo molto lungo da curare bene, in quanto la linea di mezzeria è l'arrivo di tutte le altre, si tendeva a lasciarlo un po come veniva. Effettivamente se osservate la linea non è difficile intuire che il buon Louis fosse destro.

Lavorando con la destra se non si presta attenzione si tende ad entrare maggiormente sull'arrivo alla casetta sul lato destro, e circa alla metà della linea su quello sinistro della testa, come potete vedere dalla foto qui sopra.

Altra piccola trascuratezza dovuta anche questa alla velocità è il mancato raccordo tra la fine della bacchetta e l'inizio della testina; anche se dalle foto non è semplice da vedere.

Anche il nasetto è lavorato velocemente e rappresenta un classico Morizot. La perla è stretta, corta, e leggermente conica, la veretta (o anello) smussata ai lati, e il disegno della gola rotondo e regolare; come dicevo Morizot puro. Anche troppo a dir la verità, perché come in tutti i suoi nasetti gli occhi sono montati in una posizione errata, e cioè non perfettamente centrati sulla guancia.

Il bottone, un classico anch'esso, è martellato, ha due colletti di cui il secondo piccolo ma ben definito, e lo smusso posteriore è molto largo come potete vedere.

Complessivamente un oggetto molto valido, che come scritto fa risaltare le doti del costruttore e grazie ad una vita tranquilla (l'arco è fermo da anni e probabilmente ha avuto un unico proprietario), è ancor oggi molto elastico, agile, e reattivo.

P.S. : l'arco è originale in tutte le sue parti, scarpetta e fasciatura comprese!  

Arco da violoncello timbrato Collin-Mezin e costruito da Louis Joseph Morizot Père 1920 c.ca

Approfondimenti :

LOUIS JOSEPH MORIZOT PERE E LE DINASTIE 

EUGENE NICOLAS SARTORY; IL VELOCIRAPTOR

EUGENE SARTORY; CELLO 1930 

A presto

Paolo